SESSANTAMILA PENSIERI nell’arco di 24 ore. Wow! …… 60000 messaggeri interiori al giorno !!!

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Video Alchimia Trasformativa con Salvatore Brizzi

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il Libro della Spensieratezza…

I miei nuovi blog:

1) https://trilogiazero.wordpress.com/

2) https://risvegliodalsognoplanetario.wordpress.com/

 

PICCOLO LIBRO DELLA FELICITA’

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TUTTI, in un modo o nell’altro, ABBIAMO IL DISTURBO DI PERSONALITA’ MULTIPLA…..

 

Una volta compreso, capito, ecc. se stessi, mancherà ancora la conoscenza.
Si può comprendere, capire, ecc. tutto su una nostra personalità, ma ignorare del tutto le altre.

Noi esseri umani di personalità ne possiediamo diverse e ognuna è indipendente dall’altra.

Allora, credo sia fondamentale sapere quante personalità possediamo allo stato cosciente e quante ne possediamo allo stato latente.

Possedere più personalità, cosa ovvia e normale, corrisponde ad avere più potenzialità, però soffermarsi su una o due e veramente una limitazione e, a volte, una vera e propria sofferenza.

Figuratevi che una persona può possedere una grave patologia in una personalità (esami clinici disastrosi), ma mostrarsi del tutto sano in un’altra personalità.
Purtroppo la personalità sana emerge transitoriamente, quella malata invece emerge per la maggior parte del tempo.
Ebbene, le mie ultime opere sono basate sull’inversione di questo processo: far emergere la personalità sana e far regredire quella patologica.

Per passare da una personalità all’altra occorre un attimo: ad esempio non vi è mai capitato di esservi trasformati in una bestia non appena qualcuno vi ha fatto un gesto sgradevole?

A livello tecnico, ogni personalità possiede un differente stato di coscienza con peculiari parametri chimico-clinici… purtroppo fino ad ora, nessuno mai si è messo a classificare gli stati di coscienze impiegando metodi psicosomatici.

In questa società si classifica di tutto: piante, animali, rocce, funghi ecc., ma mai le personalità o gli stato di coscienza degli esseri umani.

 


Opere dello stesso autore:

INTERNET-FACEBOOK DIPENDENTI… ? Attenti all’amigdala :)

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–> QUI <– ci sono gli altr

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Il titolo è volutamente provocatorio 🙂  … tanto per sdrammatizzare l’eccessiva attezione (fanatismo) che viene data al mondo virtuale…

Tuttavia, nell’era digitale, non si può negare che internet stia modificando le abitudini di miliardi di persone; inoltre le future tecnologie cambieranno completamente la percezione della realtà…

In riferimento alla percezione della realtà mi voglio collegare al funzionamento del nostro cervello, nello specifico dell’amigdala, al fine di evidenziare gli effetti che le informazioni circostanti possono avere sulle nostre emozioni/pensieri/comportamenti.

Facciamo l’esempio di facebook: sulla nostra bacheca veniamo bombardati ogni giorno da centinaia di stimoli (messaggi, commenti, notifiche, video, immagini, etc…) che attirano inevitabilmente la nostra attenzione. Questi stimoli (se presi singolarmente) sono innoqui, ma nel momento in cui vengono ripetuti all’ennesima potenza (si veda riflesso condizionato di pavlov) si  verificano dei mutamenti a livello psico-neuro-fisiologico che attivano (a nostra insaputa) particolari reazioni chimiche che a loro volta innescano sensazioni, reazioni fisiche, ricordi, emozioni positivi o negativi.

L’amigdala (contenitore delle nostre memorie emotive) si attiverà ogni volta che riceve uno stimolo esterno. Se sovraeccitate l’amigdala con immagini, pensieri, ricordi e informazioni  nocive l’unico effetto che otterrete sarà quello di attivare costantemente emozioni, ricordi, pensieri e comportamenti controproducenti per voi stessi (salute psico-fisica) e per il bene comune (persone a cui volete bene).

In altre parole, se venite sottoposti (o vi sottoponete volontariamente) a determinati stimoli subirete dei cambiamenti che nel breve termine sembrano superficiali e impercettibili, ma che invece nel lungo termine si faranno sentire intensamente senza che voi ve ne accorgiate.

Il discorso è abbastanza banale, ma non per questo va sottovalutato l’impatto che internet ha sulla nostra mente e soprattutto sulla nostra vita !

Vabbè, direte voi, e ora che ho queste informazioni e conosco l’amigdala cosa me ne faccio?

he he :D… tranquilli! voi non dovete fare niente 🙂 … l’importante è che la vostra amigdala le riconosca e reindirizzi le sue memorie emotive verso sentimenti positivi (gioia, amore, gratitudine, meraviglia, compassione) anziché negativi (rabbia, paura, odio, razzismo, pregiudizio…). E’ un lavoro che spetta alla vostra consapevolezza (processo riflessivo della mente)… abbiate pazienza e dategli fiducia… così lei vi ripagherà per la vostra compresione 🙂

… Nel prossimo post (—> QUI) vi suggerirò qualche trucchetto per evadere dal richiamo tecnologico delle sirene virtuali , alleggerire la povera amigdala e semplificare la vostra vita 🙂

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Volenti o nolenti, la rete del web rappresenterà lo strumento lavorativo per eccellenza. Per lo meno evitiamo che la rete intrappoli definitivamente anche la nostra vita sociale e soprattutto le nostre emozioni individuali….

Ogni tanto staccate la spina dal mondo virtuale  e godetevi la vera vita, fate una passeggiata in mezzo alla natura, una chiaccherata con gli amici, un sonnellino e scordatevi per un (bel) po’ del mondo virtuale 🙂

A questo punto vediamo cosa riporta wikipedia sull’amigdala (http://it.wikipedia.org/wiki/Amigdala) Continua a leggere INTERNET-FACEBOOK DIPENDENTI… ? Attenti all’amigdala 🙂

IMPORTANTE ESERCIZIO DI CONSAPEVOLEZZA: IL CALENDARIO DELLE LEZIONI DI VITA ….

 

–> QUI <– ci sono gli altri

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Se è vero che nella vita non si finisce mai di imparare allora è importante fare tesoro di tutte le esperienze (positive o negative) che riempiono la nostra esistenza.

… Riflettendo su questo mi è venuto in mente un modo per valorizzare le nostre giornate e comprendere il significato delle nostre esperienze quotidiane.

Da qualche giorno ho iniziato a utilizzare il calendario in modo alternativo: invece di leggere passivamente i giorni che trascorrono inesorabilmente, ho cominciato a Continua a leggere IMPORTANTE ESERCIZIO DI CONSAPEVOLEZZA: IL CALENDARIO DELLE LEZIONI DI VITA ….

I cinque strati dell’«inconscio»

In una lezione tenuta il 7 aprile 1973, Assagioli ci ricorda che “inconscio, cosciente sono ‘aggettivi’, sono cioè condizioni temporanee di un fatto psichico”. Questo va tenuto ben presente quando si cerca di comprendere la distinzione assagioliana tra inconscio inferiore, medio, superiore e collettivo. Al di là dell’accettazione o meno di questa terminologia assagioliana, è bene rimarcare che l’inconscio non è una sostanza, un’entità! É solo ciò con cui non siamo in contatto, qui e ora.
Cerchiamo di osservare i vari strati inconsci, penetrando profondità sempre maggiori.

Senz’altro lo strato più superficiale è rappresentato dal cosiddetto «preconscio», vale a dire tutto ciò di cui possiamo facilmente essere consapevoli ponendovi una certa attenzione. Ad esempio, quando è il momento, posso ricordarmi facilmente il mio indirizzo abitativo, che, normalmente, mi è inconscio. Come potremmo mai essere continuamente consapevole di tutte le nozioni e i ricordi della nostra esistenza? La mente andrebbe sicuramente in tilt.

Ad un livello appena un po’ più profondo vi è l’«inconscio comportamentale», cioè la maschera, i modi di fare e i comportamenti relazionali con i quali ci esibiamo al mondo e di cui siamo abitualmente inconsapevoli. Ciò costituisce una serie di tratti che costituiscono la struttura del nostro carattere, uno schema rigido e fissato fin dalla fanciullezza. Il carattere costituisce il nostro meccanismo difensivo per eccellenza, cioè il modo in cui poniamo una barriera fra noi e il mondo in modo da non sentirsi vulnerabili o indegni di amore.
É ovvio come siamo in grande difficoltà a diventare consapevoli di questa struttura (anche quando ad un occhio esterno sia perfettamente visibile), perché riconoscerla vorrebbe dire mettere in discussione ciò su cui fondiamo l’intera nostra vita relazionale e sociale… perderemmo improvvisamente il terreno sotto i piedi e dovremmo affrontare aspetti di noi che non abbiamo mai avuto il coraggio di affrontare.

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IL DISCORSO TIPICO DELLO SCHIAVO

… Il vero schiavo difende il padrone, mica lo combatte. Perché lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede quanto quello che non è più capace di immaginarsi la libertà.

(Silvano Agosti)

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