Categoria: SENZA-IO si vive da Dio
STRAPPAGLI IL CUORE
Appena arriva il ridicolo personaggio, il bullo chiamato io, arrivano anche i suoi goffi scagnozzi: menzogna, finzione, frivole storie personali, non autenticità, false associazioni mentali, pensieri ossessivi, tossici dialoghi interni, presunzione, imbarazzo, arroganza, vergogna, tristezza, vittimismo, senso di colpa, pesantezza, stress, inquietudine, instabilità, frenesia, apprensione.
Di solito tu riconosci gli scagnozzi ma non il mandante.
Non ti accorgi che appena fai entrare l’io, cioè l’impostore, automaticamente entrano anche i suoi scagnozzi. Di solito ti insegnano – se te la insegnano – la via più lunga, quella più socialmente tollerabile e SPIRITUALMENTE ACCETTABILE, quella del negoziare con i suoi scagnozzi (aspettativa, ansia, stress, scontentezza, sbalzi d’umore).
La via rapida, quella più efficace ma più tosta, consiste nell’affrontare a muso duro il Boss.
Questa via diretta è quella che la gente comune evita poiché è totalmente identificata con l’impostore interiore; difende l’impostore e scende a trattative con i suoi complici.
Quelli che hanno davvero affrontato l’impostore interiore sono pochi.
Pochi hanno il coraggio di mettere in discussione una vita completamente centrata sul loro ego; e se lo fanno, mettono in discussione soltanto alcune parti di loro stessi, quelle meno ingombranti, quelle meno visibili; affrontano gli scagnozzi interiori, e non il mandante, il loro senso dell’io.
Pochi hanno le palle di strappare il cuore della loro identità abituale.
Amore, compassione, fratellanza, umanità… tutte puttanate per evitare di strappare una volta per tutte il cuore del vostro ridicolo personaggio!
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(ZeRo)
SMETTILA DI RACCONTARE LA TUA STORIA PERSONALE
Recentemente, mi è stato chiesto ancora una volta di condividere la mia storia … e ancora una volta ho declinato l’invito.
Buone ragioni: vedi, è proprio questa costante creazione e mantenimento, narrazione e ri-narrazione, lucidatura e levigatura della storia personale che mantiene vivo il senso dell’io.
L’ego si mantiene vivo con la storia personale che ci raccontiamo o che raccontiamo agli altri.
Parlare costantemente di sé, delle proprie esperienze e delle difficoltà che hai avuto, del percorso che ha seguito, le ferite che hai subito e così via, non fa altro che rafforzare il senso dell’io.
L’invito qui è proprio quello di smettere di raccontare la tua storia personale.
Non importa chi sei, cosa hai fatto, quanto hai sofferto, quali imprese hai compiuto, quanto sei premuroso, quanto sei altruista, quanto sei speciale, quanto sei spirituale.
Tutta quella roba è la merda dell’ego!
Tutta quella roba è il carburante della tua vanitosa storia personale. Sì, anche il capitolo ‘esperienze spirituali’ fa parte della vanitosa storia dell’ego.
Quando il senso dell’io scompare, allora questa storia intensamente emozionante e profondamente amata, questa finzione che ci rende chi pensiamo di essere, viene davvero vista come un racconto molto superficiale e mal raccontato, ed è abbandonato senza titubanza.
Quando il senso dell’io svanisce, la storia si interrompe, finisce e al contempo si realizza che non è mai cominciata.
A quel punto la storia personale comincia automaticamente a sgretolarsi nell’etere, nell’aria sottile da cui proveniva.
Questo è l’invito al Risveglio: lasciar sgretolare la tua storia personale; lasciar sfumare la tua avventura spirituale; lasciare cadere questo costante sostenimento della credenza in te stesso come un sé individuale separato.
E così facendo, lasciando sfumare la storia personale e la storia collettiva che ti interconnette agli altri ‘io’, ciò che sei veramente emergerà dall’oscurità in cui hai vissuto finora e brillerà in tutto il suo splendore.
(David Carse – Perfect, Brilliant, Stillness)
LA DROGA DELL’IO
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Maya / Ego = ‘IO SONO’ = senso dell’io, impressione di fare qualcosa di speciale, mania di protagonismo, ansia da prestazione
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Il brivido di essere qualcuno, da qualche parte, in qualche momento speciale e in qualche modo riconosciuto da qualcun altro è la droga da cui devi disintossicarti.
Questa droga è il senso dell’io, la sensazione di “Io sono questo” o il desiderio “Io sarò Quello”.
Questa droga coincide anche ciò che in inglese definiscono ‘doership’, il sentirsi l’attore protagonista, quell’impressione contraddistinta dalla convinzione “io ho fatto questo” o “io farò Quello”.
Questo sottilissimo brivido sorge dalla parte più profonda del tuo Essere.
Cattura questo sottilissimo brivido durante l’intero arco della giornata.
Tutto il lavoro spirituale consiste soltanto nel notare l’emergere di questa impressione, osservarla con lucidità e un briciolo di distacco, disincanto, spensieratezza.
Limitati a fare soltanto questo.
Questo è davvero tutto quello che ti serve!
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