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Una volta compreso, capito, ecc. se stessi, mancherà ancora la conoscenza.
Si può comprendere, capire, ecc. tutto su una nostra personalità, ma ignorare del tutto le altre.
Noi esseri umani di personalità ne possiediamo diverse e ognuna è indipendente dall’altra.
Allora, credo sia fondamentale sapere quante personalità possediamo allo stato cosciente e quante ne possediamo allo stato latente.
Possedere più personalità, cosa ovvia e normale, corrisponde ad avere più potenzialità, però soffermarsi su una o due e veramente una limitazione e, a volte, una vera e propria sofferenza.
Figuratevi che una persona può possedere una grave patologia in una personalità (esami clinici disastrosi), ma mostrarsi del tutto sano in un’altra personalità.
Purtroppo la personalità sana emerge transitoriamente, quella malata invece emerge per la maggior parte del tempo.
Ebbene, le mie ultime opere sono basate sull’inversione di questo processo: far emergere la personalità sana e far regredire quella patologica.
Per passare da una personalità all’altra occorre un attimo: ad esempio non vi è mai capitato di esservi trasformati in una bestia non appena qualcuno vi ha fatto un gesto sgradevole?
A livello tecnico, ogni personalità possiede un differente stato di coscienza con peculiari parametri chimico-clinici… purtroppo fino ad ora, nessuno mai si è messo a classificare gli stati di coscienze impiegando metodi psicosomatici.
In questa società si classifica di tutto: piante, animali, rocce, funghi ecc., ma mai le personalità o gli stato di coscienza degli esseri umani.
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Opere dello stesso autore:
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Le personalità multiple possiedono memorie separate e l’una non ricorda cosa ha fatto l’altra, pertanto
ogni personalità possiede un incoscio differente.
Ogni personalità rappresenta una risorsa, ma
essendo divise non sono di nessuna utilità,
anzi un problema di interesse psichiatrico.
Tuttavia si possono integrare e creare una
personalità mista contenente esclusivamente le
risorse dell’una e dell’altra. Generalmente si
usa lo “schiacchiamento visivo” per l’integrazione
però solo pochi sono capaci di eseguirlo.
Fortunatamente, le nostre personalità hanno
memorie comuni, quindi, più semplici da trasformarle
in valide risorse.
Grazie per aver pubblicato il mio commento.
Elia