Il segreto più grande (The Greatest Secret di Rhonda Byrne) ebook gratuito

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Ringraziamenti

The Greatest Secret non avrebbe mai visto la luce senza l’aiuto e il sostegno di molti. Innanzitutto desidero ricordare e rendere omaggio ai maestri che ci hanno lasciato gli illuminanti insegnamenti qui raccolti. Li considero l’emblema della grazia e della saggezza e sono infinitamente grata della loro presenza e disponibilità a partecipare a questo progetto, che potrà cambiare la vita a tanti di noi.

Agli scienziati e ai dottori citati in queste pagine vanno i miei più sentiti ringraziamenti per le loro visioni all’avanguardia, secondo cui l’umanità deve uscire dai tempi bui dei vecchi paradigmi che non funzionano più per entrare nella presenza luminosa del vero Essere infinito, che è ciò che siamo.

Al team di The Secret, che ha lavorato con me anche per questo libro: non ci sono parole per dire quanto sia grata della dedizione e dell’appoggio riservati a questo progetto. Ogni volta che annuncio di aver fatto una scoperta sconvolgente che devo assolutamente condividere con il mondo, sono sicura che i miei collaboratori fanno un respiro profondo chiedendosi dove voglia arrivare. Ma tutti, senza eccezioni, sono pronti ad aprire la mente e a elevare la coscienza al livello necessario per dare il loro inestimabile contributo, ognuno secondo il proprio ruolo.

Skye Byrne (mia figlia) è l’editor di The Secret, la mia editor e la bussola che mi guida in tutti i miei libri. Per editarli, Skye ha bisogno di comprendere a fondo ogni insegnamento, così da aiutarmi a rimanere concentrata sull’obiettivo per realizzare il mio più grande desiderio: scrivere nella maniera più semplice possibile per permettere a milioni di persone di liberarsi dalla sofferenza e vivere nella gioia. Lavorare alle prime fasi di un libro non è un’impresa da poco, e non c’è nessuno al mondo che potrebbe occuparsene con l’acume e la precisione di Skye. A lei va un enorme e profondo ringraziamento, dal momento che la sua preziosa mano si trova in ogni singola pagina.

Un’altra mano presente in tutte le pagine è quella di Nic George, il nostro direttore creativo. La splendida grafica di questo libro è merito delle sue straordinarie doti creative, di un occhio e di una mano infallibili e di un grande intuito. Creare un nuovo libro con Nic è un processo di pura gioia e mi ritengo fortunata ad averlo al mio fianco insieme a Josh Hedland, che ha lavorato gomito a gomito con lui per realizzare la copertina e gli interni di The Greatest Secret.

Glenda Bell ha svolto un lavoro impeccabile con i maestri, gli altri autori citati e i loro collaboratori per garantire che il libro rispecchiasse accuratamente i loro insegnamenti. Rimboccandosi le maniche, si è spesa con generosità ed entusiasmo, giorno e notte, anche nei fine settimana, per comunicare con tutti i fusi orari. Di questo le sono molto grata.

Grazie al resto della formidabile squadra di The Secret: Don Zyck, il direttore finanziario, che è sempre pronto a compiere un nuovo salto quantico con la nostra impresa e ci guida attraverso tutti i passaggi legali e finanziari, assicurandosi che le cose procedano secondo i nostri migliori auspici; Josh Gold, che gestisce brillantemente tutte le piattaforme social e che farà conoscere il libro al mondo intero; Marcy Koltun-Crilley, la cara amica che mi ha accompagnato in questo viaggio fin dall’inizio e che mi fa l’onore di essere parte integrante del team di The Secret; Paul Harrington, il produttore che lavora con me da un decennio, da prima ancora che The Secret prendesse forma. Paul mi ha incoraggiata e ispirata a scrivere The Greatest Secret nelle prime fasi, quando sembrava quasi impossibile riuscire a esprimere questa fondamentale verità usando parole semplici. Paul ha prodotto anche l’audiolibro, occupandosi della post-produzione con Tim Patterson e dando vita alle rivelazioni del libro in formato audio.

Sono grata all’eccezionale squadra di HarperCollins, che ha lavorato con entusiasmo contagioso. Grazie alla meravigliosa Judith Curr, President and Publisher di HarperOne, e al mio fantastico editor Gideon Weil, con i quali è stata una gioia lavorare. Grazie anche a Brian Murray, Terri Leonard, Yvonne Chan, Suzanne Quist, Laina Adler, Edward Benitez, Aly Mostel, Melinda Mullin, Adrian Morgan, Dwight Been, Anna Brower, Lucile Culver e Rosie Black.

Grazie al team internazionale di HarperCollins: Chantal Restivo-Alessi, Emily Martin, Juliette Shapland, Catherine Barbosa-Ross e Julianna Wojcik. Grazie alla squadra di HarperCollins UK: Charlie Redmayne, Kate Elton, Oliver Malcolm, Katya Shipster, Helen Rochester, Simon Gerratt e Julie MacBrayne. E grazie agli HarperCollins Global Publishing Partners: Brasil, Español, México, Ibérica, Italia, Holland, France, Germany, Polska, Japan e Nordic.

Un ringraziamento speciale a coloro che mi hanno aiutato con inestimabili consigli e commenti: Peter Foyo, Kim Wall, John Wall, Hannah Hodgden, Marcy Koltun-Crilley, Mark Weaver e Fred Nalder.

Alla mia famiglia, Peter Byrne, Oku Den, Kevin (Kid) McKemy, Henley McKemy, Savannah Byrne Cronin e mia figlia Hayley, la forza che sedici anni fa mi ha spinto a intraprendere il mio incredibile viaggio alla ricerca della verità. Alle mie care sorelle, Pauline Vernon, Glenda Bell e Jan Child: grazie perché mi amate e mi permettete di amarvi a mia volta.

Infine, desidero ringraziare la mia magnifica e straordinaria maestra, che negli ultimi quattro anni, con le sue parole e i suoi insegnamenti sulla verità, ha trasformato radicalmente la mia vita aiutandomi a vedere con chiarezza chi sono davvero. Questo prezioso libro è nelle tue mani grazie alla sua immensa generosità e alla pazienza con cui mi ha mostrato la strada di casa. Il mio amore per lei è sconfinato.

L’inizio

Dopo la pubblicazione di The Secret, nel 2006, la mia vita si è trasformata in tutto ciò che avevo sempre sognato. Seguendo religiosamente i princìpi descritti nel libro avevo sviluppato un atteggiamento mentale positivo, che incideva su ogni aspetto della mia esistenza: felicità, salute, relazioni, finanze. Mi sentivo piena di amore e gratitudine per tutto quello che la vita mi stava dando.

Eppure, qualcosa dentro di me mi spingeva a inseguire la verità; l’istinto mi diceva di continuare a cercare, anche se non avevo ancora idea di cosa esattamente.

Senza saperlo, mi ero imbarcata in un viaggio destinato a durare ben dieci anni! Ho cominciato studiando i profondi insegnamenti di un’antica tradizione europea, l’Ordine Rosacroce, su cui mi sono soffermata a lungo. Per alcuni anni ho studiato anche il buddhismo, le numerose opere dei mistici cristiani, la teologia, l’induismo, il taoismo e il sufismo. Dopo aver indagato quelle antiche tradizioni e le loro storiche dottrine, la mia ricerca è tornata a concentrarsi sul presente: ho iniziato a seguire maestri vissuti in tempi più recenti, come J. Krishnamurti, Robert Adams, Lester Levenson e Ramana Maharshi, e altri attivi ancora oggi.

Nel corso del mio viaggio ho imparato molte cose che la maggior parte della gente ignora; concetti affascinanti, che però non mi hanno mai fatto pensare di aver trovato la verità.

Con il passare degli anni, mi ero quasi arresa all’idea che la mia ricerca sarebbe durata tutta la vita. Non me ne rendevo conto, eppure continuavo a cercare la verità nel mondo, quando invece era più vicina di quel che avrei mai potuto immaginare.

I primi di gennaio del 2016, dieci anni dopo l’inizio della mia ricerca, mi sono trovata alle prese con una situazione complicata che mi ha causato una profonda delusione. Mi sono stupita della forte emozione negativa che provavo. Come potevo stare così male, quando di solito avevo il morale alle stelle? Tuttavia, quella brutta delusione stava per diventare il dono più grande nella mia ricerca della verità.

Per risollevarmi l’umore, ho preso l’iPad e sono andata su Conscious TV, dove ho guardato un’intervista con un certo David Bingham. All’epoca David non era ancora un maestro, ma solo una persona qualunque, come me e te, con una differenza però: dopo vent’anni trascorsi a cercare, aveva trovato la verità!

Ho guardato l’intervista, poi mi sono procurata un podcast consigliato da David. Ascoltandolo con attenzione, ho scoperto che la maggior parte delle persone non si accorge nemmeno di avere la verità a portata di mano. Non perché trovarla sia difficile, al contrario: perché è facilissimo. In seguito sono riuscita a parlare al telefono con David. «Guarda quello che sto indicando. Ce l’hai proprio sotto il naso» mi aveva detto durante la nostra conversazione. E d’un tratto ho visto quello che cercavo. Era davvero facilissimo, e ce l’avevo davvero sotto il naso. Così, come se niente fosse, dopo dieci anni… la mia ricerca si è conclusa! Posso affermare senza alcuna esitazione che la felicità e la gioia che ho sentito in quel momento sono valse ogni secondo del viaggio. Anzi, ne sarebbe valsa la pena anche se avessi impiegato una vita intera.

Alla fine, quell’unica, semplice scoperta rappresentava tutta la verità che cercavo, la verità che cercano tutti, più o meno consapevolmente. E dopo averla vista una volta, mi sono resa conto che era ovunque. Ogni cosa che avevo letto e studiato per dieci anni conteneva la verità, solo che fino ad allora non avevo avuto occhi per vederla. L’avevo cercata per anni, da una tradizione filosofica all’altra, e ce l’avevo avuta davanti tutto il tempo!

Fin dal primo istante ho capito di dover comprendere meglio quella scoperta, per viverla appieno e poi condividerla con il mondo. Non c’era niente di più importante. Speravo di mostrare una via d’uscita a chi stava attraversando un periodo difficile, alleviare il dolore e la sofferenza di tante persone e gettare un raggio di luce su un futuro in cui potremo vivere senza ansie né paure.

Avevo già cominciato a prendere appunti su ciò che stavo imparando, salvandoli in una cartella del computer che avevo chiamato “Nuovo libro”. L’intuito mi suggeriva di annotare tutto ciò che andavo scoprendo, nella speranza di condividerlo con il mondo, prima o poi. Quei preziosi appunti, una volta assemblati, sono diventati la base di questo libro.

Appena due mesi dopo aver trovato la verità grazie a David Bingham, ho conosciuto un’altra persona che avrebbe avuto un enorme impatto sulla mia vita e sulla nascita di questo libro. È entrata nella sala dove stavo partecipando a un ritiro spirituale e, quando mi sono avvicinata per parlarle, la sua presenza ha avuto un tale effetto su di me da cancellare in un attimo ogni traccia di negatività dalla mia intera esistenza! Era stata allieva del compianto Robert Adams, uno dei miei maestri preferiti in assoluto. Ho capito subito che sarebbe diventata la mia maestra, che mi avrebbe aiutato a comprendere la verità e a viverla fino in fondo. Ormai è al mio fianco da quattro anni. I suoi insegnamenti sono chiari, incredibilmente semplici, e se vado nella direzione sbagliata non esita a dirmelo. Mi ha chiesto di rimanere anonima, ma condividerò molti dei suoi insegnamenti rivoluzionari, che hanno riempito la mia vita di gioia e felicità. Il mio desiderio, dal profondo del cuore, è che abbiano lo stesso effetto su di te.

Lei e gli altri maestri che cito mi hanno condotta fuori dal buio dell’ignoranza illuminando la mia scoperta. Ognuno mi ha aiutato a comprendere meglio la verità per viverla pienamente, e nutro per loro un amore sconfinato. Qui sono raccolte le parole con cui questi maestri hanno cambiato per sempre la mia esistenza.

A ogni passo che farai leggendo questo libro, ti sentirai più felice e la tua vita diventerà più leggera. Una felicità e una leggerezza che aumenteranno di giorno in giorno, all’infinito. La paura e l’incertezza del futuro smetteranno di tormentarti. L’ansia e lo stress causati dalle fatiche quotidiane o da ciò che accade nel mondo si dissolveranno. Se in questo momento stai soffrendo, il dolore passerà. Te lo assicuro.

Inoltre, troverai alcune rivelazioni straordinarie, ma anche molte semplici tecniche da mettere subito in pratica. Tecniche che da sole valgono tanto oro quanto pesano. Davvero. Io sono la prova vivente che funzionano.

The Secret ti ha mostrato come puoi essere, fare o avere tutto ciò che desideri nella vita. Non è cambiato nulla: quegli insegnamenti sono validi ancora oggi. Ma il libro che hai tra le mani rivela la più grande scoperta che ognuno di noi potrà mai fare, mostrandoti come liberarti dalla negatività, dai problemi e da tutto ciò che non vuoi, per giungere a una vita di costante felicità e beatitudine.

Semplicemente, non potrebbe andare meglio di così. È con immensa gioia che ti do il benvenuto in The Greatest Secret.

CAPITOLO 1

NASCOSTO IN BELLA VISTA

 

Dei miliardi di abitanti del nostro pianeta, solo pochi hanno trovato la verità. Quei pochi sono completamente liberi da ansia e negatività e vivono in uno stato di pace e felicità perenne. Il resto di noi, che se ne renda conto o no, cerca la verità senza sosta, ogni singolo giorno della propria vita.

Anche se nel corso della storia numerosi grandi saggi, profeti e leader religiosi hanno scritto di questo grande segreto o vi hanno almeno accennato, molti di noi non sanno ancora nulla della scoperta più straordinaria che potremo mai fare. Tra coloro che l’hanno condivisa con l’umanità possiamo ricordare Buddha, Krishna, Lao Tzu, Gesù Cristo, Yogananda, Krishnamurti e il Dalai Lama.

Ciascuno di loro trasmetteva insegnamenti diversi, adeguati alla propria epoca, ma tutti rimandano alla stessa verità: la verità su di noi e la verità che si cela dietro il mondo.

“In alcune religioni questa verità viene espressa in modo meno chiaro ed esplicito che in altre, ma si tratta comunque della verità che sta alla base di ogni religione.”

Michael James, Happiness and the Art of Being

Questo grande segreto è a disposizione di tutti coloro che vogliono vederlo. Ci è più vicino del nostro stesso respiro, solo che non ce ne accorgiamo! Gli antichi sapevano che il modo migliore per nascondere un segreto è lasciarlo in bella vista, dove a nessuno verrà mai in mente di cercarlo. Ed è proprio lì che si trova il Segreto più grande.

“Per questo nella tradizione shivaita del Kashmir viene definito ‘il più grande segreto, più nascosto delle cose più nascoste eppure più evidente delle cose più evidenti’.”

Rupert Spira, Being Aware of Being Aware

La verità ci sfugge da migliaia di anni, perché non prestiamo attenzione a ciò che abbiamo sotto gli occhi. Ci lasciamo distrarre facilmente dai problemi, dalle preoccupazioni, da ciò che accade nel mondo, e trascuriamo la più grande scoperta che possiamo fare e che si trova proprio davanti a noi. Una scoperta che può salvarci dalla sofferenza accompagnandoci verso una felicità duratura.

Quale segreto può essere così rivoluzionario? Quale scoperta, da sola, è in grado di porre fine alla sofferenza e donarci la pace e la felicità perpetua?

Semplice: un segreto capace di rivelarti ciò che sei davvero.

Forse credi di sapere chi sei. Pensi di essere un individuo con un nome, di una determinata età e razza, che ha un lavoro, una storia famigliare e varie esperienze di vita. Ma resterai molto sorpreso quando scoprirai chi sei davvero.

“L’unica maniera in cui qualcuno può esservi d’aiuto è mettendo in discussione le vostre idee.”

Anthony de Mello, S.I., Messaggio per un’aquila che si crede un pollo

Nel corso della vita, tutti noi accettiamo molte idee e false convinzioni, finendo per diventarne schiavi. Ci hanno detto che il mondo è fatto di limiti e mancanze, che non avremo mai abbastanza denaro, tempo, risorse, amore, salute. «La vita è breve», «Siamo solo umani», «Devi lavorare sodo e faticare per ottenere qualcosa nella vita», «Stiamo esaurendo le risorse», «Il mondo è in subbuglio», «Bisogna salvare il mondo». Ma nell’istante in cui vedrai la verità, queste false credenze crolleranno e dalle rovine sorgerà la tua felicità.

Magari starai pensando: La mia vita va a gonfie vele, perché mai dovrebbe servirmi il Segreto più grande?

Per citare il compianto, meraviglioso Padre gesuita Anthony de Mello: “Perché la vostra vita è un grande caos!”.

Potresti non essere d’accordo. Nemmeno io pensavo che la mia vita fosse un grande caos, prima che Anthony de Mello spiegasse cosa intendeva esattamente.

Ti senti mai turbato da qualcosa? Sotto stress? Preoccupato? Ti senti mai in ansia, offeso o ferito? Ti senti mai triste, depresso o scoraggiato? A volte sei infelice o di cattivo umore? Se provi una qualsiasi di queste emozioni, in un momento qualsiasi, allora secondo Anthony de Mello la tua vita è un grande caos!

Forse credi che sia normale essere tormentato dalle emozioni negative nel corso della giornata, ma la vita non deve andare per forza così. Puoi vivere senza mai sentirti ferito, turbato, preoccupato o impaurito, sperimentando una felicità continua.

La vita ci mostra una strada per allontanarci dalla sofferenza ogni volta che attraversiamo una situazione difficile, specialmente quelle più ardue. Ma noi non ci facciamo caso. Siamo persi nei nostri problemi e non vediamo il cammino che abbiamo proprio davanti agli occhi e che potrebbe condurci fuori da tutte le nostre difficoltà per sempre!

“Cerchiamo la felicità in un’esperienza dopo l’altra, in una relazione dopo l’altra, in una terapia dopo l’altra, in un seminario dopo l’altro, compresi quelli ‘spirituali’, che sembrano molto promettenti ma non affrontano mai la causa primaria della sofferenza: l’ignoranza della nostra vera natura.”

Mooji, White Fire, seconda edizione

Se soffriamo, è perché abbiamo sviluppato false credenze riguardo noi stessi; ci siamo fatti un’idea sbagliata della nostra identità. Tutta la sofferenza umana si riduce a un errore di identità.

La verità è che non sei una persona che non ha il controllo di ciò che accade a te e alla tua vita. Non sei una persona condannata a essere schiava fino alla morte di un lavoro che non ama. Non sei una persona che deve lottare ogni volta per arrivare alla fine del mese. Non sei una persona che deve dimostrare qualcosa o che ha bisogno dell’approvazione degli altri. La verità è che non sei affatto una persona. Certo, stai vivendo l’esperienza di essere una persona, ma nel quadro generale l’idea è che tu non sia questo.

“Non è come sembra. Non sei ciò che pensi di essere.”

Jan Frazier, The Freedom of Being

“A volte nella vita prendiamo di mira i sintomi, trascurando la vera causa: la necessità di capire e riconoscere la nostra vera natura. È questa l’unica medicina.”

Mooji

“Tutta l’infelicità, l’insoddisfazione e la tristezza che sperimentiamo nella vita nasce solo dal fatto che ignoriamo o abbiamo un’idea confusa di chi o cosa siamo davvero. Perciò, se vogliamo essere liberi da ogni forma di tristezza e infelicità, dobbiamo liberarci dall’ignoranza o dall’idea confusa di ciò che siamo davvero.”

Michael James, Happiness and the Art of Being

Il parametro per valutare la tua vita è il livello di felicità. Quanto sei felice? Ti senti autenticamente felice tutto il tempo? La tua vita procede in un contesto di continua felicità? In teoria, dovresti essere sempre felice: tu sei la felicità. È la tua vera natura. È ciò che sei davvero.

“In questo mondo ognuno di noi cerca esattamente la stessa cosa. La cerca ogni essere vivente, persino gli animali. E cos’è che cerchiamo tutti? Felicità senza dolore. Una felicità continua senza alcuna traccia di dolore.”

Lester Levenson, Will Power (audio)

Ogni azione che compiamo, ogni decisione che prendiamo dipende dalla convinzione che, dopo, saremo più felici. Il fatto che tutti cerchiamo la felicità non è un caso: nella nostra ricerca della felicità, in realtà non facciamo altro che cercare noi stessi senza rendercene conto!

Non è possibile trovare la felicità duratura nei beni materiali. Così come appaiono, alla lunga le cose materiali svaniscono; se basi la tua felicità su un oggetto, quella felicità svanirà insieme all’oggetto. Le cose materiali non sono il male (anzi, sono fantastiche, e meriti di avere tutto ciò che desideri nella vita), ma capire che non ne ricaverai mai una felicità duratura è un grande passo avanti. Se gli oggetti ci donassero la felicità, allora questa non ci abbandonerebbe più, una volta ottenuta una cosa che volevamo con tutte le nostre forze. E invece non è così. Proviamo una felicità temporanea, ma poco dopo siamo punto e a capo: desideriamo altre cose nella speranza di sentirci di nuovo felici.

C’è un solo modo per giungere alla felicità perenne e duratura: scoprire chi sei davvero, perché la tua vera natura È la felicità.

“Il mondo è così infelice perché ignora il vero Sé. La natura autentica dell’uomo è la felicità, che è innata nel vero Sé. La ricerca della felicità da parte dell’uomo è una ricerca inconscia del suo vero Sé. […] Quando lo trova, trova una felicità che non ha fine.”

Ramana Maharshi

“L’unico vero scopo della nostra presenza sulla terra è scoprire o ricordare il nostro stato naturale originario, uno stato privo di limiti.”

Lester Levenson, Will Power (audio)

“La scoperta del nostro vero Sé ha il potere di trasformare il buio dell’ignoranza nella luce pura della comprensione. È la scoperta più profonda, importante e radicale che si possa fare. È un albero che dà subito frutto. Quando capirai chi sei – chi è colui che sperimenta e percepisce il mondo – moltissime cose si aggiusteranno. Se cerchi la verità, non c’è granché da sapere. Non ti servono conoscenze immense: devi soltanto arrivare a riconoscere il tuo unico vero Sé, quello che sei.”

Mooji

Nel corso dei secoli, l’atto di scoprire chi siamo davvero ha assunto tanti nomi diversi. Illuminazione, realizzazione del Sé, scoperta del Sé, folgorazione, risveglio, ricordo. Probabilmente pensi di non essere destinato all’“illuminazione” («Sono solo una persona normale»), ma non potresti essere più distante dalla verità. Questa scoperta – questa felicità, questa libertà – è ciò che sei, dunque come può non essere destinata a te?

“Apriti alla possibilità di sperimentare la verità di ciò che sei, in questo preciso istante. In che modo, ti chiederai? Osservando che l’unico ostacolo è la tua immaginazione, la tua resistenza immaginaria.”

La mia maestra

“Siamo liberi e non lo sappiamo, ci sembra una cosa impossibile. Saremmo pronti a giurare di essere in balìa degli alti e bassi della vita. Eppure (ecco la verità) la libertà è proprio qui davanti noi.”

Jan Frazier, The Freedom of Being

“La realizzazione del Sé è possibile per una persona non istruita come per un re. Non ci sono requisiti per ottenerla. Non è riservata a coloro che hanno alle spalle anni di pratica spirituale: è possibile anche per chi non ha fatto altro che bere e fumare tutta la vita.”

David Bingham, Conscious TV

Come sarà la tua vita?

“Sto parlando di una cosa che finora non ha sperimentato quasi nessuno. Come posso descriverla? Nessun limite a nulla, in qualsiasi direzione. La capacità di fare qualunque cosa, semplicemente per averla pensata. Ma è anche più di questo. Immagina la gioia più grande che tu possa provare e moltiplicala per cento.”

Lester Levenson, No Attachments, No Aversions

Riconoscendo appieno chi sei, i problemi svaniranno dalla tua vita e smetterai di sentirti turbato, ferito, preoccupato o impaurito. Ti libererai dalla paura della morte e non permetterai più alla tua mente di controllarti o torturarti. Idee e false convinzioni si dissolveranno. Al loro posto troverai chiarezza, felicità, gioia, pace, infinito divertimento e stupore: ogni istante sarà un piacere. Saprai di essere al sicuro, in ogni circostanza.

“E quando riconosciamo questo […] la felicità suprema si impone per sempre, in modo costante. E con essa sopraggiungono l’immortalità, l’assenza di limiti, la pace imperturbabile, la libertà completa e tutte le altre cose di cui ognuno di noi è alla ricerca.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

Riconoscendo appieno chi sei, la vita diventa leggera: tutto ciò di cui hai bisogno sembra apparire senza il minimo sforzo da parte tua. La tua esistenza comincerà a scorrere liscia come l’olio. Una vita fatta di limiti e mancanze è destinata a finire, ma tu conoscerai il potere supremo che hai su tutte le cose del mondo.

Riconoscendo appieno chi sei, la sofferenza e la fatica svaniranno, la paura e le emozioni negative si dissolveranno. La mente si calmerà. Sarai colmo di gioia, positività, soddisfazione, di un senso di abbondanza e di una pace imperturbabile. Questa sarà la tua vita.

Dalle parole di Jan Frazier, madre e insegnante di scrittura creativa:

“Prova a immaginare: il peso che avevi sulle spalle, qualunque fosse, d’un tratto non pesa più. Forse è ancora lì, un dato di fatto nella tua vita, ma è privo di massa, privo di gravità. Tutto ciò che ti ha sempre afflitto è ridotto a un elemento del paesaggio, come un albero, una nuvola sospinta dal vento. Il caos della mente e delle emozioni è completamente cessato, l’intero fardello, una parte del quale ti accompagnava da quando hai memoria. Ti era famigliare come un caro amico – faceva parte di te come la lingua che parli, il colore della pelle – e ora è scomparso senza alcuna spiegazione. In quel vuoto inaspettato scorre una gioia tranquilla che ti sostiene giorno e notte, che va dove vai tu, ti segue in qualsiasi circostanza, anche quando dormi. Tutto ciò che fai ti riesce senza fatica. Sei felice, ma non hai una ragione particolare per esserlo. Non c’è niente che ti possa turbare. Non ti senti stressato. Quando sorge un problema, sai quello che devi fare, lo fai, e poi lo lasci andare. Le persone che una volta ti esasperavano non ti fanno più nessun effetto. Provi compassione per la sofferenza altrui, ma tu non soffri. Le attività che una volta erano noiose ora sono divertenti. Non ti serve nessuna terapia; non cedi mai alla noia, all’ansia o al malumore. Tranne quando ti serve per un compito specifico, la tua mente resta a riposo. Senti di avere una vita piena, senza dover fare nulla per riempirla. […] Sai che non importa quali difficoltà dovrai affrontare: per il resto della vita, sarai in pace. Non proverai mai più paura, disperazione, solitudine. Qualunque ostacolo incontrerai lungo la strada, questa gioia senza motivo rimarrà con te. Prova a immaginarlo.”

Jan Frazier, When Fear Falls Away

Questa è la tua vita con il Segreto più grande. Questo è il tuo destino.

CAPITOLO 1 in pillole

 

Che ce ne rendiamo conto o no, cerchiamo la verità senza sosta, ogni singolo giorno della nostra vita.

 

Questo grande segreto è a disposizione di tutti coloro che vogliono vederlo, solo che non ce ne accorgiamo

.

 

La verità ci sfugge da migliaia di anni perché ci lasciamo distrarre dai problemi, dalle preoccupazioni, da ciò che accade nel mondo.

 

Nel corso della vita, tutti noi accettiamo molte idee e false convinzioni, finendo per diventarne schiavi.

 

Se soffriamo, è perché ci siamo fatti un’idea sbagliata della nostra identità.

 

L’umanità soffre perché abbiamo frainteso la nostra vera natura.

 

Stai vivendo l’

esperienza di essere una persona, ma nel quadro generale l’idea è che tu non sia questo.

 

In teoria, dovresti essere sempre felice: tu sei la felicità. È la tua vera natura.

 

L’atto di scoprire chi siamo davvero ha assunto tanti nomi diversi. Illuminazione, realizzazione del Sé, scoperta del Sé, folgorazione, risveglio, ricordo.

 

 

Apriti alla possibilità di sperimentare

la verità di ciò che sei, in questo preciso istante.

 

Riconoscendo appieno chi sei, i problemi svaniranno dalla tua vita e smetterai di sentirti turbato, ferito, preoccupato o impaurito. Sarai colmo di gioia, positività, soddisfazione, di un senso di abbondanza e di una pace imperturbabile.

CAPITOLO 2

IL SEGRETO PIÙ GRANDE: RIVELAZIONE

 

“Così vicino che non lo vedi.

Così sottile che la mente non può capirlo.

Così semplice che non ci credi.

Così bello che non riesci ad accettarlo.”

Loch Kelly, Shift into Freedom, sulla tradizione buddhista tibetana Shangpa Kagyu

Perché solo pochissimi hanno scoperto la verità? Perché la maggioranza di noi non ha ancora capito chi siamo davvero? Com’è possibile che miliardi di persone si facciano sfuggire una questione così importante per la nostra felicità?

Se non riusciamo a cogliere il Segreto più grande, è a causa di un piccolo ostacolo: una convinzione! Una singola convinzione ci impedisce di compiere la più grande scoperta che potremo mai fare. E quella convinzione dice che noi siamo il nostro corpo e la nostra mente.

Tu non sei il tuo corpo

“Siamo venuti in questo mondo con un corpo soltanto per scoprire che non siamo un corpo.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

Proprio come usi la macchina per spostarti da un luogo all’altro, così il tuo corpo è un veicolo che serve per muoverti e fare esperienza del mondo.

“Se hai un’automobile, non dici di essere l’automobile. Ma allora perché, se hai un corpo, dici di essere il corpo?”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

Il tuo corpo è un’entità materiale che non ha coscienza di sé. Non sa di essere un corpo: sei solo “tu” che lo sai. Un dito del piede non sa di essere un dito del piede, un polso non sa di essere un polso, la testa non sa di essere una testa, il cervello non ha idea di essere un cervello, ma “tu” conosci ogni singola parte del tuo corpo. Come potresti essere il corpo, quando ne conosci tutte le varie parti, ma nessuna di quelle conosce te?

Grazie a domande acute come queste, i grandi maestri del passato sono riusciti a dipanare il mistero di chi siamo veramente.

“La peggiore abitudine che abbiamo acquisito nel corso dei millenni è credere che noi siamo questo corpo.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

“Abbiamo dimenticato ciò che siamo e ci siamo identificati con gli oggetti. Io sono questo corpo, perciò sono destinato a morire.”

Francis Lucille

“Se non c’è il corpo, hai paura di non esserci nemmeno tu.”

Lester Levenson

Dalla convinzione di essere soltanto il proprio corpo nasce la più grande paura dell’umanità, ovvero la paura della morte: temiamo che, quando il corpo morirà, anche noi smetteremo di esistere. È come una nube nera che incombe sulla nostra vita.

“Se vuoi essere immortale, smetti di aggrapparti al corpo.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

Dovrebbe essere un sollievo sapere che tu non sei il tuo corpo, perché un giorno il tuo corpo conoscerà la fine, come tutte le cose materiali. Il mondo è fatto esclusivamente di cose materiali, nessuna delle quali resisterà al tempo, compreso il tuo corpo, che compare e scompare attraverso il processo di nascita e morte. Invece, ciò che sei davvero non muore mai!

“Quello che sei veramente non può morire. Il corpo morirà, ma il corpo non è quello che sei.”

Mooji

“Siamo liberi di identificarci con il corpo o con ciò che siamo davvero. Il corpo equivale al dolore, ciò che siamo equivale alla gioia infinita.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

Se vuoi superare le tue difficoltà, comincia abbandonando la convinzione di essere il tuo corpo.

Tu non sei la tua mente

La voce che hai in testa non sei tu, anche se probabilmente l’hai sempre pensato. È una voce che ti assomiglia, sa parecchie cose su di te e ormai ti è molto famigliare, ma non sei affatto tu. La voce nella tua testa è la tua mente, e tu non sei la tua mente.

“La mente è una raccolta di pensieri che appaiono e scompaiono di continuo.”

Peter Lawry

“Se non ci sono pensieri, non c’è nemmeno la mente. La mente non è altro che pensiero.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

Verifica tu stesso. Dov’è la tua mente quando non contiene nessun pensiero? Non c’è, punto e basta.

“Dentro ci sono solo pensieri e sentimenti, ricordi e sensazioni, ma tu sei forse un pensiero? Sei un sentimento?”

Rupert Spira, tratto da una conferenza

Se tu fossi un pensiero – per esempio, uno legato a un senso di delusione – allora svaniresti insieme al senso di delusione, che prima o poi si affievolisce. Ma la verità è che non sei affatto un pensiero, una sensazione o un sentimento: se lo fossi, quando queste cose finiscono finiresti pure tu, invece rimani qui. Sei qui prima che si formi un pensiero, prima che si manifesti un sentimento o una sensazione, e resti perfettamente integro anche dopo che sono svaniti. È piuttosto ovvio, quando ci fai caso. Certo, abbiamo pensieri, sentimenti e sensazioni, ma non siamo nessuna di queste cose.

Per certi versi è facile capire perché non riusciamo a vedere ciò che siamo davvero: il corpo e la mente sono un’accoppiata micidiale. La mente ci propina una serie continua di pensieri, la maggior parte dei quali include la parola “io”, come se la nostra mente fossimo noi. Potrebbe sorprenderti scoprire che anche tutte le sensazioni fisiche provengono dalla mente, il che rafforza la convinzione secondo cui noi siamo il nostro corpo.

“Il modo in cui gli altri ti vedono contribuisce al tuo senso del Sé. Quando succede una cosa, sembra che succeda ‘a’ te, o che sia stato tu a provocarla. […] Ciò che accade ti interessa in quanto ha delle conseguenze su di te. Il tuo comportamento dipende dal desiderio di stare al sicuro e metterti in buona luce. Una cosa è certa: sembri reale, eccome.”

Jan Frazier, The Great Sweetening. Life After Thought

È chiaro che hai un corpo e una mente, ma il punto è che non sono il vero te. Proprio come un’automobile, sono soltanto strumenti raffinati che ti servono per fare esperienza del mondo materiale.

“Identificandoti con il corpo e la mente, nascondi ciò che sei davvero. È solo questa identificazione sbagliata a velare il tuo vero Sé.”

Mooji

Sei davvero la persona che credi di essere?

“Considerando tutto l’impegno con cui esaltiamo l’ego – l’enfasi su autostima, reputazione, successo, aspetto fisico, ricchezze materiali – è un miracolo che il risveglio possa verificarsi.”

Jan Frazier, The Freedom of Being

Ego, Sé immaginato, falso Sé, Sé separato, Sé psicologico sono alcuni dei nomi che saggi e maestri hanno attribuito al nostro concetto sbagliato di identità. Tutte queste descrizioni si riferiscono a un corpo e a una mente che insieme formano ciò che chiamiamo persona. Quando parliamo di noi, nella maggior parte dei casi ci riferiamo a questo, alla persona che crediamo di essere.

“Vivi l’esperienza di essere una persona, ma non è quello che sei.”

Mooji

“Quella cosa che chiamiamo persona non esiste. Se dici ‘Sono una persona’, allora devi dire quale: tanto tempo fa c’era un neonato, c’era un bambino, c’era un adolescente […] e presto questo intero processo sarà finito.”

Deepak ChopraTM, M.D.

La tua personalità cambia di continuo. Ma allora, se tu sei la tua personalità, quale sei? Sei la persona arrabbiata, la persona affettuosa, la persona delusa, la persona irritata, la persona gentile? Probabilmente credi di esserle tutte, però è impossibile: se così fosse, la persona arrabbiata non scomparirebbe mai; sarebbe sempre presente. Se fossi la persona delusa, con lo svanire della delusione anche una parte di te svanirebbe. Invece non succede, giusto? Tu sei qui prima che compaia la persona arrabbiata e rimani qui dopo che la persona arrabbiata è svanita. Sei qui prima che compaia la persona delusa e rimani qui dopo che è svanita. È evidente che non sei il tuo umore mutevole o la tua personalità.

“La personalità è uno strumento utile, ma non può definire chi sei. Ciò che sei va ben oltre ciò che credi di essere.”

Jac O’Keeffe

“Il maggiore ostacolo che ci impedisce di scoprire ciò che siamo davvero è la convinzione di essere un ammasso di pensieri, ricordi, sentimenti e sensazioni. Insieme, queste cose formano un Sé illusorio, un’entità illusoria. La convinzione di essere questa entità rappresenta l’unico ostacolo. Tutti i nostri problemi psicologici dipendono da questo Sé immaginario, perché non facciamo altro che confonderlo con noi stessi.”

Rupert Spira, tratto da una conferenza

“La persona esiste solo grazie alla convinzione, ostinata e indiscussa, che una ‘persona’ ci sia davvero. Ma la persona, l’ego, non può esistere se noi non ci crediamo. È soltanto una fantasia. In realtà, la persona non esiste affatto. L’unica cosa che prende dimora nel corpo è il puro Sé, ciò che sei davvero. Il resto sono tutte invenzioni. Il corpo non è occupato da due abitanti, ce n’è sempre stato uno solo. L’ego ci dà la sensazione di essere reale, ma non è un fatto: è una finzione.”

Mooji

Ma cosa c’è di tanto sbagliato nel credere di essere un ego o una persona?

Ci sentiamo piccoli ed estremamente vulnerabili. Temiamo che ci capiti qualcosa di brutto. Abbiamo paura di ammalarci, invecchiare e morire. Ci preoccupiamo di perdere quello che abbiamo e di non ottenere quello che vogliamo. Viviamo in uno stato di mancanza, convinti di non avere “abbastanza”: abbastanza denaro, abbastanza tempo, abbastanza energia, abbastanza amore, salute, felicità, abbastanza vita. Ancora peggio, crediamo di non essere abbastanza. Non c’è niente di vero in tutto questo – anzi, è l’esatto contrario della verità – ma non potremo mai trovare la felicità vera e duratura finché resteremo aggrappati alla convinzione di essere soltanto una persona.

“L’aspetto tragicomico della condizione umana è che passiamo la maggior parte della vita a pensare, sentire, agire, percepire e relazionarci per conto di un Sé illusorio.”

Rupert Spira, The Ashes of Love

“L’ego non è ciò che sei, ma fa tanto chiasso da coprire il suono della tua vera essenza. Se non lo fermi, se continui ad alimentarlo, commetti una follia.”

Jan Frazier, Opening the Door

“Credo che tutti soffrano per il veleno della persona […] vivono la vita in modo troppo personale, la percepiscono in modo troppo personale, prendono le cose troppo sul personale. Reagire alla vita in modo personale è una forma di cecità. Ti impedisce di vedere le cose nella giusta luce.”

Mooji

Certo, fai esperienza di un corpo, fai esperienza di una mente, vivi l’esperienza di essere una persona, ma in realtà queste sono le parti meno significative di te, e in definitiva non sono te, perché quando finiscono tu non finisci.

“Nelle persone non c’è proprio nessuna ‘persona’.”

Shakti Caterina Maggi

Tuttavia, il vero te esiste.

“Perché è così difficile vedere al di là dell’ego, lasciarlo andare, smettere di credere alla sua concretezza? Perché ci aggrappiamo a questo Sé apparente, quando sotto, intorno, sopra, ovunque siamo circondati da un’altra realtà meravigliosa, che è davvero reale e su cui possiamo contare per ricevere conforto e una pace perfetta? Perché negarcela e accontentarci di una cosa che al confronto impallidisce, una cosa che provoca tante difficoltà o addirittura sofferenza?”

Jan Frazier, Opening the Door

Grandi impostori

I tuoi pensieri e sentimenti, le tue sensazioni e credenze agiscono insieme senza sosta per convincerti che sei una persona. Tutti noi siamo grandi impostori. Fingiamo di essere piccolissimi. Fingiamo di essere limitati. Fingiamo di essere una persona piccola e limitata che nasce, vive per un po’, muore, e quella è la nostra fine. Ma non c’è niente di più lontano dalla verità!

“Siamo ossessionati da un personaggio immaginario che non esiste.”

Shakti Caterina Maggi

Potremmo dire che questo personaggio immaginario è identico a quello di un film. Noi sappiamo che l’attore che lo interpreta esiste, ma il personaggio del film lo sa? No. Lui è soltanto un personaggio immaginario.

A ogni pensiero rafforziamo la nostra convinzione di essere una persona. Esamina uno qualsiasi dei tuoi pensieri: scoprirai che al centro c’è sempre un “io”. Quei pensieri, incentrati sull’“io” che sei convinto di essere, affermano di continuo che sei una persona piccola e limitata.

Se credi che la voce nella tua testa coincida con ciò che sei, credi automaticamente a tutto quello che dice; credi a tutti i pensieri generati dalla tua mente.

Pensieri come:

Sto invecchiando.

Sono troppo stanco.

Non sono abbastanza bravo.

Non ce la faccio.

Non ho tempo.

Non sono più in forma come una volta.

Non me lo posso permettere.

Non sono abbastanza intelligente.

La mia vista sta peggiorando.

Non mi sento amato.

Lui/Lei non mi apprezza.

Non me lo merito.

Ho paura della morte.

Non so cosa fare.

Tutti questi pensieri sono limiti imposti dalla mente. La tua vera essenza è illimitata, il che significa che non c’è assolutamente niente che abbia potere su di te!

Secondo la mia maestra, i pensieri limitanti che facciamo di continuo (come quelli che ho appena elencato) ci abituano a essere piccoli. Se non fossimo abituati a essere persone piccole e limitate, riusciremmo a vedere ciò che siamo davvero.

Da tutti i punti di vista, una “persona” è l’esatto contrario di ciò che sei davvero. La persona è imperfetta, il vero te è perfetto. La persona è temporanea e limitata, il vero te è permanente e illimitato. La persona nasce e muore, il vero te non nasce né muore mai. La persona è personale e instabile, il vero te è impersonale e sempre stabile. La persona cambia spesso umore, il vero te è felicità e pace costante. La persona è piena di giudizi e opinioni, il vero te è conciliante e benevolo. La persona si ammala e invecchia, il vero te è immune alla vecchiaia e alla malattia. La persona soffre, il vero te è libero da tutto il dolore e la sofferenza. La persona muore, il vero te esiste per l’eternità.

Sostituire l’infelicità con la verità

C’è un solo modo per vivere una vita serena, immersa in una felicità durevole, ed è conoscere la tua vera natura. C’è un solo modo per sottrarsi a una vita tormentata da problemi, negatività e discordia, ed è conoscere la verità su chi sei.

“Il vero te è infinitamente grande e glorioso, integro, perfetto e in pace completa. Ma non puoi vederlo, se presumi di essere un ego limitato. Togliti il paraocchi – l’ego – e vivrai per sempre nella pace e nella gioia perfetta. Una volta che avrai trovato te stesso, non ti servirà nient’altro.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

“Vivere non significa continuare a risolvere tanti piccoli problemi, perché questi non finiranno mai. La vita ci indica la sola cosa essenziale che abbiamo trascurato: il nostro vero Sé, unico e immutabile. Gran parte dell’umanità vive con l’idea sbagliata che ognuno di noi sia una persona con un corpo, il contrario del nostro vero Sé.”

Mooji

“La ‘storia’ della nostra vita potrebbe essere tragica, ma in realtà a noi non capita nessuna tragedia. Fondamentalmente, la storia serve proprio a insegnarci questa differenza. Nel momento in cui impariamo la lezione, anche la storia cambia trasformandosi in bellezza, amore e intelligenza. Non bisogna restare legati al concetto che l’infelicità sia inevitabile. Finché non ci libereremo di questa idea, l’infelicità continuerà ad accompagnarci.”

Francis Lucille

“Nella parabola evangelica, l’uomo che si identifica con l’entità mente-corpo è colui che costruisce la sua casa sulla sabbia. Chi scopre la propria vera natura costruisce la sua casa sulla roccia.”

David Bingham

Non hai bisogno di cercare la verità, perché tu sei già la verità. Come potresti cercare te stesso? È solo che la maggioranza di noi ha sempre rivolto lo sguardo altrove, anziché concentrarsi su quello che siamo.

Hai mai visto una di quelle figure che racchiudono due immagini contemporaneamente? Al primo sguardo te ne appare una sola, e non riesci a vedere l’altra. Per quanto ci provi, la seconda immagine sembra sfuggirti, perché sei concentrato sulla prima.

Per far emergere la seconda immagine, devi cambiare prospettiva e allargare lo sguardo soltanto un po’.

Nella classica figura di Rubin, all’inizio si vedono due persone di profilo rivolte l’una verso l’altra oppure una coppa. Per vedere chiaramente entrambe le immagini, bisogna cambiare il modo in cui si osserva la figura.

Per gran parte della nostra vita abbiamo guardato noi stessi dalla prospettiva di chi pensa di essere un corpo e una mente, di essere una persona. Ma per vedere chiaramente chi siamo, proprio come nella figura di Rubin, dobbiamo modificare la nostra prospettiva, soltanto un po’.

La rivelazione

Voglio farti una semplice domanda.

 

Sei consapevole?

 

Di sicuro hai risposto “sì”, altrimenti non ti saresti accorto che ti ho appena fatto una domanda. Te lo chiederò di nuovo.

Sei consapevole?

Sì, sei consapevole. Eri consapevole da neonato, da bambino, durante gli anni dell’adolescenza e da adulto. È tutta la vita che sei consapevole.

La consapevolezza è da sempre l’unica costante della tua vita. Il corpo continua a cambiare, la mente continua a cambiare, pensieri, sentimenti e sensazioni continuano a cambiare; l’unica cosa che non cambia mai è la tua consapevolezza di tutto questo.

E quella consapevolezza è ciò che sei davvero.

Tu sei consapevolezza.

“Proprio così. È talmente vicina che non la vedi, ma è attraverso i suoi occhi che osservi il mondo che ti circonda.”

Jan Frazier, The Freedom of Being

“Quando diciamo ‘io’, siamo indotti a pensare che ci stiamo riferendo al corpo, quando in realtà ‘io’ si riferisce alla consapevolezza.”

David Bingham

Tu non sei un corpo, una mente o un’accozzaglia di pensieri, sentimenti, ricordi e sensazioni. Sei l’unico a essere consapevole del tuo corpo, della tua mente, dei tuoi pensieri, sentimenti, ricordi e sensazioni. Sei la consapevolezza stessa.

“Nell’istante in cui incontri la consapevolezza, qualcosa dentro di te la riconosce.”

Mooji

Sei consapevole di leggere questo libro. Sei consapevole dei suoni intorno a te. Sei consapevole della stanza in cui ti trovi. Sei consapevole di come ti chiami. Sei consapevole del tuo corpo e dei vestiti che indossi, del tuo respiro, delle tue sensazioni fisiche. Sei consapevole del tuo palato, delle piante dei piedi, delle dita. Sei consapevole della tua mente, dei pensieri che hai in testa, dei tuoi sentimenti e del tuo umore.

Di fatto, senza la consapevolezza non conosceresti nulla della vita, non potresti fare esperienza di nulla.

Tu sei la consapevolezza che è conscia di tutto

La consapevolezza è ciò che ti rende conscio di ogni singola esperienza che fai. Non è la mente o il corpo ad avere coscienza della tua vita. Sei tu – la consapevolezza che è in te – a essere conscio della mente, dei pensieri e del corpo. Se sei conscio di una cosa, quella non può essere te.

Secondo il maestro Sailor Bob Adamson, tutti noi sappiamo di esistere: su questo non abbiamo alcun dubbio. Ma il solo modo che abbiamo per sapere che esistiamo è essere consapevoli di esistere. Commettiamo l’errore di credere che la consapevolezza derivi dalla mente o dal corpo, ma non è così. La consapevolezza – non la mente, non il corpo – è ciò che siamo davvero.

Soltanto per un istante, immagina di non avere né un corpo né una mente.

Cancella il corpo.

Cancella la mente.

Cancella il tuo nome.

Cancella la storia della tua vita, cioè tutto il tuo passato.

Cancella tutti i ricordi, le convinzioni, i pensieri.

E osserva quello che rimane.

Quello che rimane è semplicemente la consapevolezza.

“Se qualcuno attirasse la nostra attenzione sulla carta su cui sono scritte queste parole, ne diventeremmo di colpo consapevoli. Di fatto siamo sempre stati consapevoli della carta, ma non ce ne rendevamo conto perché eravamo concentrati esclusivamente sulle parole. La consapevolezza è come la carta.”

Rupert Spira, Being Aware of Being Aware

Proprio come la carta, la consapevolezza è sempre presente sullo sfondo della nostra vita. Di solito facciamo caso soltanto alla mente, con i suoi pensieri, e al corpo, con le sue sensazioni, perché queste cose monopolizzano la nostra attenzione. Ma senza consapevolezza non potremmo fare esperienza della mente e dei suoi pensieri, né del corpo e delle sue sensazioni, proprio come non vedremmo le parole se non fosse per lo sfondo di carta su cui sono stampate.

“Presta attenzione allo sfondo, anche solo un attimo, e scoprirai un mondo completamente nuovo.”

Hale Dwoskin

“La consapevolezza è l’elemento più ovvio dell’esperienza, ma anche il più trascurato.”

Rupert Spira, Being Aware of Being Aware

“Il dettaglio che tutti trascuriamo è che la conoscenza di ogni cosa ci arriva direttamente dalla consapevolezza, mentre diamo per scontato che passi dalla mente. Per esempio, siamo abituati a dire ‘Penso che…’, ma in realtà, se guardiamo bene, notiamo che dietro il fatto di pensare c’è una consapevolezza […] perciò tu non sei il pensiero; sei quella cosa che è consapevole di pensare.”

David Bingham, Conscious TV

La cosa che guarda attraverso i tuoi occhi è la consapevolezza! La cosa che ascolta attraverso le tue orecchie è la consapevolezza! Senza consapevolezza non saresti conscio di tutto ciò che vedi, senti, assapori, annusi o tocchi, e non avresti alcuna esperienza delle informazioni che ti arrivano tramite i sensi. I tuoi sensi non hanno coscienza; è la consapevolezza ad avere coscienza di tutti i tuoi sensi.

“Di per sé, l’apparato della vista è inerte, incapace di vedere. Un telescopio è inutile, senza l’astronomo che lo usa: da solo non vede niente. Allo stesso modo, l’apparato della mente non vede niente da solo.”

Francis Lucille, The Perfume of Silence

“Tu sei la consapevolezza che è conscia di tutto.”

David Bingham

“La coscienza individuale – la sensazione che ci fa dire ‘Io sono una persona, un singolo individuo, una mente o un’anima racchiusa nei confini di un corpo’ – è una semplice fantasia, una forma falsa e distorta dell’‘Io sono’ che viene dalla pura coscienza, ma ciononostante è la causa primaria di tutti i desideri e di tutta l’infelicità.”

Michael James, Happiness and the Art of Being

“L’‘io’ che immaginiamo di essere è solo uno dei nostri tanti pensieri.”

Kalyani Lawry

“La nostra vera natura, il nostro vero Sé infinito siamo noi senza la mente.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

La mente distorce la nostra visione del mondo, accumulando strati di pensieri e convinzioni l’uno sopra l’altro. Ogni velo mentale rende la nostra visione sempre più distorta, impedendoci di osservare il mondo per quello che è davvero.

“La mente non scoprirà mai ciò che sei, perché è proprio la mente a nascondere la tua vera natura. Solo se rinuncerai alla mente scoprirai chi sei.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

Cercare di vedere la verità con la mente è come cercare di vedere un oggetto con una benda sugli occhi. Devi toglierti la benda per vedere, proprio come devi rinunciare alla mente per vedere chi sei davvero.

“Tentare di capire la coscienza con la mente è come cercare di illuminare il sole con una candela.”

Mooji, White Fire, seconda edizione

Senza nemmeno rendercene conto, siamo perennemente concentrati sul rumore dei pensieri prodotti dalla mente. La consapevolezza c’è sempre, però è molto più facile accorgersi della sua presenza se il rumore si interrompe. Quando i pensieri si fermano, prendiamo pienamente coscienza della consapevolezza, che altrimenti rimane in silenzio sullo sfondo.

La mente nasconde ogni cosa

“Siamo talmente abituati a vederci attraverso la lente dei nostri problemi, drammi e ossessioni che è difficile accettare che la nostra vera identità sia la consapevolezza risvegliata. Ma è questa la nostra vera natura, la parte migliore di noi.”

Loch Kelly, Shift into Freedom

“Consapevolezza risvegliata” è il nome scelto da Loch Kelly, ma è solo uno dei tanti usati dai maestri di ieri e di oggi per descrivere ciò che siamo: Consapevolezza, Consapevolezza risvegliata, Coscienza, Coscienza cosmica, Essere, Natura di Buddha, Coscienza di Cristo, Coscienza divina, Spirito, Sé, Essere infinito, Intelligenza infinita, Essere illimitato, Vera natura, Vero Sé, Presenza divina, Presenza, Presenza consapevole, Pura coscienza, Pura consapevolezza e molti altri. Tutte queste parole descrivono esattamente la stessa cosa: la Consapevolezza, che è ciò che sei.

“Siamo così intelligenti, e le nostre vite sono così complesse, che è difficile credere che la soluzione alla nostra sofferenza sia semplicemente la consapevolezza risvegliata. Altrettanto difficile da credere è che questa importante scoperta sia già dentro di noi: non c’è bisogno di affrontare un’odissea per trovarla, conquistarla o svilupparla.”

Loch Kelly, Shift into Freedom

“La cosa buffa è che è tutto talmente semplice.”

Peter Lawry

È una cosa buffa perché quello che siamo davvero, quello che ci è più vicino del nostro stesso respiro, è sfuggito alla maggioranza degli esseri umani per migliaia di anni.

Abbiamo trascurato la scoperta più semplice e meravigliosa perché i nostri pensieri hanno un effetto ipnotico, che ci tiene prigionieri della nostra testa, ignari della consapevolezza. Di solito badiamo solo ai pensieri prodotti dalla mente e a tutto ciò che percepiamo con i sensi, ma in questo modo la nostra attenzione viene sviata e non ci accorgiamo di ciò che è sempre presente: la consapevolezza.

“Il corpo e la mente non sono il male. L’unico problema è che identifichiamo con essi la nostra presenza testimoniante, la nostra coscienza. E finché identificheremo la presenza testimoniante con il corpo e la mente, questa presenza non avrà spazio per rivelarsi in tutta la sua gloria.”

Francis Lucille, The Perfume of Silence

“Per un attimo, spogliati della persona. È solo un vestito, logoro, sdrucito e macchiato dopo averlo indossato per anni.”

Pamela Wilson

“Credere che il nostro Sé – consapevolezza luminosa, aperta e vuota – condivida i limiti e il destino della mente e del corpo è come credere che lo schermo condivida i limiti e il destino del personaggio di un film.”

Rupert Spira, The Ashes of Love

“Ognuno di noi si crede un essere umano, ma è l’Essere infinito. Abbiamo un’idea sbagliata della nostra identità, ma ciò che siamo davvero non ci abbandona mai ed è sempre presente.”

David Bingham

La mente appare solo quando fai un pensiero e svanisce dopo che il pensiero è finito. La consapevolezza invece non appare e nemmeno svanisce: è sempre presente, anche mentre dormi. Sembra svanire nel momento in cui ti addormenti e ricomparire non appena ti svegli, eppure quando fai una bella dormita lo sai benissimo, perché dici qualcosa tipo: «Ho dormito proprio bene. Ho dormito come un bambino». Come fai a sapere che hai dormito come un bambino? Lo sai perché la consapevolezza era conscia e presente per tutto il tempo in cui hai dormito.

Quando ti poni la domanda: «Sono consapevole?», la consapevolezza diventa subito evidente. Non appare dal nulla; è sempre stata lì. Solo che hai spostato l’attenzione dal pensiero alla consapevolezza, e in questo modo ne hai preso piena coscienza.

Tutto ciò che non è consapevolezza alla lunga finisce o muore. Senza eccezione, tutte le cose materiali e terrene arrivano e se ne vanno, compaiono e svaniscono. Ogni singola cosa sulla terra – corpi, città, paesi, oceani – compare e alla fine svanisce. Se ci rifletti un attimo, ti renderai conto che nulla rimane. Tutto è temporaneo, lo stesso pianeta Terra, il Sole, il sistema solare, persino gli universi. Nulla resta per sempre, tranne una cosa: la consapevolezza. Tu, la consapevolezza, resterai per sempre!

Il corpo invecchia, eppure con il passare degli anni le persone non hanno l’impressione di invecchiare e dichiarano di essere le stesse di sempre. Ammettono di avere qualche acciacco fisico, ma nel profondo non si sentono affatto invecchiate. Senza rendersene conto, percepiscono la consapevolezza senza tempo, cioè quello che sono davvero.

“Quando ricordi il tuo passato, la tua infanzia, chi li sta ricordando? L’io. L’‘io’ è ciò che conosce e ricorda l’esperienza.”

Deepak ChopraTM, M.D.

L’“io” con cui chiamiamo noi stessi a cinque anni, a quindici, a trenta e a sessanta è la consapevolezza senza età che è stata testimone della nostra intera esistenza.

A cinque anni: «Io… presto comincerò la scuola».

A quindici anni: «Io… non vedo l’ora di diplomarmi».

A trent’anni: «Io… mi sono appena fidanzato».

A sessant’anni: «Io… non sono pronto per andare in pensione».

“La realizzazione del Sé consiste nel capire che le apparenze mutevoli sulla superficie della vita sorgono dalla consapevolezza stabile e permanente, l’unica cosa che siamo davvero e che siamo sempre stati.”
David Bingham, Conscious TV

“Non è una favola. È una cosa possibile, reale come un albero, reale come la politica, come le radici che ancorano l’albero al terreno, reale come gli articoli che leggiamo sul giornale. È reale come i Red Sox, come il prezzo della benzina, come una lite con i suoceri, reale come le tasse universitarie […]. A dire la verità è più reale di queste cose, eppure la vediamo a malapena, la percepiamo a malapena, per non parlare di quanto poco la conosciamo direttamente.”

Jan Frazier, Opening the Door

“Non c’è nessuno di noi che non possieda o non sia in contatto diretto con un Essere infinito che è sempre perfetto, sempre presente, sempre gioioso ed eterno. Non c’è nessuno di noi che non sia in contatto diretto con Esso in questo preciso istante! Ma abbiamo imparato male, con il tempo abbiamo accettato concetti limitanti e abbiamo rivolto lo sguardo all’esterno, oscurando la visuale. Abbiamo nascosto l’Essere infinito, quello che siamo, sotto convinzioni come ‘Io sono questo corpo fisico’ o ‘Io sono questa mente’ o ‘Con questo corpo fisico e questa mente, ho un mucchio di problemi e difficoltà’.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

“È la stessa condizione che molte religioni chiamano ‘liberazione’ o ‘salvezza’, perché solo in questa condizione di vera conoscenza del Sé veniamo liberati o salvati dalla schiavitù di crederci un singolo individuo, una coscienza racchiusa nei confini di un corpo fisico.”

Michael James, Happiness and the Art of Being

In alcune religioni la coscienza o consapevolezza è detta anche presenza divina. Quando una persona ha un’esperienza con il divino – un’esperienza in cui sente di essere stata toccata da Dio – l’ego e la mente individuale vengono meno, e a quel punto si manifesta la consapevolezza, o presenza divina. Ciò che si avverte è amore puro, pace infinita, bellezza, felicità e beatitudine, tutte cose che possono essere confuse soltanto con il divino.

“In realtà siamo l’Essere infinito, non l’essere umano. Siamo l’Essere infinito che vive un’esperienza umana.”

David Bingham

Per molti versi, la verità riguardo la vita e noi stessi è l’esatto contrario di quello che ci hanno insegnato. Anziché guardare al mondo esterno in cerca di felicità, soddisfazione, risposte e verità, dobbiamo voltarci e guardare all’interno, perché soltanto in questa direzione troveremo quello che stiamo cercando. Il mondo e ogni cosa che contiene offrono uno spettacolo mozzafiato che bisogna godersi al massimo, ma la felicità, la gioia, l’amore, la pace, l’intelligenza e la libertà che formano la consapevolezza – la tua vera natura – puoi trovarli solo dentro di te.

CAPITOLO 2 in pillole

 

Una singola convinzione ci impedisce di compiere la più grande scoperta che potremo mai fare. E quella convinzione dice che noi siamo il nostro corpo e la nostra mente.

 

Tu non sei il tuo corpo; il corpo è un veicolo che ti serve per fare esperienza del mondo. Il tuo corpo non è cosciente.

 

Dalla convinzione di essere soltanto il proprio corpo nasce la più grande paura dell’umanità, ovvero la paura della morte.

 

Ciò che sei

davvero non muore mai!

 

Tu non sei la tua mente; la mente non è altro che pensieri. Se non ci sono pensieri, non c’è nemmeno la mente.

 

Tu non sei affatto un pensiero, una sensazione o un sentimento: se lo fossi, quando queste cose finiscono finiresti pure tu.

 

Insieme, il corpo e la mente formano ciò che chiamiamo persona: il Sé immaginato.

 

Vivi l’esperienza di essere una persona, ma non è quello che sei.

 

Non potremo mai trovare la felicità vera e duratura finché resteremo aggrappati alla convinzione di essere soltanto una persona.

 

Fai

esperienza di un corpo, fai esperienza di una mente, vivi l’esperienza di essere una persona, ma queste cose non sono te.

 

Fingiamo di essere una persona piccola e limitata per mezzo di un flusso continuo di pensieri limitanti.

 

La tua vera essenza è

illimitata, il che significa che non c’è assolutamente niente che abbia potere su di te!

 

È tutta la vita che sei consapevole. La consapevolezza è da sempre l’unica costante della tua vita.

 

Quella consapevolezza è ciò che sei

davvero. Tu sei consapevolezza.

 

Senza la consapevolezza non conosceresti nulla della vita, non potresti fare esperienza di nulla.

 

La consapevolezza è ciò che ti rende conscio di ogni singola esperienza che fai. Non è la mente o il corpo ad avere coscienza della tua vita.

 

Immagina di non avere un corpo, una mente, un nome, una storia di vita, un passato, ricordi, convinzioni, pensieri. Quello che rimane è la consapevolezza.

 

Di solito facciamo caso soltanto alla mente, con i suoi pensieri, e al corpo, con le sue sensazioni, ma in questo modo non ci accorgiamo di quello che è sempre presente: la consapevolezza.

 

La consapevolezza è sempre presente, anche quando dormi.

 

Quando ti poni la domanda: «Sono consapevole?», la consapevolezza diventa subito evidente. Non appare dal nulla; è sempre stata lì.

 

Tutto ciò che non è consapevolezza alla lunga finisce o muore.

 

L’“io” con cui chiamiamo noi stessi a qualsiasi età è la consapevolezza senza età che è stata testimone della nostra intera esistenza.

 

Anziché guardare al mondo esterno in cerca di felicità, dobbiamo voltarci e guardare all’interno, perché soltanto in questa direzione troveremo quello che stiamo cercando.

CAPITOLO 3

LA RIVELAZIONE CONTINUA

 

Tu sei la consapevolezza; non sei una persona che è consapevole di qualcosa. Sei la consapevolezza infinita stessa.

Come dice Francis Lucille, un telescopio è solo uno strumento, senza l’astronomo che lo usa. Anche il corpo e la mente sono strumenti. Ma allora chi guarda attraverso i tuoi occhi? Tu, la consapevolezza! Chi sente i suoni? Tu, la consapevolezza! Il tuo corpo è vivo grazie alla consapevolezza, che di fatto è la forza vitale che lo anima.

“L’errore fondamentale consiste nel credere che un essere umano faccia esperienza della consapevolezza. Questo non è corretto. Solo la consapevolezza è consapevole, pertanto solo la consapevolezza può fare esperienza della consapevolezza. Quando ti chiedo: ‘Sei consapevole?’, tu ti prendi un istante per verificare la tua esperienza e rispondi: ‘Sì’. Quel ‘sì’ è un’affermazione di consapevolezza da parte della consapevolezza stessa. Non è un corpo o un cervello a fare l’esperienza di essere consapevole. Sei tu a sperimentare il corpo e il cervello; il corpo e il cervello di per sé non fanno nessuna esperienza.”

Rupert Spira, tratto dalla conferenza The Light of Consciousness

Siamo uno soltanto, e si chiama “io”

“Solo la consapevolezza è consapevole. Non gli esseri umani, non i cani e i gatti, non gli animali. Solo la consapevolezza è consapevole. Esiste una sola consapevolezza, proprio come esiste un solo spazio nell’universo. Quella consapevolezza si rifrange nella mente di ciascuno di noi e, di conseguenza, la mente di ciascuno di noi sembra avere la sua dote di consapevolezza, proprio come ogni edificio sembra contenere il suo spazio. Ma la consapevolezza per mezzo della quale la mente di ciascuno di noi è conscia della sua esperienza è l’unica consapevolezza che esiste, la consapevolezza infinita, proprio come lo spazio in tutti gli edifici è sempre lo stesso spazio.”

Rupert Spira, tratto dalla conferenza Awareness Is the Only Aware Entity in Existence

Questa consapevolezza infinita – questa unica e sola consapevolezza – sei tu, e tutte le altre persone! Esiste una sola consapevolezza, la stessa che opera in ognuno di noi. Siamo uno soltanto, e si chiama “io”.

“Esiste un unico ‘io’, e sei tu, e sono anche tutti gli altri.”

David Bingham

Questa è l’unica e sola consapevolezza che opera attraverso ogni essere vivente. Tutte le forme fisiche sono semplicemente veicoli diversi dell’unica e gloriosa consapevolezza infinita. È questo il vero significato del principio di uguaglianza tra gli esseri umani.

Coscienza e consapevolezza sono nomi diversi usati per descrivere la medesima cosa. Entrambi descrivono te.

“La coscienza, quella cosa banalissima che sta ascoltando queste parole in questo preciso istante e le sta capendo, è anche la coscienza divina che vive tutte le vite. Non esiste una sola entità separata nell’intero cosmo.”

Francis Lucille, Truth Love Beauty

“Siamo Uno. Uno soltanto, in noi e sotto forma di noi.”

Mooji, White Fire, seconda edizione

È un po’ come i miliardi di singole cellule che vivono, lavorano e operano nel tuo corpo. Le singole cellule non lo sanno, ma in realtà appartengono tutte a un solo essere vivente. Allo stesso modo, sulla terra vivono miliardi di persone che agiscono come individui; la maggioranza non lo sa, ma fanno tutte parte dell’unico e solo Essere infinito.

“Ci hanno insegnato a credere che la coscienza sia personale e limitata, e che ciascuno di noi possieda una coscienza privata e distinta, cioè che esistano molte coscienze. Non abbiamo mai considerato che, mentre è facile verificare che due oggetti sono distinti, perché ne vediamo i bordi e i limiti, non è possibile individuare i bordi o i limiti della coscienza.”

Francis Lucille, Truth Love Beauty

Se esiste una sola consapevolezza o coscienza, perché non sei consapevole dei pensieri o delle sensazioni dei corpi altrui? O di ciò che vede o sente un animale in Africa? Semplice: la consapevolezza o coscienza viene incanalata attraverso la mente, che la localizza nel corpo. Inoltre, la convinzione di essere un singolo individuo ti impedisce di sperimentare la consapevolezza in tutta la sua estensione. Ma quando provi compassione o amore per un’altra persona sei sintonizzato sull’unica e sola consapevolezza, molto più di quanto non ti sia mai reso conto.

Nel corso della vita tutti noi intravediamo la consapevolezza, ma spesso e volentieri decidiamo di ignorarla, come se fosse una fantasia o uno scherzo della mente. Che le ricordiamo o no, chiunque ha avuto esperienze inspiegabili, molto spesso da bambino. Forse hai sentito che ti espandevi fino a diventare grandissimo e hai avuto l’impressione di contenere il mondo intero, o magari hai visto o sentito qualcosa che nessun altro ha visto o sentito.

I bambini sono più sintonizzati sulla consapevolezza, perché la loro mente non l’ha ancora nascosta sotto una sfilza di convinzioni e concetti. Fino ai due anni e mezzo di età, i bambini sono pura e semplice consapevolezza. Non hanno l’esperienza di essere un singolo individuo, perciò parlano di se stessi in terza persona. Vedendosi in una fotografia, una bambina di due anni di nome Sarah si indica e dice: «Questa è Sarah!». Non dice: «Questa sono io», perché non sta ancora facendo esperienza di se stessa come “io”, una singola persona. La sua esperienza è che siamo Uno, lei è Uno, tutti sono Uno.

“Là fuori non c’è altro che la nostra coscienza. Esiste una sola coscienza, e siamo noi.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

La consapevolezza o coscienza si trova in tutto il tuo corpo e ovunque fuori dal tuo corpo; non può essere contenuta al suo interno, perché la consapevolezza non ha forma. Sarebbe come provare a chiudere lo spazio in un barattolo: naturalmente lo spazio è sia dentro il barattolo sia ovunque fuori dal barattolo. Di fatto il barattolo è nello spazio, proprio come tutti i corpi sono nella consapevolezza. La consapevolezza contiene tutto, per questo gli esseri illuminati vivono la loro esistenza facendo l’esperienza di essere tutto: è ciò che sono. E in quanto consapevolezza, anche tu sei tutto!

“Dietro i tuoi occhi c’è la stessa coscienza, la sola coscienza che si trova anche dietro Gesù, Buddha, Krishna e dietro gli occhi di tutti.”

La mia maestra

Prova a pensarci. La tua coscienza è la medesima coscienza di tutti i grandi maestri: sei vicinissimo a loro. Non sono affatto lontani da te. Sei tutt’uno con loro.

“Il mistero, la magia di tutto questo è che la banale coscienza, che diamo per scontata arrivando persino a negarne l’esistenza, è la coscienza dell’universo stesso, il suo vero centro.”

Francis Lucille, Truth Love Beauty

Come rimanere nella consapevolezza

Non esiste un processo per diventare consapevolezza, che è ciò che sei. Non è una cosa che bisogna guadagnarsi, e non è nemmeno una cosa che alcune persone hanno e altre no. In questo momento tu sei già consapevolezza. Forse non te ne sei accorto, forse hai creduto per tutta la vita di essere soltanto una persona, ma questo non cambia la realtà dei fatti e ciò che sei davvero.

“Potreste perdere qualsiasi cosa, ma non la consapevolezza, che è quello che siete.”

Mooji, Più vasto del cielo, più grande dello spazio

Quando un essere umano vive sapendo di essere consapevolezza infinita, la sua esperienza del mondo materiale diventa qualcosa di straordinario. La mente si ritira sullo sfondo e la consapevolezza si sposta in primo piano, perciò quell’essere umano non è più soggetto al subbuglio della mente, ride spesso ed è sempre felice e spensierato. È immerso nella pura felicità e beatitudine e vive la vita quotidiana a partire da questa base. I problemi sono praticamente inesistenti, tutto ciò che ha sempre sognato si avvera e inoltre, rendendosi conto di vivere nella consapevolezza, è perfettamente conscio della propria immortalità. Sa di essere tutto, e al contempo sa che niente potrebbe toccarlo. La vita sulla terra non potrebbe essere più bella!

“Ogni piccola cosa che fai o che vedi – ogni piccola cosa banale – porta con sé questo fremito dell’essere. A volte, davanti alle cose più comuni, è difficile trattenere le lacrime. Le linee delle pareti rispetto al pavimento piatto. La sua orizzontalità. Le fibre del tappeto. Il rumore di una macchina che passa. L’odore della pelle del tuo braccio. Tutto ha un che di miracoloso.”

Jan Frazier, Opening the Door

Ma devi sperimentarlo da solo. Ascoltarlo da qualcun altro può essere una guida, indicarti la direzione giusta. È come un agente di viaggi che descrive il monte Everest: non puoi sapere com’è finché non ci vai e ne fai esperienza diretta. Solo allora lo saprai.

“Di fatto è impossibile non vivere in questo spazio di coscienza aperta. Tuttavia, viverci in maniera consapevole è un altro paio di maniche.”

Francis Lucille, The Perfume of Silence

“Non puoi uscire dalla consapevolezza; se non te ne accorgi, è solo perché sei abituato a prestare attenzione al pensiero.”

Peter Lawry

Tutti noi possiamo concentrarci o sui pensieri che abbiamo in testa o sulla consapevolezza, che è ciò che siamo. Si tratta semplicemente di spostare l’attenzione. Ogni volta che puoi, concentrati sulla consapevolezza anziché sul pensiero, e sarai sulla strada giusta per raggiungere la beatitudine e la felicità assoluta.

La pratica della consapevolezza 3 passi verso la gioia

Per vivere con la piena coscienza della consapevolezza uso ancora oggi questa pratica. Non è un esercizio per diventare la consapevolezza, perché lo sei già; piuttosto, ti servirà per renderti conto di vivere nella consapevolezza, che è ciò che sei. Prevede tre semplici passi, che ti condurranno alla libertà completa e a una felicità tranquilla e durevole.

Passo 1. Chiediti: «Sono consapevole?».

Passo 2. Osserva la consapevolezza.

Passo 3. Rimani nella consapevolezza.

Passo 1. Chiediti: «Sono consapevole?».

Non cercare di rispondere con la mente; i pensieri non possono aiutarti a sperimentare la consapevolezza. Ogni volta che ti poni questa domanda, l’attenzione si sposta dal pensiero e dalla mente per concentrarsi sulla consapevolezza. Quando ti chiedi: «Sono consapevole?», la consapevolezza diventa subito presente. Ben presto la mente potrebbe tornare alla carica con un pensiero; se succede, poniti di nuovo la domanda. Più la ripeti, più a lungo rimarrai nella consapevolezza, e più i tuoi pensieri e la tua mente si calmeranno.

“Osserva che la mente, in tutta la sua mutevolezza, ha uno sfondo immutabile.”

Hale Dwoskin

Dopo esserti chiesto: «Sono consapevole?», probabilmente per prima cosa proverai un senso di sollievo, perché la resistenza opposta dalla mente e dal corpo comincerà a dissolversi. Dopo aver ripetuto più volte la domanda, il senso di sollievo si trasformerà in una vaga sensazione di pacata felicità. Forse avvertirai anche un senso di serenità, a mano a mano che la mente si placa. E potresti sentire una corrente di gioia fluire nella regione intorno al cuore.

Il sollievo che provi è dovuto alla mente, che indietreggia sullo sfondo. Più a lungo la mente resterà sullo sfondo, con la consapevolezza presente in primo piano, più forte sarà il tuo sollievo e più felicità comincerai a provare. La beatitudine sopraggiunge quando la consapevolezza rimane perennemente in primo piano e la mente resta confinata nel suo luogo appropriato.

Ricorda: la consapevolezza non ha forma, perciò non è una cosa a cui puoi aggrapparti. È come l’amore. Sai bene che l’amore esiste, ma puoi forse afferrarlo? Il tuo cuore prova tutte le sensazioni che ne derivano, però non puoi stringere l’amore tra le mani. Lo stesso vale per la consapevolezza. Il tuo corpo proverà il senso di sollievo e felicità che ne derivano, ma non puoi afferrare la consapevolezza, né aggrapparti a essa.

All’inizio rimanere nella consapevolezza può sembrare difficile, perché siamo abituati a pensare in continuazione.

“Non appena ce ne rendiamo conto, possiamo chiederci di nuovo: ‘Sono consapevole?’. In questo modo distogliamo la mente dagli oggetti della conoscenza o dell’esperienza per indirizzarla di nuovo verso la sua fonte o essenza.”

Rupert Spira, Being Aware of Being Aware

Se vuoi perdere l’abitudine di pensare senza sosta, la soluzione è essere la consapevolezza infinita, che è ciò che sei. Non puoi usare la mente per fermare la mente e smettere di pensare. È per questo che molte persone provano a meditare e non ci riescono: cercano di usare la mente per calmare la mente, anziché permettere ai pensieri di andare e venire senza prestare loro alcuna attenzione.

Di solito le persone non hanno praticamente mai sollievo dalla mente, perché questa continua a produrre un pensiero dopo l’altro. Non si rendono conto di poter distogliere l’attenzione dai pensieri. La libertà dalla mente è un sollievo indicibile, che sopraggiunge quando riesci a osservare i pensieri senza cadere nella trappola di seguirli e credere a quello che dicono.

Passo 2. Osserva la consapevolezza

Dopo esserti esercitato con il primo passo, arriverai presto al punto in cui noterai automaticamente la consapevolezza. Non dovrai più chiederti: «Sono consapevole?» perché, non appena penserai alla consapevolezza, questa sarà subito in primo piano e la tua mente svanirà sullo sfondo.

“Permetti all’esperienza della consapevolezza di passare in primo piano e lascia che pensieri, immagini, sentimenti, sensazioni e percezioni svaniscano sullo sfondo. Osserva semplicemente l’esperienza di essere consapevole. La pace e la felicità che tutti desiderano si trovano proprio lì.”

Rupert Spira, Being Aware of Being Aware

Sposta l’attenzione sulla consapevolezza soffermandoti a osservarla più volte al giorno. Nel giro di poco proverai un forte senso di sollievo e felicità ogni volta che, dal subbuglio della mente, tornerai alla profonda pace della consapevolezza.

“In ogni istante ti trovi davanti a un bivio: essere ciò che sei o essere ciò che non sei. Sei tu a scegliere, ogni secondo della tua vita.”

La mia maestra

Se ti sembra che la mente stia nascondendo la consapevolezza, o temi di averla persa e di non riuscire a ritrovarla, poniti questa domanda: «Chi si rende conto di aver perso la consapevolezza?». La risposta è la consapevolezza! E in questo modo ne sarai di nuovo conscio.

Se pensi di non essere ancora riuscito a trovare la consapevolezza, chiediti: «Chi si rende conto di non aver trovato la consapevolezza?». Anche in questo caso, la risposta è la consapevolezza! Ed ecco che ne sarai conscio.

“Tu sei già la consapevolezza stessa, non qualcuno che cerca di essere consapevole.”

Mooji

In questo momento sei conscio del tuo corpo? È la consapevolezza a esserlo. Sei conscio della sedia su cui sei seduto? È la consapevolezza a esserlo. Sei conscio del tuo respiro? È la consapevolezza a esserlo. Semplice, no?

“Ogni volta che ci rifletti, cerca di tornare alla consapevolezza del qui e ora. Fallo centinaia di volte al giorno perché tutto il tuo potere è racchiuso nel tuo esserne consapevole. Ricordatelo bene.”

The Secret

Passo 3. Rimani nella consapevolezza

“All’inizio entrerai nella consapevolezza in punta di piedi come un ospite, ma non appena scoprirai che è reale ogni traccia di paura o distanza si dileguerà.”

Mooji

La capacità di rimanere nella consapevolezza dipende da dove concentri l’attenzione. La mia maestra mi ha suggerito un trucco semplicissimo. La mente funziona un po’ come l’obiettivo di una macchina fotografica: ha lo zoom automatico e focalizza l’attenzione sui dettagli, come quando scatti una foto in primo piano. La mente usa quasi sempre lo zoom e ci fa vedere il mondo attraverso un’attenzione focalizzata, che offre una prospettiva ristretta e distorta. Viceversa, quando vuoi immortalare un paesaggio togli lo zoom e allarghi il più possibile l’inquadratura, ottenendo una foto panoramica. Analogamente, se allarghi l’attenzione in modo da non focalizzarti più su un singolo dettaglio, la consapevolezza viene rivelata. È un sistema semplice per rimanere nella consapevolezza limitandoti a osservare ciò che accade.

Per esercitarti, guardati intorno, trova un oggetto vicino a te su cui concentrarti e focalizza l’attenzione soltanto su di esso. Se vuoi, puoi osservare la tua mano. Dopodiché allarga l’attenzione al massimo, cercando di abbracciare il più possibile l’ambiente che ti circonda, senza focalizzarti su niente in particolare. Noterai che il corpo prova subito un senso di sollievo e si rilassa. Questo succede perché la mente è sempre concentrata e le ci vuole molto impegno per mantenere quella concentrazione. Invece, quando allarghi l’attenzione al massimo, la mente si dissolve sullo sfondo e la consapevolezza passa in primo piano. Provi un senso di sollievo perché la consapevolezza non richiede nessuno sforzo: vede e conosce ogni cosa senza bisogno di concentrarsi.

“La persona che credi di essere, e che vuole far accadere le cose, non ha nessun potere. Eppure continua a dire: ‘Ci sono alcune cose di cui mi devo occupare’. Ma è la consapevolezza che si occupa di tutto.”

La mia maestra

“Prima smetterai di credere di essere tu a fare tutto, prima diventerai una forza inarrestabile che porta il bene nel mondo.”

Hale Dwoskin

Una volta anch’io volevo fare tutto. Mi vantavo delle mie capacità operative e gestivo un mucchio di cose tutte insieme. Quella era diventata la mia identità. Ero la regina delle cose da fare! Così, ovviamente, l’Universo mi inondava di impegni, a causa dell’idea che mi ero fatta di me stessa.

Ma tutto è cambiato appena ho cominciato ad abbandonare quell’idea per rimanere nella consapevolezza, che è ciò che sono davvero. Non soltanto sono più felice che mai, ma anziché continuare a fare, fare, fare, sembra che le cose si risolvano da sé, senza bisogno del mio intervento. Se alla fine decido comunque di fare qualcosa, non mi sembra nemmeno di farla, perché non mi richiede nessuno sforzo. La mia vita è diventata una specie di miracolo!

Ogni giorno, dedica almeno cinque minuti a concentrarti sulla consapevolezza. Puoi farlo appena sveglio, quando vai a letto o nel momento che preferisci. Se, come me, desideri una vita miracolosa, dovrai concentrarti più spesso, ma anche solo cinque minuti al giorno faranno un’enorme differenza per la tua vita. Ci vuole davvero poco.

Ricorda: questo non è un esercizio per diventare la consapevolezza, perché sei già la consapevolezza infinita. Piuttosto, è un esercizio per smettere di identificarti con la mente e con il corpo, che non sono ciò che sei.

“All’inizio continuare a tornare nella presenza accogliente sembra faticoso, ma a un certo punto diventa così naturale che la vera fatica è andarsene. Ti fa sentire a casa tua.”

Francis Lucille, The Perfume of Silence

Arriverai a un punto in cui saprai con certezza di essere nell’ambito del divino o, per chi preferisce usare la parola “Dio”, alla presenza di Dio. Essere alla presenza di Dio, o nell’ambito del divino, significa aver superato la mente.

“Quando perdi gli occhi dell’ego, vedi con gli occhi di Dio.”

Mooji

Dopo aver praticato questi passi per un po’, scoprirai che la consapevolezza diventa in automatico più presente e preponderante dentro di te; viceversa, la mente si placa. Tra gli altri effetti positivi, la tua vita diventerà più facile e leggera, ti sentirai in pace, le cose che una volta ti irritavano non ti daranno più fastidio, ti sentirai più calmo, le tue emozioni saranno più stabili e non ti farai travolgere facilmente da quelle negative. Anzi, comincerai a sentire una felicità mai provata prima. Noterai la tendenza della mente a lamentarsi, criticare e concentrarsi sugli aspetti negativi. E scoprirai di non essere più disposto a concederle il potere che aveva prima su di te, perché avrai smesso di prestare attenzione ai tuoi pensieri.

“Una volta che sappiamo di essere il Sé perfetto, di non essere questo corpo e questa mente limitati, tutti i problemi si risolvono all’istante.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

La consapevolezza è più grande di ogni singola cosa di cui siamo consapevoli. La persona è limitata, ma la consapevolezza è illimitata, e ciò significa che tutto è possibile. Niente potrà più frenarti; niente avrà potere su di te!

“Ci sembra di avere una coscienza limitata, ma quando indaghiamo più a fondo ci rendiamo conto che è impossibile. Ciò che è consapevole dei limiti li trascende, e di conseguenza si trova al di là di essi.”

Francis Lucille, The Perfume of Silence

Niente può turbare la consapevolezza! I problemi non ti sconvolgono, tanti o pochi che siano. La negatività non ti sfiora. I conflitti non ti toccano. Nella consapevolezza starai sempre bene e al sicuro. Sei intoccabile, immune a tutto, indistruttibile. Cosa mai potrebbe minacciarti? Contieni ogni cosa. Sei ogni cosa. Impegnati al massimo delle tue capacità per cominciare a rimanere nella consapevolezza, che è ciò che sei, concentrando spesso l’attenzione su di essa in modo da vivere una vita meravigliosa.

“Allora gli apparenti limiti del mondo non potranno più ingannarti. Li vedrai come un sogno, una fantasia, perché sai che il tuo vero Essere non ha limiti.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

CAPITOLO 3 in pillole

 

Tu

sei la consapevolezza; non sei una persona che è consapevole di qualcosa.

 

Un telescopio è solo uno strumento, senza l’astronomo che lo usa. Anche il corpo e la mente sono strumenti della consapevolezza.

 

Esiste una sola consapevolezza, la stessa che opera in ognuno di noi.

 

Non sei consapevole dei pensieri o delle sensazioni dei corpi altrui perché la consapevolezza viene incanalata attraverso la mente, che la localizza nel corpo.

 

La consapevolezza o coscienza si trova in tutto il tuo corpo e ovunque fuori dal tuo corpo.

 

Tutti noi possiamo concentrarci o sui pensieri che abbiamo in testa o sulla consapevolezza, che è ciò che siamo. Concentrati sulla consapevolezza ogni volta che puoi.

 

La pratica della consapevolezza

Passo 1. Chiediti: «Sono consapevole?».

Passo 2. Osserva la consapevolezza.

Passo 3. Rimani nella consapevolezza.

 

Se vuoi perdere una volta per tutte l’abitudine della mente di pensare senza sosta, la soluzione è essere la consapevolezza infinita, che è ciò che sei.

 

 

Sposta l’attenzione sulla consapevolezza soffermandoti a osservarla più volte al giorno.

 

Ecco un sistema semplice per rimanere nella consapevolezza: allarga l’attenzione come l’inquadratura di una macchina fotografica, in modo da non focalizzarti più su un singolo dettaglio, e la consapevolezza verrà rivelata.

 

Per esercitarti, trova un oggetto vicino a te su cui concentrarti e focalizza l’attenzione soltanto su di esso. Dopodiché allarga l’attenzione al massimo, cercando di abbracciare il più possibile l’ambiente che ti circonda, senza focalizzarti su niente in particolare.

CAPITOLO 4

STAI SOGNANDO… È TEMPO DI SVEGLIARTI

 

Secondo molti maestri spirituali e numerose tradizioni antiche, il nostro intero mondo, la nostra vita e quella di tutti gli altri non sono altro che un sogno. Non si limitano a dire che il mondo e ogni cosa in esso contenuta assomigliano a un sogno, ma affermano che il mondo è fatto letteralmente della stessa sostanza dei sogni ed è altrettanto illusorio. Quando rimani a lungo nella consapevolezza, sai per certo che la tua vita e il mondo non sono la realtà che credevi: sono un sogno.

“Questa vita è un sogno: stiamo sognando di essere una persona che vive in un mondo che crediamo reale. Non ci rendiamo conto che è solo un sogno. Il mondo intero come lo vediamo ora non è altro che un’illusione che non è mai esistita. La verità si trova al di là del mondo esterno.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

“Dovremmo aprirci alla possibilità che questo sia un sogno. Quando lo facciamo, tutto cambia drasticamente e scopriamo che è davvero così. Una volta capito che questa esperienza a occhi aperti è un sogno, il nostro comportamento cambia e vediamo cambiare anche la reazione dei personaggi o la situazione del sogno stesso.”

Francis Lucille, The Perfume of Silence

“In questo momento ci troviamo in un sogno lucido. E parte di quel sogno è ciò che chiamiamo mente, corpo, Universo.”

Deepak ChopraTM, M.D.

“E il sogno è così perfetto che per le persone è praticamente impossibile svegliarsi.”

La mia maestra

Nei tuoi sogni notturni la mente crea il tuo corpo, altre persone (alcune le conosci, altre no), città, paesi, case, veicoli, cibo, oggetti, alberi, natura, animali, il sole, le stelle, il cielo. Crea anche il tempo che passa, il giorno, la notte, voci, suoni, ogni circostanza ed evento che si verifica nel sogno. La mente crea un mondo intero, crea una versione onirica di te e fa sembrare tutto talmente reale che non lo metti minimamente in dubbio… finché non ti svegli! Solo allora ti rendi conto che era un sogno.

“Avrete notato uno degli aspetti principali di un sogno: praticamente sempre, il ‘tu’ protagonista non si accorge di essere in un sogno. È questo il paradosso. I personaggi di un sogno presumono automaticamente di essere svegli! Di fatto non sono svegli, le loro esperienze non sono reali, ma nel sogno non se ne accorge nessuno. Voglio farvi notare un altro aspetto: per i personaggi, al di là del sogno non c’è niente. Non hanno idea che si possa essere svegli in un altro modo, quello reale. Il personaggio di un sogno non ha idea di quello che si perde.”

Peter Dziuban, Simply Notice

“Mentre siamo soggetti al sogno notturno, ogni cosa sembra reale. Se vediamo una tigre, ci spaventiamo perché non sappiamo di essere noi a crearla. Se sapessimo che non c’è niente da temere, ci spaventeremmo? Ciò dimostra che un’illusione può sembrare molto reale mentre siamo soggetti a essa, anche se, quando ci rendiamo conto della sua natura illusoria, capiamo che per tutto il tempo la stavamo creando noi.”

Francis Lucille, Truth Love Beauty

Anche se ti accorgi che il mondo è un sogno, devi continuare a rispettare la sua natura fisica e quella del tuo stesso corpo. Non ti butti giù da un palazzo, perché il palazzo, il terreno, il tuo corpo e la gravità sono fatti della stessa sostanza dei sogni, e la sentiresti! Come diceva un maestro: se mi dessero un pizzicotto in un sogno, lo sentirei, perché è pur sempre un pizzicotto!

“In un sogno, dieci anni possono trascorrere in un attimo. Puoi avere un neonato tra le braccia e subito dopo accompagnarlo a scuola, già cresciuto. Quando ti svegli, capisci che il corpo nel sogno era un’illusione, e il tempo a cui era soggetto era un’altra illusione, ma dal punto di vista del sogno sembrava tutto reale.”

Francis Lucille, The Perfume of Silence

“Prendiamo come esempio lo stato di sogno. È possibile fare un sogno che copre un arco di tempo di cinquant’anni, ma al nostro risveglio ci rendiamo conto che non è successo davvero. Sembrava reale soltanto finché c’era un’identificazione con lo stato di coscienza onirico. Anche lo stato di veglia è solo una rappresentazione molto convincente prodotta dalla coscienza.”

David Bingham, Conscious TV

“Le leggi della fisica si applicano al nostro sogno a occhi aperti. Durante i sogni notturni valgono leggi diverse. Per questo di notte possiamo volare!”

Francis Lucille, The Perfume of Silence

Non importa quello che succede nel sogno “terreno”, la conclusione è la stessa per tutti: ci svegliamo e scopriamo che era solo un sogno! Per questo i maestri spirituali ci invitano a “risvegliarci”. Significa destarsi dall’illusione e comprendere che è soltanto un sogno. Quando ci risvegliamo nella verità, scopriamo che nessuno è mai stato ferito o danneggiato, che nessuno è morto; proprio come quando ti svegli terrorizzato dopo un incubo e ti accorgi con sollievo che nessuno si è fatto male e che non è successo niente. Era solo un sogno.

“Se potete andare al cinema a vedere un film di guerra e sofferenza, e più tardi dire: ‘Che bel film!’, potete considerare anche questa vita come uno spettacolo cosmico. Siate preparati a ogni tipo di esperienza che vi può capitare, sapendo che non sono altro che sogni.”

Paramahansa Yogananda, L’eterna ricerca dell’uomo

“Vedere il mondo come un sogno è un ottimo esercizio che ci aiuta a infrangere la sua apparente solidità.”

Francis Lucille

Risvegliarsi

“La più grande guarigione è risvegliarsi da ciò che non siamo.”

Mooji

“È come spostare lo sguardo da una cosa a un’altra. Un movimento impercettibile. È come espirare. Quando sarai pronto, succederà. Non dire che non sarai mai pronto. Non dire che non è possibile. Sta accadendo tutto intorno a te, a persone uguali a te. Quelle persone hanno smesso di tormentarsi come facevano prima. Vivono ancora la loro vita, ma sono colme di gioia. Vivono nella tranquillità, qualunque cosa succeda. Non essere invidioso, non dubitare di loro, ma diventa così anche tu: ne sarai felice. Non capirai perché ti sei permesso di percorrere tanto a lungo la strada sbagliata.”

Jan Frazier, Opening the Door

Posso affermare con assoluta certezza di aver dormito per diversi decenni della mia vita. So che è così perché sono in grado di indicare il giorno esatto, il momento esatto e la circostanza esatta in cui mi sono risvegliata la prima volta! Da allora ho avuto molti piccoli risvegli e un altro risveglio importante. Risvegliarsi è come uscire dalla nebbia, quando si dirada all’improvviso e di colpo vedi tutto chiaramente.

Ci sono persone che si sono risvegliate mentre erano stese sul divano, mentre attraversavano un parcheggio per tornare alla macchina, quando hanno sentito il cinguettio di un uccello o una frase pronunciata da un maestro o quando hanno letto un certo testo. A molti è successo nel bel mezzo di un evento terribile o durante una crisi personale, quando la loro vita aveva toccato il fondo. E per tutti vale la stessa cosa: solo dopo il risveglio si sono accorti che fino ad allora stavano dormendo.

“La maggior parte delle persone, pur non sapendolo, è addormentata. È nata dormendo, vive dormendo, si sposa dormendo, alleva i figli dormendo, muore dormendo senza mai svegliarsi. Hanno vite meccaniche, pensieri meccanici – di solito presi da qualcun altro –, emozioni meccaniche, azioni meccaniche, reazioni meccaniche. Non arrivano mai a capire la bellezza e la meraviglia di quella cosa che chiamiamo esistenza umana.”
Anthony de Mello, S.I., Messaggio per un’aquila che si crede un pollo

La nostra mente è meccanica, come un programma sul computer; perciò, se ci facciamo governare dalla mente, anche la nostra vita diventa meccanica. Può darsi che ti ritrovi di continuo a corto di denaro: è il risultato di una mente meccanica che ripete sempre gli stessi pensieri, ovvero non ho abbastanza soldi. Credendo a questi pensieri non fai altro che renderli ancora più potenti, e così continui a vivere l’esperienza di essere a corto di denaro. È tutta opera dei pensieri limitanti prodotti dalla mente. Al contrario, la consapevolezza equivale all’abbondanza completa.

Quando ti risveglierai e comincerai a vivere la vita nella consapevolezza, la tua esistenza andrà oltre ogni tua immaginazione. Scoprirai che il mondo è assolutamente magnifico, traboccante di splendore e bellezza, e vedrai nitidamente che le cose procedono per il verso giusto, non c’è niente fuori posto e tutto è bene. Invece, quando la mente gestisce la nostra vita, non siamo in grado di vedere il mondo per ciò che è davvero.

La mente egotistica contesta tutto e oppone una forte resistenza alle cose. È incentrata sull’ego e incapace di vedere il quadro completo, perciò giudica, critica e trova sempre da ridire. A causa della sua prospettiva limitata, è inevitabile che percepisca problemi.

“Svegliarsi è sgradevole, sapete. Uno se ne sta nel suo letto, comodo comodo. È fastidioso essere svegliato. Per questo il saggio guru non tenta di svegliare la gente. Mi auguro di saper essere saggio in quest’occasione, e di non fare alcun tentativo per svegliarvi, se state dormendo. In effetti non sono affari miei, anche se qualche volta vi dico: ‘Svegliatevi!’.”

Anthony de Mello, S.I., Messaggio per un’aquila che si crede un pollo

Tutti dovremmo avere questo scopo nella vita: risvegliarci nella consapevolezza, che è ciò che siamo, e godere dell’incredibile spettacolo offerto dal mondo. Quando ti risveglierai, sarai nel mondo ma non del mondo, ossia sarai completamente libero dalle difficoltà terrene.

Come ho descritto nella pratica della consapevolezza, nel capitolo precedente, dopo esserti risvegliato nella verità della consapevolezza l’ultimo passo è rimanere in quella condizione in modo conscio, evitando di lasciarti trascinare indietro dalla mente e dall’ego. Alcuni si risvegliano all’improvviso e rimangono così per sempre, per altri si tratta di un processo continuo. Ma tutti dichiarano che il risveglio diventa sempre più profondo all’infinito.

“Ormai non si può più dire che questa cosa riguarda solo i santi o i monaci zen, o che bisogna aspettare la fine della vita per ottenerla. O che è per chi si dedica seriamente alla pratica spirituale, per chi disdegna il lato fisico della vita o per i credenti di una certa fede. […] Sappi che ci puoi arrivare anche tu, puoi raggiungerla, puoi vivere una vita senza ostacoli. Non te la devi guadagnare, non te la devi meritare. È gratis ed è già a portata di mano. Non è un premio, è dentro di te.”

Jan Frazier, Opening the Door

Risvegliarti per essere ciò che sei davvero è la via che ti condurrà fuori da tutta la negatività e verso la felicità perenne. È il destino di ogni essere umano. È il tuo destino. Puoi cominciare a vivere così già adesso!

La montagna della coscienza

Tanti anni fa l’imperatore dell’Ordine Rosacroce europeo mi svelò una metafora per aiutarmi a capire i livelli della coscienza e della consapevolezza. La chiamava “la montagna della coscienza”.

Se ti trovi in una valle, ai piedi di un monte, non vedi molto lontano. Hai una prospettiva ristretta e limitata e non vedi quello che c’è più avanti o dietro l’angolo. Non sai cosa ti aspetta al di là della valle, perciò hai molta paura dell’ignoto.

A mano a mano che scali il monte, cominci a notare dei cambiamenti. La tua prospettiva sulla vita si allarga, perché vedi più lontano e riesci a spingere lo sguardo oltre alcune delle cose che ti ostruivano la visuale ai piedi del monte. Basta salire un po’ e le cose appaiono diverse, perché le osservi più chiaramente. Hai ancora paura, ma meno rispetto a quando eri nella valle.

Ancora più in alto, l’atmosfera cambia, la vegetazione cambia e vedi più lontano di prima. Qui la vita appare decisamente diversa. Ora vedi tante delle cose che prima erano nascoste e il timore dell’ignoto diminuisce.

Quando raggiungi la vetta della montagna, vedi tutto in ogni direzione. Niente ti rimane nascosto. La tua visuale sul mondo e oltre si espande al massimo. Vedi le persone nella valle e la loro prospettiva limitata, e dalla tua postazione sai che non hanno nulla da temere. Vedi anche le persone nelle diverse fasi della scalata, con i vari limiti della loro prospettiva. E dal tuo punto di osservazione, in cima al monte, vedi la pura, mirabile bellezza e perfezione di tutto. Vedi che non c’è una cosa fuori posto e che non c’è niente di cui preoccuparsi o avere paura. Lo spettacolo, la meraviglia e il mistero della vita che ti si rivela è a dir poco magnifico. Quando le persone nella valle vedranno la magnificenza di ciò che vedi tu, anche loro saranno libere.

“Quando arriviamo in cima a una montagna o quando guardiamo le stelle percepiamo l’infinito, che è ciò che siamo davvero e il motivo per cui tante persone anelano a quel senso di vastità.”

David Bingham

“A un livello di coscienza più elevato, nessun prodotto della tua mente ha importanza, perché sei in cima alla montagna del tuo essere e le nuvole scorrono sotto di te. A un certo punto niente ha più importanza! Niente, niente, niente! E tutto è solo perfezione.”

Mooji, White Fire, seconda edizione

Ora che hai scoperto chi sei, il tuo risveglio è iniziato! L’unico ostacolo che potrebbe impedirti di rimanere per sempre quello che sei è la mente. Nel mondo materiale la mente è il tuo più grande potere, perché genera tutte le cose, gli eventi e le circostanze che desideri; tuttavia, quando dai retta ai suoi pensieri negativi, usi il suo potere creativo contro di te. La mente non è il male, causa solo qualche problema se credi che coincida con ciò che sei.

Quando la mente cerca di parlare al tuo posto, ricordati che la voce nella tua testa non sei tu. La mente non è nemmeno un’entità concreta ma un processo, in particolare un processo meccanico. È fatta solo di pensieri, e i pensieri che produce derivano da programmi formati dalle tue convinzioni e conservati nella mente subconscia. La mente subconscia è il nostro deposito di convinzioni, ricordi, tratti della personalità, processi automatici e abitudini, e il suo funzionamento non è diverso da quello di un computer: è completamente meccanico.

La mente subconscia riceve informazioni dalla mente cosciente, ovvero la mente pensante, e accetta tutti i dati che questa le fornisce. Non distingue tra le informazioni ricevute, anzi, accetta tutto ciò che la mente pensante ritiene vero.

In sostanza, la mente continua a riproporci gli stessi pensieri sulla base delle nostre convinzioni e in questo modo ci tiene prigionieri, limitando molto la nostra vita. Questo finché non ci risvegliamo e ci rendiamo conto che noi non siamo i nostri pensieri né la nostra mente!

“Preferisci fare il gioco dei limiti o preferisci essere libero? Questa semplice domanda è la chiave per abbandonare la convinzione ossessiva di essere un’entità mente-corpo limitata. Se credi che la tua essenza sia costituita dall’entità mente-corpo e dalle storie che racconti a te stesso e agli altri su quell’entità, allora è chiaro che preferisci fare il gioco dei limiti.”

Hale Dwoskin, Happiness Is Free

Il primo passo verso la libertà consiste nel capire che sono i nostri pensieri a creare la nostra vita: ciò che pensi è ciò che si manifesta. Non avrai la vita che desideri se presti attenzione ai pensieri riguardanti ciò che non vuoi. Invece, avrai la vita che desideri se ti concentri solo sui pensieri riguardanti ciò che vuoi! Una volta capito questo, diventerai molto più conscio dei tuoi pensieri e questo ti spingerà sul cammino del risveglio, perché non solo smetterai di credere ai pensieri negativi ma sarai sempre più vicino alla consapevolezza.

Il libro e il documentario di The Secret spiegano il potere che hai di plasmare la tua vita mediante i pensieri, in qualsiasi ambito: salute, relazioni, denaro, lavoro, felicità, il mondo stesso. Se non hai ancora compreso lo straordinario potere che deriva dai tuoi pensieri, ti esorto a comprare una copia di The Secret o a prenderlo in prestito da un amico o in biblioteca. The Secret ha cambiato la vita a decine di milioni di persone, e diventare consapevole dei tuoi pensieri è un ottimo primo passo nel meraviglioso processo che ti porterà a risvegliarti per essere ciò che sei davvero.

CAPITOLO 4 in pillole

 

Questa vita è un sogno. Il mondo intero non è altro che un’illusione.

 

Nei tuoi sogni notturni la mente crea un mondo intero e fa sembrare tutto talmente reale che non lo metti minimamente in dubbio… finché non ti svegli.

 

Anche lo stato di veglia è solo una rappresentazione molto convincente prodotta dalla coscienza.

 

La nostra mente è meccanica; perciò, se ci facciamo governare dalla mente, anche la nostra vita diventa meccanica.

 

Quando la mente gestisce la nostra vita, non siamo in grado di vedere il mondo per ciò che è davvero.

 

Quando ti risveglierai, sarai nel mondo ma non

del mondo.

 

La montagna della coscienza è una metafora: la tua prospettiva sulla vita si allarga a mano a mano che sali. Quando arrivi in cima, vedi la bellezza e la perfezione di tutto.

 

La mente è fatta solo di pensieri, e i pensieri che produce derivano da programmi formati dalle tue convinzioni e conservati nella mente subconscia.

 

 

La mente subconscia è il nostro deposito di convinzioni, ricordi, tratti della personalità, processi automatici e abitudini, e il suo funzionamento non è diverso da quello di un computer.

 

Il primo passo verso la libertà consiste nel capire che sono i nostri pensieri a creare la nostra vita: ciò che pensi è ciò che si manifesta.

CAPITOLO 5

LIBERTÀ DALLA MENTE

 

“Calmare la mente non è indispensabile. L’importante è non ascoltare quello che dice come se fosse vero.”

Jan Frazier, The Great Sweetening. Life After Thought

La tua mente è uno strumento eccezionale, capace di creare esattamente la vita che desideri. Non è il nostro psicoanalista o terapista, eppure le concediamo lo stesso tipo di autorità ogni volta che la ascoltiamo e crediamo ai pensieri che produce, come se fossero veri. L’abitudine di credere ai nostri pensieri basta da sola a impedirci di vivere nella gloria e nella magnificenza della nostra vera natura, la consapevolezza. Ci priva di una vita all’insegna della felicità costante, una vita in cui tutto quello di cui abbiamo bisogno ci cade tra le mani al momento giusto.

L’umanità ha sofferto troppo e troppo a lungo per questo motivo. È tempo di confinare la mente nel luogo giusto per porre fine alla sua dittatura sulla nostra vita. Quando smettiamo di vivere sulla base e per mezzo della mente, cominciamo a vivere con il nostro vero Sé, la consapevolezza, e l’esistenza diventa un vero paradiso in terra privo di dolore e negatività.

“Tutto quello che consideri come un problema ‘là fuori’ non è altro che una percezione sbagliata all’interno del tuo stesso modo di pensare.”

Byron Katie, Amare ciò che è

“Il modo più efficace per eliminare la negatività è riconoscere che tu non sei la tua mente. Una volta capito questo, la negatività non ha più nulla a cui aggrapparsi e si dissolve da sola.”

Hale Dwoskin

Molti credono che le situazioni negative della loro vita abbiano un’origine esterna. Sono convinti che a causarle siano le altre persone, le circostanze o gli eventi del mondo. La realtà è che non esiste niente che sia per sua natura buono o cattivo, come ci ricorda Shakespeare: “Non c’è cosa al mondo, né buona né cattiva, che il pensarla in un dato modo non la renda immediatamente tale”.

Le situazioni negative della tua vita non sono causate da una persona, una circostanza o un evento di per sé, ma dai tuoi pensieri al riguardo. Capire come funzionano i meccanismi mentali ti aiuterà a liberarti dai giudizi negativi sbagliati. Così poi potrai usare la mente per il suo scopo originario: creare la vita che desideri.

“Il pensiero nasce per ordinare ciò che desideri, non va assecondato troppo. La mente esiste per ricevere l’ordine e fartelo comparire davanti. Il pensiero non serve a nient’altro, perché di tutto il resto si occupa la consapevolezza.”

La mia maestra

“Se a partire da questo momento vedessi solo ciò che desideri, lo otterresti. E invece trattieni nella mente le cose che non desideri. Fatichi a liberartene, e in questo modo non fai che rafforzarle. Devi lasciar andare le cose negative e accogliere quelle positive, se desideri una vita positiva e felice.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

Che cos’è la mente, di preciso? Innanzitutto è importante capire che mente e cervello sono due cose diverse. Il cervello non pensa. Gli scienziati non hanno trovato nemmeno un pensiero nel cervello: vedono soltanto l’attività elettrica generata dai pensieri. L’attività di pensare ha luogo nella mente, che è costituita interamente dal pensiero. Quando non pensi a nulla, la tua mente non esiste. Proprio così! La mente non riesce nemmeno a contemplare due pensieri insieme: come saprai, è impossibile ascoltare davvero una conversazione e al tempo stesso leggere qualcosa sul telefono. La mente non è multitasking, a dispetto di quel che credi.

Tuttavia un singolo pensiero, positivo o negativo che sia, diventa una potenza inarrestabile quando credi che sia vero.

“Se preferisci soffrire, continua pure a credere ai tuoi pensieri stressanti. Ma se invece vuoi essere felice, mettili in discussione.”

Byron Katie, A Mind at Home with Itself

Molti credono ai loro pensieri come se fossero dei fatti, il che spiega perché per tante persone la vita sia così stressante e difficile. Nessuno ci ha mai fatto notare che i pensieri sono solo rumore mentale e che non sono la realtà. Tuttavia, se decidiamo di crederci, diventano la nostra realtà eccome!

La mente ha il grande potere di plasmare la nostra vita fisica e di rendere manifesti tutti i pensieri a cui crediamo, positivi o negativi, riguardanti ciò che desideriamo o ciò che non desideriamo. I pensieri positivi non ci danneggiano, perché sono vicini alla nostra vera natura; sono quelli negativi a causarci stress e sofferenza. Per questo dobbiamo prendere coscienza soprattutto dei pensieri negativi.

Poiché abbiamo una mente meccanica, per il pensiero negativo è facile trasformarsi in uno schema fisso. A quel punto, ogni volta che darai retta ai pensieri negativi e ti identificherai con essi, ti farai trascinare e ti perderai in quei pensieri come se fossi in trance. I pensieri continueranno a riportarti nella tua testa, distogliendoti da ciò che accade davvero nel mondo.

“Questa è la malattia. Tu sei convinto di essere la tua mente, ma invece è lo strumento a prendere il sopravvento sul suo utilizzatore.”

Eckhart Tolle, Il potere di adesso

È come se stessimo partecipando a un gioco nella realtà virtuale e ci fossimo dimenticati che indossiamo un casco. Gli ostacoli che affrontiamo nel mondo virtuale ci provocano stress e sofferenza, eppure basterebbe togliere il casco per renderci conto che quel mondo non è reale. Con i pensieri è la stessa cosa. Quando crediamo ai nostri pensieri, veniamo subito intrappolati in un film immaginario che la mente ci proietta in testa e non sperimentiamo più il mondo per quello che è davvero.

“Tutti i pensieri sono bugie. L’unica verità è la consapevolezza di essi.”

La mia maestra

“La consapevolezza osserva; il pensiero giudica.”

Rupert Spira, The Ashes of Love

I pensieri generano anche i sentimenti, e a loro volta i sentimenti generano altri pensieri. Quando facciamo un pensiero triste, questo ci provoca un senso di tristezza, e il senso di tristezza genera altri pensieri tristi. Finiamo per guardare la vita attraverso un velo di tristezza, in cui tutto ci appare triste e non vediamo quello che accade davvero nel mondo.

“La mente è la coscienza con l’aggiunta di limiti. In origine, sei illimitato e perfetto. Poi acquisisci dei limiti e ti trasformi nella mente.”

Ramana Maharshi

Se non ti impegni a programmare la mente in modo che faccia pensieri positivi, questa continuerà a produrre pensieri negativi che ti sminuiscono e ti limitano. Non avrei dovuto farlo. Ma che mi diceva la testa? È stata davvero una mossa stupida. Non ho tempo. Non ce la faccio.

“La mente non fa che ripetere: ‘No!’, ‘Troppo tardi!’, ‘Troppo presto!’, ‘Troppo in fretta!’, ‘Troppo piano!’. Non smette mai.”

La mia maestra

“La mente non è cattiva. Il problema è che tende a funzionare in automatico, come una macchina che non sappiamo spegnere. La maggior parte del tempo non ci accorgiamo nemmeno che è in funzione. I suoi contenuti a ciclo continuo sono come la musica da ascensore, si notano a malapena, simili a un fruscio stonato in sottofondo. Poiché la mente ci accompagna ovunque, siamo tentati di usarla costantemente. Funziona solo perché glielo permettiamo. Come un martello usato senza criterio, la mente iperattiva colpisce a caso tutto ciò che vede, non facendosi mai sfuggire l’occasione di giudicare, esitare, interpretare, identificarsi con qualcosa, rimuginare, inventarsi una storia.”

Jan Frazier, The Freedom of Being

Inoltre, una mente che funziona in automatico ti dice di continuo che alla tua vita e al mondo manca qualcosa – denaro, salute, amore, tempo, risorse – e che quello che hai non basta. Se ci credi, la tua esperienza sarà esattamente così.

Per fortuna, la mente è anche uno strumento magnifico. I pensieri positivi che riguardano ciò che desideri possono non solo capovolgere la tua vita, ma anche donarti tanta gioia e felicità. Se pensassi soltanto a ciò che desideri, la tua vita sarebbe bellissima. Molti però sono intrappolati nello schema ossessivo per cui credono ai pensieri negativi. Devi liberarti da questo circolo vizioso. Riuscirci è facile: la consapevolezza ti aiuterà.

Non credete alla piantagrane

Di per sé, la mente non è il male; i problemi cominciano quando diamo retta ai pensieri negativi che produce. Quando ti senti preoccupato, è perché credi a pensieri carichi di preoccupazione. Quando ti senti dubbioso, è perché credi a pensieri carichi di dubbi. Quando ti senti ansioso, turbato, scoraggiato, intimorito, deluso, irritato, spazientito, vendicativo, depresso, pieno di odio o di qualunque altra emozione negativa, è perché credi ai pensieri! Finché ti aggrapperai a quelle emozioni continuando a credere ai pensieri, la mente ti offrirà altri pensieri simili. Un senso di depressione produrrà altri pensieri deprimenti, dandoti una prospettiva deprimente su persone, circostanze ed eventi, il che ti farà sentire ancora più depresso, e così via all’infinito.

“Il pensiero è talmente astuto e abile che distorce qualsiasi cosa per la propria convenienza.”

  1. Krishnamurti, Libertà dal conosciuto

Quando crediamo ai pensieri negativi prodotti dalla mente, veniamo trascinati nel nostro film mentale, e a quel punto è sicuro che sperimenteremo ancora più stress e sofferenza.

“L’infelicità autoinflitta nasce quando crediamo ai pensieri negativi!”

La mia maestra

“Sei tu il responsabile di tutto ciò che provi. I sentimenti sono i tuoi, i pensieri sono i tuoi. Sei tu ad attivarli, sei tu a pensarli, nessun altro; eppure ti comporti come se non avessi alcun controllo! Apri un rubinetto nella tua testa e dici: ‘Oh, qualcuno ha deciso di allagare tutto’. Ma sei tu ad averlo aperto. Perciò la via da percorrere dovrebbe essere quella di assumerti la piena responsabilità di ciò che ti accade. In questo modo, la tua prospettiva sarà: ‘Sono io a fare questo’ e ti renderai conto che è proprio così! Allora capirai che ti stai torturando, dirai: ‘Santo cielo, quanto sono stupido?’ e la smetterai. Invece di torturarti, ti garantirai la felicità.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

Assumerci la responsabilità della nostra vita significa anche non incolpare niente e nessuno per ciò che accade, nemmeno noi stessi. La ricerca di un colpevole è solo uno dei tanti programmi automatici della mente. Il vero te non incolpa mai nessuno, è la mente a farlo. Per liberarti dall’atteggiamento accusatorio e giudicante, devi capire che l’unica causa delle opinioni è proprio la mente, e smettere di credere ai suoi pensieri negativi.

“Finché credi che la causa del problema sia ‘là fuori’, finché credi che qualcuno o qualcosa sia responsabile del tuo dolore, la situazione è senza speranza. Vuol dire essere sempre nel ruolo della vittima, vuol dire soffrire in paradiso.”

Byron Katie, Amare ciò che è

Quando ci assumiamo la responsabilità della nostra vita, non permettiamo più all’ego e alla mente di interpretare il ruolo della vittima per noi.

“Nessun pensiero potrà mai prevalere su ciò che lo percepisce. Notate come vi sentite quando ve ne rendete conto. Notate che vi sentite liberi. È questo a interrompere l’identificazione inconscia con i pensieri. È questo a spezzare la catena.”

Peter Dziuban, Simply Notice

Ciò che percepisce i pensieri e le emozioni è la consapevolezza. La mente potrà sentirsi turbata, ma non la consapevolezza, che è il vero te. Non sei tu a sentirti arrabbiato, ferito, preoccupato, ansioso o deluso, ma la mente. Ti sembra di sentirti così solo perché sei convinto di essere la tua mente e perché credi ai pensieri che produce.

“Come le scritte in sovraimpressione che scorrono nella parte inferiore di uno schermo televisivo, lascia semplicemente che i pensieri passino. Se non concentri l’attenzione sul testo, puoi essere del tutto presente e goderti le immagini nella loro interezza.”

Kalyani Lawry

I tre pensieri della mente

Come tutto il resto, la mente sorge dalla consapevolezza, ma non è un’entità o una cosa concreta, anche se lo sembra. È soltanto un’attività o un processo meccanico, molto simile a un programma che gira su un computer. E proprio come un programma, è ripetitiva. Talmente ripetitiva che ha soltanto tre diversi tipi di pensieri.

“La mente misura, confronta e descrive. Compie solo queste tre attività, di continuo. Verifica tu stesso con qualcosa che hai detto o con un pensiero che hai fatto. Con quel pensiero la mente starà o misurando qualcosa, o confrontando qualcosa, o descrivendo qualcosa.”

La mia maestra

Per misurare, la mente ricorre a pensieri come questi: Ci vorranno due ore di viaggio. Tra una settimana vado in vacanza. Quanto ci metterà ad arrivare il pacco? Ho perso cinque chili. Non guadagno abbastanza.

Per confrontare, formula pensieri come: Preferirei un Suv a una berlina. Mi piace andare in ufficio a piedi, anziché prendere l’autobus. Lei è più intelligente di me e ha molto più talento. La promozione la daranno a lui e non a me, lo so. Ma guardala. Vorrei averlo io un fisico come il suo. Quel ragazzo non è più quello di una volta.

Infine, la mente descrive tutto di continuo, come se tu non vedessi le cose. In realtà sei perfettamente in grado di vedere ciò che accade nella tua vita anche senza il commento costante della mente; di fatto, il suo chiacchiericcio ininterrotto ti impedisce di vedere il mondo per quello che è davvero.

“La nostra attenzione si concentra soprattutto sul pensiero. Diventiamo prigionieri delle nostre interpretazioni e ci lasciamo sfuggire la pienezza della vita.”

Kalyani Lawry

“La mente si fa un’opinione su ogni singola cosa che capita. È la modalità predefinita, tanto che non ci rendiamo conto che potrebbe andare diversamente, che la mente potrebbe farne a meno. Non ci accorgiamo neppure che la sofferenza è causata proprio da questa attività mentale incessante: continuiamo a pensare che sia causata dai fatti della vita.”

Jan Frazier, Opening the Door

Quando descrive una cosa, la mente racconta una storia. È un’interpretazione del mondo e della realtà, ed è immaginaria. Molte storie inventate dalla mente riguardano te, e se ci credi quelle storie possono non solo causarti stress e sofferenza, ma anche limitare pesantemente la tua vita. Quando credi a una storia negativa, la tua vita si trasforma in quella storia! La mente elabora una storia negativa su di te, tu aggiungi il potere della tua convinzione e poi la mente proietta quella storia nel mondo per fartela vivere. Lo fa con pensieri come questi:

Mi sento sopraffatto. Non riesco proprio a farmi valere.

Non so gestire i soldi. È come se mi scivolassero tra le dita.

È una malattia di famiglia.

Ho un grosso problema.

Non riesco a superare il trauma. Mi condizionerà per il resto della vita.

Siamo stati insieme per anni, era l’amore della mia vita. Non riuscirò mai a voltare pagina.

Una delle più grandi bugie che la mente ci ha inculcato è l’idea secondo cui noi siamo un corpo e una mente. E dato che ci crediamo, questa è diventata la nostra esperienza. Ci sentiamo vulnerabili, ci preoccupiamo di quello che potrebbe capitare a noi o agli altri, ci sentiamo impotenti di fronte ai fatti e alle circostanze della vita. Come se non bastasse, molti di noi sono oppressi dalla convinzione che la vita finisca con la morte del corpo. Paradossalmente, il vero te – la consapevolezza infinita, che è ciò che sei – è l’esatto contrario della storia che la mente ti ha raccontato.

“Vediamo come funziona. Un essere umano si sveglia la mattina e nel primo istante c’è solo quiete; poi si inserisce la mente, che si riattiva e comincia a dire: ‘Cosa devo fare oggi? Quanti anni ho? Quali sono i miei problemi? Come farò a evitare che tutte queste cose vadano male?’. C’è un’identificazione completa con la storia; e in questo modo ti prepari ad affrontare l’ennesima giornata.”

David Bingham, Conscious TV

Un’altra storia mentale di cui ci siamo convinti riguarda il tempo. Il tempo è uno strumento comodissimo che ci permette di lavorare seguendo tutti lo stesso calendario e gli stessi orari, coordinandoci con gli altri e con ciò che accade nel mondo. Tuttavia, come ha scoperto Einstein, il tempo è relativo; in ultima analisi, il tempo non esiste. È un’illusione, un concetto immaginario creato dalla mente.

“Se provi ad afferrare il tempo, ti scivola continuamente tra le dita. Tutti sono sicuri che esista, ma non riescono a metterci le mani sopra. Ho la sensazione che questo accada perché il tempo non esiste affatto.”

Julian Barbour, fisico, estratto dal libro di Adam Frank, About Time

L’unica cosa che esiste davvero è il qui e ora. Per quanto ti sforzi, non riuscirai mai a trovare un evento o una circostanza che si siano verificati in un momento diverso da quello presente.

Se provassi a immaginare un mondo senza tempo, non ci riusciresti perché la mente non è in grado di comprenderlo. La mente si trova sempre nel passato o nel futuro; non è consapevole del momento presente. Se ti fermi nel qui e ora, noterai che non contiene nessun pensiero. È uno dei motivi per cui la mente impedisce a tanti di rendersi conto di ciò che sono davvero: la consapevolezza si coglie solo nel momento presente!

Se non sei ancora convinto che sia la mente a creare il tempo, prova a cercare il tempo fuori dalla mente.

“Vedi se riesci a trovare traccia del passato senza il pensiero. Sforzati al massimo per trovare un passato che sia separato da ciò che ne pensi tu al momento. È impossibile.”

Peter Dziuban, Consciousness Is All (audiolibro)

Ora prova a cercare il futuro senza il pensiero. Provaci con tutte le tue forze.

Non è possibile trovare traccia del passato o del futuro senza il pensiero. Nessuno è mai riuscito a entrare nel passato o nel futuro. Qualsiasi cosa avvenuta nel passato è avvenuta nel qui e ora. Qualsiasi cosa avverrà nel futuro, avverrà sempre nel qui e ora. Verifica tu stesso. Torna indietro con la memoria al giorno in cui, da bambino, hai imparato ad andare in bicicletta. Mentre pedalavi, stavi pedalando nel passato? O pedalavi nel qui e ora? Quando ti sei svegliato stamattina, ti sei svegliato nel passato o ti sei svegliato nel qui e ora?

“Non possiamo fare esperienza del passato e del futuro: possiamo solo elaborarli mentalmente. Passato e futuro esistono solo sotto forma di pensiero.”

Jan Frazier, The Great Sweetening. Life After Thought

“L’unica prova che abbiamo del passato della Terra sono le rocce e i fossili. Ma queste non sono che strutture stabili costituite da un insieme di minerali che esaminiamo nel presente. Il punto è che abbiamo solo queste testimonianze, e le abbiamo solo in questo Adesso.”

Julian Barbour, fisico, estratto dal libro di Adam Frank, About Time

La prima volta che mi hanno detto che il tempo non esiste, la mia mente è come impazzita sfornando pensieri di ogni tipo per cercare di dimostrare che il tempo esiste eccome. Per esempio, che dire degli edifici antichi? Non sono forse la prova che il passato esiste? Riflettendoci, però, mi sono resa conto che, nel momento in cui venivano costruiti, quegli edifici venivano costruiti nel presente. Anch’io, se mi metto a guardare un palazzo antico, lo guardo nel presente; chiunque l’abbia guardato prima di me lo stava guardando nel presente. Alla fine, dopo aver esaminato ogni singolo pensiero che tentava di dimostrare l’esistenza del tempo, ho capito che erano tutti falsi, perché esiste soltanto il momento presente.

“Che ti piaccia o no, vivi nel momento. Esiste un unico momento, è infinito, e puoi trovarti soltanto al suo interno.”

La mia maestra

“L’Adesso non è un momento nel tempo, stretto tra le due vaste distese del passato e del futuro. L’Adesso presente è il solo Adesso che esiste, l’Adesso eterno. Non ha origine e non ha fine.”

Rupert Spira, The Ashes of Love

Se riuscirai anche solo ad aprirti alla possibilità che il tempo sia un’illusione, questo ti aiuterà a liberarti.

“Il futuro non arriva mai. Pensaci: il futuro non arriva mai. C’è sempre e solo il presente. Nel presente, hai la sensazione di non perderti niente della vita. Non devi andare da nessuna parte, non devi fare nulla. Tutto questo accade nel presente e in nessun altro luogo. È sicuro al cento per cento che non accade nella mente, visto che questa si chiede di continuo cosa succederà e non fa che rimuginare su cose già successe.”

Jan Frazier, Opening the Door

“Il passato è fatto di memoria, il futuro di immaginazione. Nessuno dei due esiste fuori dall’ambito del pensiero.”

Rupert Spira, The Ashes of Love

La mente si concentra sempre sul passato e sul futuro: nessuno dei due esiste, ma entrambi sono comunque fonte di stress e preoccupazione. Tra te e te pensi: Sono in ritardo per la riunione. Il capo e i colleghi saranno furiosi. Sono arrivato in ritardo anche la settimana scorsa, potrebbero licenziarmi. Anziché credere a questi pensieri come se fossero fatti certi, sii consapevole che sono soltanto pensieri inconsistenti. Storie inventate. Ma se credi alla tua mente, diventeranno veri.

Le storie raccontate dalla mente sono solo uno dei suoi tanti programmi automatici, eppure la maggior parte delle persone ci crede. La mente ci dice che il tempo è una cosa reale, che noi siamo un corpo e una mente, che siamo singoli individui che nascono e muoiono. Tutte insieme, queste storie contribuiscono a costruire la realtà di cui facciamo esperienza, ma sono solo nella nostra testa: sono idee prodotte dalla mente.

“Ciò che gli altri amano o odiano di te non sei tu; sono le storie che si raccontano su di te.”

Byron Katie, A Mind at Home with Itself

Non credere mai a una storia raccontata dalla tua mente, se riguarda una cosa che non desideri, altrimenti ti si imprimerà addosso. Presta attenzione ai meccanismi della tua mente e non accettare una sola storia né un solo pensiero su di te che non contempli bontà e perfezione, perché pura bontà e perfezione sono l’essenza di ciò che sei davvero!

La consapevolezza è la via d’uscita

“Che cos’è un pensiero? Energia in movimento. Che cos’è una sensazione? Energia in movimento.”

Peter Lawry, tratto dalla conferenza Consciousness Unlimited

Ciò che sei, la consapevolezza infinita, non verrà mai intaccato dai pensieri. Pertanto, prendi coscienza dei tuoi pensieri e considerali per quello che sono: solo pensieri, solo energia in transito.

“Un pensiero è come un uccellino di passaggio. Lascia che ti voli davanti senza analizzarlo. ‘Dove vai? A che specie appartieni? Dov’è la tua famiglia? Quanti anni hai?’ Lascialo passare e basta.”

La mia maestra

Non c’è bisogno di eliminare la mente o di muoverle guerra: se ci provi, non farai altro che concederle ancora più potere. La via d’uscita dal subbuglio della mente è la consapevolezza. Ti basterà prendere coscienza dei tuoi pensieri per smettere di credere che siano veri. Infatti, è impossibile essere consapevole dei pensieri e al contempo crederci, perché la consapevolezza dei pensieri ti impedisce di identificarti con essi. Quando osservi i pensieri anziché perderti al loro interno, li vedi per ciò che sono: qualcosa a cui puoi scegliere se credere o no.

“Ciò che sei non ha bisogno di un pensiero per sentire. Non ha bisogno di un pensiero per vedere. Non ha bisogno di un pensiero per percepire il tuo corpo e l’ambiente circostante. Ciò che sei è libero dai pensieri. La consapevolezza sente, vede e percepisce tutto subito senza alcun pensiero.”

La mia maestra

Ricorda: i tuoi pensieri non hanno coscienza di te; tu sei la consapevolezza che ha coscienza dei tuoi pensieri.

“Quando sei pronto a riflettere davvero su quanto ti prendi sul serio, la tua mente può cominciare a placarsi lasciando entrare un venticello caldo e piacevole. Ciò a cui ti aggrappavi, convinto che fosse il vero te – opinioni, desideri, paure, passioni –, assume contorni sfumati. La vita diventa stranamente facile. Gioiosa, persino. Quello che succede si limita a succedere, senza turbarti minimamente. Sullo schermo del radar non compare nessuna opinione al riguardo. Nella tua testa c’è un grande silenzio. Ti rendi conto di quanta fatica hai fatto finora, durante la tua intera esistenza carica di buone intenzioni. Per te la vita è appena cominciata.”

Jan Frazier, Opening the Door

CAPITOLO 5 in pillole

 

L’abitudine di credere ai nostri pensieri basta da sola a impedirci di vivere nella gloria e nella magnificenza della nostra vera natura.

 

Le situazioni negative della tua vita non sono causate da una persona, una circostanza o un evento di per sé, ma dai tuoi pensieri al riguardo.

 

Il pensiero nasce per ordinare ciò che desideri. Non serve a nient’altro, perché di tutto il resto si occupa la consapevolezza.

 

Mente e cervello sono due cose diverse. Il cervello non pensa. I pensieri provengono dalla mente.

 

La mente è costituita interamente dal pensiero. Quando non pensi a nulla, la tua mente non esiste.

 

Molti credono ai loro pensieri come se fossero dei fatti, il che spiega perché per tante persone la vita sia così stressante e difficile.

 

Sono i pensieri negativi a causarci stress e sofferenza. Per questo dobbiamo prendere coscienza soprattutto dei pensieri negativi.

 

Quando crediamo ai nostri pensieri, veniamo subito intrappolati in un film immaginario che la mente ci proietta in testa e non riusciamo più a sperimentare il mondo per quello che è davvero.

 

I pensieri generano anche i sentimenti, e a loro volta i sentimenti generano altri pensieri.

 

Di per sé, la mente non è il male; i problemi cominciano solo quando diamo retta ai pensieri negativi che produce.

 

Non sei tu a sentirti arrabbiato, ferito, preoccupato, ansioso o deluso, ma la mente.

 

La mente ha soltanto tre diversi tipi di pensieri: può misurare, confrontare o descrivere.

 

Una delle più grandi bugie che la mente ci ha inculcato è l’idea secondo cui noi siamo un corpo e una mente.

 

Un’altra storia mentale di cui ci siamo convinti riguarda il tempo. È un’illusione, un concetto immaginario creato dalla mente.

 

L’unica cosa che esiste davvero è il momento presente. Passato e futuro esistono solo sotto forma di pensiero.

 

Non c’è bisogno di eliminare la mente o di muoverle guerra. La via d’uscita dal subbuglio della mente è la consapevolezza.

 

Quando osservi i pensieri anziché perderti al loro interno, li vedi per ciò che sono: qualcosa a cui puoi scegliere se credere o no.

CAPITOLO 6

CAPIRE IL POTERE DEI SENTIMENTI

 

È possibile vivere senza farsi più abbattere dai sentimenti negativi. Quando vivrai nella consapevolezza, che è ciò che sei, questi sentimenti non ti condizioneranno più come avviene adesso. Il vero te è pura felicità, sempre e in tutte le condizioni. È difficile immaginare di mettere fine alle sensazioni negative che ti affliggono, ma tu stesso scoprirai che ce la puoi fare.

“I sentimenti negativi sono distruttivi. La nostra vera natura è costruttiva.”

La mia maestra

Applicando i metodi illustrati in questo libro, ho smesso di soffrire a causa di sentimenti estremamente negativi. Se appaiono, si tratta di sensazioni tenui, che noto subito e si dissolvono all’istante. Una volta permettevo che mi travolgessero, come se mi avesse investito un uragano. Da quando ho scoperto il Segreto, invece, sono profondamente consapevole di come mi sento in ogni momento. E se sei consapevole di come ti senti, scoprirai che basta un semplice passo in più per dissolvere per sempre i sentimenti negativi. Quando te ne liberi, ciò che resta è la consapevolezza infinita, che è ciò che sei, e la tua vita diventa meravigliosa.

“Una volta che ti rendi conto di quanto sia facile la vita a un livello superiore, fai un’immensa fatica ad accettare il contrario.”

Lester Levenson

Per ridurre il potere che i sentimenti hanno su di te, è utile cercare di capire che cosa sono davvero.

I sentimenti (e i pensieri, e le sensazioni) non sono altro che energia in movimento. L’energia produce vibrazioni, perciò anche i sentimenti vibrano, così come i pensieri. Sentimenti diversi vibrano a frequenze diverse. Quelli positivi vibrano a frequenze più alte e hanno effetti benefici sia sull’organismo sia sulle circostanze della vita; fanno bene anche a tutti gli altri esseri viventi e al pianeta in generale. Quelli negativi vibrano a frequenze più basse e sono dannosi per l’organismo, le circostanze della vita, gli altri esseri viventi e il pianeta. Ma da dove nascono, innanzitutto?

Sono i pensieri a creare i sentimenti. Un certo tipo di pensiero produce un certo tipo di sentimento. Dopo aver fatto pensieri felici ti senti felice, e quando ti senti felice non puoi formulare pensieri carichi di rabbia. I pensieri felici provocano sentimenti felici, che a loro volta suscitano altri pensieri felici. Parimenti, se ti senti arrabbiato, quel sentimento deriva dal fatto che hai formulato pensieri carichi di rabbia. Pensieri e sentimenti vanno sempre in coppia e sono due facce della stessa medaglia.

Se sorge un problema e permetti a pensieri e sentimenti negativi di avere la meglio su di te, probabilmente quel giorno ti andrà tutto storto. Viceversa, quando ti senti bene, ti capita una cosa bella dopo l’altra. Ciò che provi dentro di te combacia perfettamente con ciò che sperimenti nel mondo intorno a te.

“Ora sai che nulla ha origine dall’esterno e che tutto nasce se lo si pensa e lo si sente interiormente.”

The Secret

Sentimenti positivi

Hai notato che i sentimenti positivi non richiedono alcuno sforzo? Quando li provi, ti senti leggero come una piuma e ti sembra di avere una riserva infinita di energia. Se comincerai a fare caso a come ti senti, ti accorgerai degli effetti benefici che queste sensazioni hanno sul tuo corpo e sulla tua mente.

Provare sentimenti positivi non significa lasciarsi travolgere dall’entusiasmo e mettersi a saltare come una cheerleader a una partita di football. Ti sarà senz’altro capitato di entusiasmarti troppo, bruciando tutte le energie per poi sentirti esausto.

Sentirsi bene è come quando arrivi in fondo a una giornata importante in cui è andato tutto a gonfie vele. È come quando ti riposi in vacanza, o come quando dopo un duro allenamento ti fai una bella doccia e ti godi finalmente la cena o il tuo programma preferito. Ti senti rilassato. Provi un senso di sollievo. La tensione ti abbandona e ti senti felice e in pace con il mondo. Hai presente quei momenti in cui esclami: «Ahh, che bello!». Sentirsi bene è così. Se riuscissi ad allentare la presa sulla vita, una presa così stretta che ti fa sbiancare le nocche, ti sentiresti bene in automatico, perché sentirti bene è la tua vera natura. Di fatto, ogni volta che ti senti bene, significa che hai lasciato andare i sentimenti negativi permettendo a quelli positivi di emergere in maniera naturale.

“I sentimenti positivi bisogna goderseli. Sono l’espressione della gioia e ci riportano alla gioia, che è la nostra vera natura. Goditeli e basta; diventa tutt’uno con essi.”

Francis Lucille, The Perfume of Silence

Proviamo sentimenti positivi quando diciamo «Sì» a quello che ci capita nella vita, quando facciamo affermazioni come «Sì, sono d’accordo», «Sì, sarebbe bello», «Sì, va bene», «Sì, mi piace», «Sì, è un’idea fantastica».

Sensazioni simili non creano nessun problema. Dopotutto, la felicità e i sentimenti positivi derivano dalla consapevolezza. Crogiolati nei sentimenti positivi, sfruttali al massimo, innamoratene.

Sentimenti negativi

I sentimenti negativi nascono quando pensi o dici «No!» di fronte a quello che ti capita nella vita. Hanno origine dal nostro «No, non voglio!». Il motivo potrebbe essere una persona che ha detto o fatto qualcosa che ti ha ferito; una persona in disaccordo con te; un evento, grande o piccolo, che non è andato come volevi, per esempio una lite; un ritardo; un problema di salute; una relazione finita; un debito sempre più pesante; il fatto di aver smarrito il telefono; un ingorgo stradale; un ordine consegnato tardi; un articolo esaurito; le giornate troppo calde o troppo fredde; problemi con la burocrazia; un volo in ritardo o cancellato; il parcheggio introvabile; una lunga fila al supermercato, in banca o all’aeroporto.

Non appena pensi o dici: «No, non voglio!», dentro di te nasce una resistenza, ed è la resistenza a produrre i sentimenti negativi. Poi, come se non bastasse il fatto di opporsi a una situazione, insistiamo opponendoci anche al sentimento negativo. Finiamo per sentirci ancora peggio, intrappolati in una rete di cattivi sentimenti che in realtà non sono causati da un evento esterno ma dalle nostre stesse reazioni. La resistenza a ciò che accade e i sentimenti negativi non solo ci legano saldamente a quella situazione indesiderata, ma prosciugano anche le nostre energie fisiche e intaccano persino il sistema immunitario!

“Sentirsi tristi per qualcosa significa rimanere aggrappati a quella cosa. Prova a dire: ‘Devo lasciarla andare’ e ti sentirai subito meglio.”
Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

I sentimenti positivi non comportano alcuno sforzo, perché rappresentano la vera natura della consapevolezza. Siamo fatti di sentimenti positivi; di gioia, felicità e amore. Per alimentare i sentimenti negativi, invece, serve un’enorme quantità di energia. È per questo che, se perdiamo il controllo, arriviamo alla fine della giornata sentendoci esausti. Un accesso di emozione negativa, come quando ci arrabbiamo, ci lascia stremati perché accumulare e mantenere quel sentimento richiede sforzo ed energia. E richiede sforzo perché non è ciò che siamo: ogni volta che proviamo un sentimento negativo, stiamo lottando contro ciò che siamo.

“Per alimentare l’‘io’ serve un sacco di energia.”

Peter Lawry

“Ci vuole molta energia per essere una persona, mentre non ne serve nemmeno un briciolo per essere te stesso.”

Mooji

“Dopo che avrai rinunciato a una parte sufficiente dell’ego, sarà naturale avvertire la pace e la gioia del tuo Sé.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

I sentimenti positivi appaiono spontaneamente in assenza di sentimenti negativi. Per provarli, non hai alcun bisogno di sforzarti. Tutto quello che devi fare è abbandonare i sentimenti negativi, e a quel punto ti sentirai felice, ti sentirai benissimo, in modo del tutto naturale.

“Amare è facile. È solo per odiare che devi impegnarti.”
Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

Sentimenti sepolti

“Gran parte del fardello emotivo che hai sulle spalle adesso ha avuto origine da un sentimento che hai allontanato da te.”

Jan Frazier, The Freedom of Being

Fin da bambini reprimiamo inconsciamente un’infinità di sentimenti negativi, che ora si trovano immagazzinati nella mente subconscia. Quei sentimenti rimangono sepolti lì, sottraendoci energia e rovinandoci l’esistenza. Tutta quell’energia intrappolata nel corpo fa male alla salute e compromette le circostanze della nostra vita.

I sentimenti negativi sono gli unici che vengono repressi e sepolti, perciò sentimenti repressi e sentimenti negativi finiscono per coincidere. La rabbia che provi quando perdi le staffe è la medesima rabbia che hai represso nel profondo di te.

Per giunta, i sentimenti negativi repressi sono accompagnati da una gran quantità di pensieri negativi. Si tratta sia dei pensieri che ci hanno fatto stare male la prima volta, sia di quelli che abbiamo formulato da quando siamo legati a quel sentimento negativo. Ciò che fanno è tenerci prigionieri della mente, riproponendosi di continuo, danneggiando la nostra vita e impedendoci di giungere alla realizzazione del nostro vero Sé.

I neonati e i bambini sotto i tre anni non soffocano le emozioni, perché vivono nella loro vera natura, che è consapevolezza; per questo hanno la capacità di lasciarle andare in maniera automatica. È lo stesso motivo per cui li vediamo passare dalle lacrime al sorriso e alle risate nel giro di pochi secondi: non oppongono resistenza a nessuna emozione.

“Quando arriviamo a definirci adulti, siamo diventati così bravi a reprimere i sentimenti che ormai è come un istinto naturale. Li soffochiamo con la stessa facilità con cui una volta li lasciavamo andare, forse anche meglio. Di fatto, reprimiamo così tanta energia emotiva che siamo un po’ tutti delle bombe a orologeria che camminano. Spesso non ci rendiamo nemmeno conto di aver trattenuto le nostre vere reazioni emotive finché non è troppo tardi: sviluppiamo malattie legate allo stress, abbiamo le spalle contratte, lo stomaco annodato, oppure siamo esplosi e abbiamo detto o fatto qualcosa di cui adesso ci pentiamo.”

Hale Dwoskin, The Sedona Method

Nel momento in cui vivi un’esperienza negativa che provoca un sentimento negativo, o lo lasci andare completamente o finisci per schiacciarlo e reprimerlo dentro di te.

Anche quando credi di esserti tolto un peso dallo stomaco o che la situazione che ti turbava si sia risolta, il sentimento negativo continua ad accompagnarti, represso nella mente subconscia, a meno che non lo lasci andare in modo specifico.

“Quando esprimiamo un sentimento negativo, lasciamo andare solo la giusta quantità di pressione interna che poi ci permette di reprimere il resto. È fondamentale capire questo punto: nella società di oggi, molti credono che esprimere i sentimenti li liberi da quei sentimenti. In realtà è vero il contrario.”

Dr. David R. Hawkins, Letting Go

Insomma, sbottare o perdere il controllo non è la soluzione. Così facendo, aggiungeresti solo altra energia all’emozione già repressa, perché anche esprimere i sentimenti significa soffocarli.

A volte, quando reprimiamo i sentimenti negativi, lo facciamo in maniera intenzionale, per poi seppellirli nel subconscio insieme agli altri. Questo succede quando respingiamo emozioni spiacevoli, come il dolore e la tristezza, o quando mettiamo un freno a sentimenti come la rabbia.

“Reprimere i sentimenti è come tenere un coperchio sulla pentola delle emozioni, spingerli giù, negarli, soffocarli e fingere che non esistano. Ogni emozione che si presenta alla consapevolezza e che non lasciamo andare viene immagazzinata in automatico in una parte della mente detta subconscio. Il nostro sistema per reprimere le emozioni consiste in gran parte nel rifuggirle.”

Hale Dwoskin, The Sedona Method

Immagina di essere rimasto deluso da un famigliare o da un amico: ti senti tradito e cambi opinione su di lui. Il senso di delusione rimane sepolto dentro di te, facendo aumentare la pressione dell’energia emotiva finché non sei costretto a rilasciarne una parte. La delusione repressa ha bisogno di una valvola di sfogo per eliminare parte della pressione accumulata, così cerca altre persone, circostanze ed eventi che ti deluderanno. Funziona così con ogni sentimento negativo che tu abbia mai represso, e il punto è che molti di noi reprimono l’intera gamma dei sentimenti negativi. Se hai provato un sentimento negativo, sicuramente l’hai anche represso.

Quando ti senti infastidito, sappi che il fastidio represso è già dentro di te. Se non avessi soffocato quel sentimento in precedenza, niente riuscirebbe a infastidirti. In altre parole, ogni volta che ti senti infastidito fai emergere il fastidio originario che hai già provato e represso. Lo stesso vale per ogni altro sentimento negativo: rabbia, frustrazione, irritazione, desiderio di vendetta, odio, depressione, dolore, disperazione, gelosia, senso di colpa, vergogna, impazienza, disincanto, delusione, esasperazione, sensazione di essere sopraffatti. Purtroppo da bambini li abbiamo soffocati perché, nella nostra innocenza, erano troppo angoscianti da gestire; poi la vita è andata avanti e ci siamo abituati a scacciare i sentimenti anziché lasciarli stare. Insomma, tutti noi passiamo la vita a soffocare e reprimere i sentimenti negativi.

La mente nasconde la vera causa di un sentimento negativo usando la proiezione per convincerti che la sua origine sia esterna.

“[La mente] attribuisce la ‘colpa’ di un sentimento agli eventi o alle altre persone e si considera una vittima innocente e indifesa di cause esterne. ‘Mi hanno fatto arrabbiare’, ‘È stato lui a farmi agitare’, ‘Mi ha spaventato’, ‘Sono le notizie sul mondo a mettermi ansia’. In realtà è tutto il contrario. I sentimenti soffocati e repressi cercano una valvola di sfogo e si servono degli eventi come trigger e scuse per fuoriuscire. Siamo come pentole a pressione pronte a emettere vapore alla prima occasione. I trigger sono impostati e pronti a scattare. In psichiatria, questo meccanismo è detto spostamento. Gli eventi ‘ci fanno arrabbiare’ perché siamo già arrabbiati.”

Dr. David R. Hawkins, Letting Go

Quando un sentimento negativo come la rabbia ti travolge di colpo con tutta la sua potenza, non ti sembra proprio di essere una pentola a pressione? Se una persona soffre di frequenti scatti d’ira, significa che ha represso molta rabbia, probabilmente nei primi anni di vita. Inoltre, penserà che siano gli altri o le circostanze a scatenare il suo problema, ma la sola causa è la rabbia repressa.

“La vera fonte dello ‘stress’ è interna, non esterna, come ci piacerebbe credere. La facilità con cui proviamo paura, per esempio, dipende da quanta paura è già racchiusa in noi, pronta ad attivarsi al primo stimolo. Più paura c’è dentro di noi, più la nostra percezione del mondo si trasforma in un’aspettativa impaurita e guardinga. Per la persona paurosa, il mondo è un posto terrificante. Per la persona arrabbiata, è un caos fatto di frustrazione e fastidio. Per la persona che si sente in colpa, è un luogo disseminato di peccato e tentazione. Ciò che abbiamo dentro colora il nostro mondo. Se lasciamo andare il senso di colpa, vediamo l’innocenza; ma una persona oppressa dal senso di colpa vedrà solo il male.”

Dr. David R. Hawkins, Letting Go

Quando un sentimento negativo minaccerà di travolgerti, ricorda che, nonostante le apparenze, ti senti così perché quel sentimento è già dentro di te, non perché è stato causato da una persona o da un evento esterno.

Forse sapevi già che saremmo arrivati a questa conclusione, no? Dopotutto, dall’esperienza personale di tutti noi è chiaro che i sentimenti negativi sorgono da dentro. Nessuno ha mai dovuto schivare dei sentimenti negativi che cercavano di attaccarlo mentre passeggiava per strada! Non troverai mai un sentimento negativo che sia esterno a te o a chiunque altro. Ciò che provoca i sentimenti negativi non è una persona, una circostanza o un evento, ma la nostra reazione a quella persona, quella circostanza o quell’evento.

Tesoro, mi si è ristretto il Sé

I sentimenti negativi diventano ancora più forti quando ci identifichiamo con essi, credendo che rappresentino ciò che siamo davvero. Com’è possibile essere un sentimento? Eppure ci crediamo, e in questo modo restringiamo il nostro Sé infinito facendoci dominare da un piccolo sentimento insignificante.

“Sentimenti ed emozioni sembrano potenti perché prendono energia da noi. Se li lasciamo crescere e diminuire per conto loro, poi se ne vanno.”
Kalyani Lawry

“Non è corretto dire: ‘Sono triste’. Piuttosto, dovremmo dire: ‘In questo momento dentro di me scorre un senso di tristezza’. Se ci limitiamo a lasciar scorrere quel sentimento, automaticamente e senza nemmeno accorgercene ci collochiamo dalla parte di ciò che non scorre.”

Francis Lucille, Perfume of Silence

Prova a chiederti: sei il senso di tristezza, o sei ciò che è consapevole della tristezza?

Sei ciò che è consapevole della tristezza.

Eri già qui prima che arrivasse la tristezza?

Ne sono piuttosto sicuro.

Sarai ancora qui dopo che la tristezza se ne sarà andata?

Lo spero.

Perderai una parte di te quando la tristezza svanirà?

Spero proprio di no.

Sì, eri già qui prima che arrivasse la tristezza, e sì, resterai qui anche dopo che se ne sarà andata, e sarai tutto intero, perché tu non sei la tristezza. La tristezza è un sentimento di cui sei consapevole. Non è affatto ciò che sei. Non permettere a un sentimento di restringerti fino a farti diventare minuscolo, quando sei l’Essere infinito che tiene insieme l’Universo!

“Smetti di agire in piccolo. Tu sei l’universo in movimento estatico.”
Rumi

La mia maestra mi ha consigliato di mettere in discussione ogni singolo sentimento negativo chiedendomi sempre:

«Io sono il sentimento, o sono ciò che ne è consapevole?».

Questa domanda toglie subito potere al sentimento, perché ti impedisce di identificarti con esso.

“Ricorda che pensieri e sentimenti sono come un treno che entra in stazione e poi riparte; sii la stazione, non il passeggero.”

Rupert Spira, The Ashes of Love

Tieni presente che i sentimenti appaiono e poi svaniscono, e sei tu, la consapevolezza, a rendertene conto in ogni momento.

“I sentimenti negativi sono dentro di voi, non nella realtà. […] Mai identificarsi con quel sentimento. Non ha niente a che vedere con l’‘io’. Non definite la vostra essenza secondo quel sentimento. Non dite: ‘Sono depresso’. Se volete dire: ‘C’è depressione’ va bene. Se volete dire che c’è malinconia, va bene. Ma non dite: ‘Sono malinconico’, perché in questo modo vi definite alla luce di quel sentimento. È questa la vostra illusione, e il vostro errore. In questo momento c’è una depressione, ci sono dei sentimenti feriti, ma così sia, lasciateli stare. Passeranno. Tutto passa, tutto.”

Anthony de Mello, S.I., Messaggio per un’aquila che si crede un pollo

“Di’ alla tua mente: ‘Arrabbiati o deprimiti quanto vuoi. Io me ne starò qui a osservarti o a ignorarti, ma non ho nessuna intenzione di darti manforte’.”

Mooji

Una missione che inizia in te

“Immaginate un paziente che va dal dottore per esporgli i suoi disturbi. Il dottore dice: ‘Bene, ho capito i suoi sintomi. Lo sa cosa farò? Prescriverò un farmaco al suo vicino!’. Il paziente risponde: ‘Grazie mille, dottore: mi sento già molto meglio’. Non è assurdo? Eppure è proprio ciò che facciamo tutti noi. La persona addormentata pensa sempre che si sentirà meglio se sarà qualcun altro a cambiare. Si soffre perché si è addormentati, però si pensa: ‘Come sarebbe bella la vita se qualcun altro cambiasse; come sarebbe bella la vita se il mio vicino cambiasse, mia moglie cambiasse, il mio capo cambiasse’.”

Anthony de Mello, S.I., Messaggio per un’aquila che si crede un pollo

Se vuoi sentirti meglio, non aspettare che siano le persone, le circostanze e gli eventi a cambiare, perché non accadrà. Non sarai mai felice, se ti limiti a sperare che il mondo cambi in base ai tuoi desideri o alle tue aspettative. Cambiare il modo in cui ti senti in qualsiasi momento della tua vita è sempre una missione che inizia dentro di te.

“Sprechiamo le nostre energie e il nostro tempo cercando di cambiare le circostanze esterne, cercando di cambiare il nostro coniuge, il nostro capo, i nostri amici, i nostri nemici e tutti gli altri. Non dobbiamo cambiare nulla. I sentimenti negativi sono dentro di voi. Nessuna persona al mondo ha il potere di rendervi infelici. […] Nessuno vi ha mai detto una cosa simile: vi è sempre stato detto il contrario.”

Anthony de Mello, S.I., Messaggio per un’aquila che si crede un pollo

I sentimenti negativi sono autoinflitti. Siamo noi a provocare lo stress e l’ansia di cui soffriamo, per quanto ci piaccia pensare che ci vengano inflitti dal mondo esterno.

“Le azioni degli altri non hanno il potere di darti la pace o di negartela.”

Jac O’Keeffe

“Nessun evento giustifica un sentimento negativo. Non c’è situazione al mondo che giustifichi un sentimento negativo. Ecco cosa hanno tentato di dirci, di gridarci i nostri mistici, fino ad avere la voce roca. Però nessuno ascolta. Il sentimento negativo è dentro di voi.”

Anthony de Mello, S.I., Messaggio per un’aquila che si crede un pollo

Se siamo noi a infliggerci i sentimenti negativi, è una buona notizia, perché significa che possiamo smettere di farlo! Quando ne abbiamo abbastanza di soffrire a causa dei sentimenti negativi, siamo pronti a cercare una via d’uscita. Essere infelici è lo stimolo migliore per trovare una soluzione all’infelicità. E c’è una notizia ancora migliore: esiste un modo semplice per porre fine ai sentimenti negativi, per sempre.

CAPITOLO 6 in pillole

 

Quando ti liberi dei sentimenti negativi, ciò che resta è la consapevolezza infinita, che è ciò che sei, e la tua vita diventa meravigliosa.

 

Sono i pensieri a creare i sentimenti. Un certo tipo di pensiero produce un certo tipo di sentimento.

 

Ciò che provi dentro di te combacia perfettamente con ciò che sperimenti nel mondo intorno a te.

 

Sentirti bene è la tua vera natura. Di fatto, ogni volta che ti senti bene, significa che hai lasciato andare i sentimenti negativi permettendo a quelli positivi di emergere in maniera naturale.

 

I sentimenti positivi nascono quando dici «Sì» a quello che ti capita nella vita. I sentimenti negativi nascono quando pensi o dici «No!» di fronte a quello che ti capita nella vita.

 

I sentimenti positivi non comportano alcuno sforzo, perché rappresentano la vera natura della consapevolezza. Per alimentare i sentimenti negativi, invece, serve un’enorme quantità di energia.

 

Fin da bambini reprimiamo inconsciamente un’infinità di sentimenti negativi, che ora si trovano immagazzinati nella mente subconscia.

 

Nel momento in cui vivi un’esperienza negativa che provoca un sentimento negativo, o lo lasci andare completamente o finisci per schiacciarlo e reprimerlo dentro di te.

 

Sbottare o perdere il controllo non è la soluzione. Così facendo, aggiungeresti solo altra energia all’emozione già repressa, perché anche esprimere i sentimenti significa soffocarli.

 

Un sentimento represso ha bisogno di una valvola di sfogo per eliminare parte della pressione accumulata, così cerca persone, circostanze ed eventi su cui scaricare parte della sua energia.

 

La prossima volta che un sentimento negativo minaccia di travolgerti, ricorda che, nonostante le apparenze, ti senti così perché quel sentimento è già dentro di te, non perché è stato causato da una persona o da una circostanza esterna.

 

I sentimenti negativi diventano ancora più forti quando ci identifichiamo con essi, credendo che rappresentino ciò che siamo davvero.

 

Metti in discussione ogni singolo sentimento negativo chiedendoti sempre: «Io sono il sentimento, o sono ciò che ne è consapevole?».

 

Tieni presente che i sentimenti appaiono e poi svaniscono, e sei tu, la consapevolezza, a rendertene conto in ogni momento.

 

Se vuoi sentirti meglio, non aspettare che siano le persone, le circostanze e gli eventi a cambiare. Cambiare il modo in cui ti senti in qualsiasi momento della tua vita è sempre una missione che inizia dentro di te.

CAPITOLO 7

LA FINE DEI SENTIMENTI NEGATIVI

 

“La sola cosa che si interpone tra te e ciò che sei davvero è un pensiero o un sentimento. È molto semplice.”

La mia maestra

La felicità è la tua condizione naturale, perciò, se in questo momento non ti senti felice, significa che un sentimento negativo sta impedendo alla felicità di manifestarsi. In questo capitolo troverai varie pratiche che ti aiuteranno a mettere fine ai sentimenti negativi e al circolo vizioso in cui ti hanno trascinato. Quando sarai libero, potrai finalmente vivere la vita nella tua condizione naturale di pura gioia e felicità: una vita più spettacolare di qualsiasi cosa tu abbia sperimentato finora.

“La prima cosa da fare è entrare in contatto con i sentimenti negativi di cui non si è consapevoli. Molta gente ha sentimenti negativi senza rendersi conto di averli. Molta gente è depressa senza rendersi conto di esserlo. È solo entrando in contatto con la gioia che si accorge di quanto sia stata depressa. […] La prima cosa da raggiungere è la consapevolezza dei propri sentimenti negativi. Quali sentimenti negativi? La malinconia, per esempio. Ci si sente malinconici e di cattivo umore. Si prova odio nei confronti di se stessi, o dei sensi di colpa. La vita sembra non avere scopo, né senso. Ci si sente feriti, nervosi e tesi. Prima di tutto, entrate in contatto con questi sentimenti.”
Anthony de Mello, S.I., Messaggio per un’aquila che si crede un pollo

Non hai bisogno di capire quale sentimento negativo stai provando di preciso, anche perché a volte è difficile stabilirlo. Ti basta sapere che, se non ti senti felice, si tratta di un sentimento negativo, che ostacola la tua esistenza impedendoti di vivere in una condizione di felicità costante.

Prendi coscienza del sentimento negativo senza resistergli, senza esprimerlo né giudicarlo in alcun modo. Riconosci che è solo un sentimento. Non tentare di modificarlo. Quando rinuncerai al desiderio di liberartene e smetterai di opporre resistenza, l’energia sarà rilasciata e il sentimento potrà svanire.

“Se smetti di resistere a un’emozione, quell’emozione non può durare.”
Rupert Spira, tratto dalla conferenza Rest in Your Being

Ci siamo convinti che opponendo resistenza ai sentimenti negativi riusciremo a scacciarli, ma è vero il contrario: così facendo ci garantiamo soltanto di provarli a ripetizione. Carl Gustav Jung, il padre della psicologia analitica, diceva: “Ciò a cui opponi resistenza persiste”. Smetti di resistere e ogni sentimento negativo, per quanto forte, ti attraverserà in fretta e se ne andrà.

Come mi ha mostrato la mia maestra, quando appoggi il palmo della mano al palmo di un’altra persona ed entrambi spingete, avverti una resistenza. Se l’altro smette di spingere, le mani ricadono subito verso il basso. Se puoi, prova a ripetere l’esperimento con un amico o un famigliare, perché vedendolo con i tuoi occhi ti sarà chiarissimo. La stessa cosa succede quando smetti di resistere a un’emozione negativa: l’emozione viene meno e scompare.

Per smettere di opporre resistenza a un sentimento negativo, devi permettergli di essere presente senza tentare di cambiarlo. Limitati a essere consapevole della sua presenza. Rilassati, perché se ti irrigidisci non fai altro che resistergli. Paradossalmente, per lasciar andare un sentimento bisogna rilassarsi e permettergli di essere presente, senza avere il desiderio di cambiarlo o di sbarazzarsene, senza volerlo trasformare in altro e senza prendere alcuna iniziativa. È proprio il contrario di ciò che abbiamo sempre fatto, il che spiega perché tutti noi abbiamo tante emozioni negative represse.

“La resistenza è subdola. È uno dei fattori principali che ci impediscono di avere, fare ed essere tutto ciò che vogliamo nella vita.”

Hale Dwoskin, The Sedona Method

Non appena permetti a un sentimento negativo di essere presente, l’energia che lo accompagna viene rilasciata in maniera naturale. È un processo automatico. Devi solo prendere coscienza del sentimento e lasciarlo emergere, senza cercare di spingerlo via, cambiarlo, controllarlo o sbarazzartene. Quando ne accetterai la presenza, la sua energia ti attraverserà in fretta e al tempo stesso porterà via gran parte del sentimento represso. Per esempio, se non opponi resistenza a un sentimento di rabbia e gli consenti di essere presente fin dal suo apparire, ben presto quel sentimento se ne andrà, portando via un po’ della rabbia originaria che hai represso nelle fasi iniziali della tua vita.

“Non avere paura dei sentimenti. Falli emergere e poi lasciali andare.”
Shakti Caterina Maggi

Se notiamo un sentimento e non interveniamo in alcun modo, significa che abbiamo smesso di soffocarlo o reprimerlo per cominciare finalmente a liberarlo. Persino un forte accesso di rabbia può svanire in meno di un minuto, se ci limitiamo a prenderne coscienza, permettendogli di essere presente senza resistergli.

“Quando ci identifichiamo intensamente con le emozioni negative, anziché osservarle, queste prosciugano in fretta le nostre riserve di energia. Rimanendo presenti e imparando a dis-identificarci dalle emozioni possiamo riprendere il controllo dell’energia, che a quel punto diventa disponibile per migliorare la nostra esperienza di vita.”

David Bingham

Le pratiche che sto per illustrare sono i metodi più efficaci che conosco per rilasciare per sempre i sentimenti negativi, compresi tutti quelli che hai represso e accumulato nel corso di una vita. E quando se ne saranno andati, non ti condizioneranno più come prima e la tua salute ringrazierà, così come le finanze, le relazioni e la tua intera esistenza. Non solo: una volta che i sentimenti negativi saranno svaniti, nulla più ti impedirà di vivere nella gioia e nella felicità della consapevolezza infinita. Tutto ciò che desideri ti comparirà davanti senza sforzo. Farai l’esperienza di essere una persona, ma al contempo sarai l’Essere infinito, che è ciò che sei davvero.

“Quando lasciamo andare tutto il possibile, resta solo ciò che desideriamo al di sopra di ogni altra cosa.”

Rupert Spira, The Ashes of Love

Accogliere

Francis Lucille, un ex fisico diventato un brillante maestro, descrive un metodo per rilasciare i sentimenti negativi detto “accogliere”. L’accoglienza è una delle pratiche più potenti che abbia mai provato in vita mia e ti permetterà di sradicare i sentimenti negativi una volta per tutte. (Vale la pena sottolineare che, quando accoglierai il sentimento negativo, anche la situazione o la circostanza che lo ha provocato muterà. Questo perché lascerai andare il sentimento che provi nei confronti di quella situazione.)

Accogliere è il contrario di resistere. Davanti a un sentimento negativo, la resistenza dice: «No, non voglio!». Accogliere invece ci fa dire: «Sì, qui sei il benvenuto». La consapevolezza è sempre accogliente. Non c’è sentimento negativo, per quanto forte, capace di contrastarla. Di fatto, nessun tipo di negatività può battere l’accoglienza della consapevolezza.

Sembra assurdo accogliere una cosa indesiderata, ma è la resistenza a tenerla legata a te, mentre accogliendola smetterai di resisterle! È difficile non opporsi o non irrigidirsi di fronte a un sentimento negativo; quando allarghi l’attenzione e lo accogli, però, come per miracolo la resistenza cessa e il sentimento – nient’altro che energia – si dissolve. A quel punto, anche la situazione a cui stavi resistendo può cambiare.

Ricorda: allargare l’attenzione è come allargare lo zoom della macchina fotografica, in modo che la mente non si concentri su questo o quel dettaglio. Assicurati di non focalizzarti sul sentimento, o rischi di rafforzarlo, perché la mente accresce tutto ciò su cui ci concentriamo. Prendi coscienza del sentimento, ma non focalizzarti su di esso. Tieni la mente spalancata.

Quando allarghi l’attenzione, almeno all’inizio, il maestro Hale Dwoskin consiglia di allargare le braccia, come per accogliere una persona cara e prepararti ad abbracciarla. Questo ti aiuterà ad aprire il cuore (senza rendercene conto, tendiamo ad avere la regione del cuore sempre contratta). Ogni volta che accolgo una cosa indesiderata nella mia vita, decido consapevolmente di aprire il mio cuore.

Secondo la mia maestra, quando pratichiamo l’accoglienza diventiamo il nostro vero Sé, la consapevolezza, perché accogliere è la nostra natura profonda. Di fatto, la consapevolezza infinita è talmente accogliente che i sentimenti negativi non possono stare al suo cospetto. Quando accogli una cosa negativa, le permetti di tornare a dissolversi nella sua fonte: tu stesso, la consapevolezza! Così, quando accogli un sentimento negativo, attingi al tuo potere infinito per dissolverlo.

Come afferma il maestro Francis Lucille, più ci esercitiamo ad accogliere, più ci rendiamo conto che questa non è un’attività di per sé; piuttosto, è un modo per impedire l’attività della resistenza. Inizialmente crediamo di accogliere, ma andando avanti ci accorgiamo che in realtà questo ci impedisce di fare un’altra cosa che molti di noi fanno in automatico: resistere.

“Il sentimento svanisce perché è solo energia. Quando un sentimento affiora, osserva che è solo energia e accoglilo. È affiorato perché sei pronto a liberartene.”

La mia maestra

Ciò che fa male è una benedizione

Alcuni anni fa sono caduta in depressione. All’epoca non sapevo quasi nulla delle rivelazioni contenute in questo libro, ma quanto meno conoscevo la causa: mia figlia era gravemente malata e temevo per la sua vita, così facevo un pensiero terrificante dopo l’altro. Poiché credevo a quei pensieri spaventosi, nel giro di pochi mesi sono entrata in una spirale di depressione.

“I sentimenti come la rabbia e la tristezza esistono solo per avvertirti che stai credendo alle tue storie.”

Byron Katie, A Mind at Home with Itself

Per risollevarmi dalla depressione cercavo di fare pensieri positivi e di gratitudine, però ho scoperto che i nostri pensieri hanno ben poco potere di fronte agli abissi della depressione. È un meccanismo di protezione che impedisce ai pensieri di manifestarsi quando siamo gravemente depressi o quando sprofondiamo nella disperazione. Perciò, il mio solito metodo per capovolgere la situazione è fallito e ho dovuto cercare un altro sistema.

Ho deciso che, se non potevo superare la depressione con i pensieri positivi, dovevo smettere di resisterle, perché sapevo che “Ciò a cui opponi resistenza persiste”. Ho chiuso gli occhi e mi sono concentrata sul mio corpo, dove sembrava che la depressione avesse preso dimora. Mi sono aperta a quella nube nera allargando le braccia per accoglierla, preparandomi ad abbracciarla stretta, come quando salutiamo una persona cara che non vediamo da molto tempo. Ho aperto il mio cuore e ho amato la depressione meglio che ho potuto e l’ho attirata a me. Per alcuni secondi è peggiorata, poi d’un tratto è diventata sempre più leggera e si è dissolta completamente. Nel giro di qualche secondo è svanita, come se niente fosse. Ho provato un forte senso di sollievo.

Alcune ore dopo il sentimento è tornato, ma era molto meno intenso di prima. Ho seguito la stessa procedura e ho continuato così ogni volta che la depressione ricompariva. Più mi dedicavo alla pratica, più la depressione si attenuava, e in pochi giorni è scomparsa del tutto.

“Nel momento in cui accettiamo i problemi che ci sono stati assegnati, le porte si aprono.”

Rumi

Non ho alcun dubbio che non soffrirò mai più di depressione. Quel sentimento ha lasciato il mio corpo per sempre.

Se funziona con la depressione, funziona con qualunque altro sentimento negativo. Eseguendo tu stesso la pratica capirai molto meglio di cosa si tratta: dissolvere un’emozione negativa all’apice dell’intensità è la sensazione più bella del mondo. Quella volta, anziché resistere al senso di depressione, facendolo peggiorare e tenendolo legato a me, ho fatto il contrario. In maniera intuitiva e del tutto personale, anche se all’epoca non lo sapevo ancora, ho accolto il sentimento negativo.

Da allora ho usato questa procedura per tutti i sentimenti negativi che mi si sono presentati, per i pensieri negativi e anche per le sensazioni fisiche dolorose, come un crampo al piede o un mal di testa. Ho scoperto che le sensazioni fisiche possono dissolversi con la stessa rapidità dei sentimenti negativi, se non opponiamo resistenza.

Ricorri alla pratica dell’accoglienza per tutto ciò che ti fa stare male, per i pensieri e i sentimenti negativi, le storie create dalla tua mente, le sensazioni e i ricordi dolorosi e le convinzioni limitanti. Accogliere ti libera dalla schiavitù emotiva e migliora la tua vita sotto ogni aspetto.

“Quando amiamo il nostro odio, smettiamo di odiare. L’amore vince sempre. Amare l’odio significa accoglierlo. Non significa che dobbiamo fare quello che ci dice, ma nemmeno reprimerlo. Quando amiamo l’odio, ci sottraiamo al processo dell’odio e l’amore può cominciare.”

Francis Lucille, The Perfume of Silence

I sentimenti negativi come la paura possono essere davvero spiacevoli, persino terrificanti, ed è per questo che molti di noi si sono abituati a reprimerli in automatico anziché affrontarli. Ma ci hanno ingannato. Quando permettiamo a un sentimento negativo di essere presente, accogliendolo senza cercare di allontanarlo, per un paio di secondi quel sentimento si intensifica e crediamo che possa sopraffarci, ma poi svanisce completamente.

Dopo che avrai permesso a un sentimento negativo di essere presente senza reprimerlo, dentro di te non lo proverai mai più con la stessa intensità. Sarai riuscito a indebolirlo e starà già scomparendo. Ti basterà accoglierlo di nuovo poche altre volte e se ne andrà per sempre. A quel punto osserva la felicità che ti pervade e il bene che inonda la tua vita, il tutto grazie a un unico sentimento negativo che avrai lasciato andare.

“Talvolta notiamo che un sentimento torna o perdura anche se lo abbiamo lasciato andare. Questo succede perché non vi abbiamo ancora rinunciato completamente. Dal momento che accumuliamo sentimenti per tutta la vita, dentro di noi c’è molta energia compressa, che deve emergere affinché possiamo riconoscerla. Quando ciò accade, proviamo subito un senso di leggerezza e felicità, quasi di euforia.”

Dr. David R. Hawkins, Letting Go

Dopo aver lasciato andare un sentimento negativo, proverai un forte senso di sollievo. Ogni volta ti sentirai più leggero, la vita ti sembrerà meno faticosa e la tua felicità aumenterà. Con il tempo e un po’ di esercizio, rinunciare ai sentimenti negativi diventerà sempre più facile: a un certo punto quasi tutti si dissolveranno all’istante, perché li lascerai andare in automatico non appena ne prenderai coscienza. È questo il potere infinito della consapevolezza.

“Lasciar andare è come il respiro: una cosa naturale. Inspira ed espira.”

La mia maestra

“A questo serve qualsiasi sensazione spiacevole, a questo serve il dolore, a questo servono i soldi, a questo servono tutte le cose del mondo: alla realizzazione di sé.”

Byron Katie, Amare ciò che è

I sentimenti negativi esistono per riportarti a casa, a ciò che sei. Ti avvertono che stai credendo a storie non vere, in modo che tu possa accogliere quei sentimenti e vivere nello splendore della consapevolezza, che è ciò che sei davvero. Non è paradossale che facciamo di tutto per evitare i sentimenti negativi, quando saranno proprio loro a liberarci?

“Ciò che fa male è una benedizione. L’oscurità è la tua candela.”

Rumi

Quando appare un’emozione negativa, cogli l’occasione per liberartene una volta per tutte. Come dice la mia maestra, un’emozione negativa sorge solo quando sei pronto a liberartene. Accoglila senza cercare di cambiarla o di sbarazzartene. Tu sei l’Essere infinito, e accogliere è la tua natura profonda. Accogli ogni sentimento negativo finché non te ne sarai liberato definitivamente.

“È possibile trovarsi in un ambiente molto ‘pacifico’ eppure sentirsi tormentati, ed è possibile trovarsi in un ambiente pericoloso, rumoroso e pieno di negatività, eppure sentirsi del tutto in pace.”

Jan Frazier, Opening the Door

Come si fa ad accogliere i sentimenti che riguardano temi su cui hai un’opinione forte o questioni a cui sei assolutamente contrario, per esempio la crudeltà sugli animali?

Cerca di capire che le tue brutte sensazioni in merito danneggiano te e non aiutano la causa. Accogli le sensazioni e i sentimenti che quell’argomento ti suscita. Accogli la tua disapprovazione, accogli il senso di iniquità e ingiustizia. Continua ad accogliere finché, pensando all’argomento, non proverai più alcun sentimento o sensazione.

Forse non vuoi smettere di affliggerti per una questione perché pensi che a quel punto smetterà di importartene. Ma questa è una storia raccontata dalla mente, ed è vero il contrario. La resistenza a una questione rafforza la questione stessa, conferendole energia e potere e ingigantendola. Quando invece lasci andare i sentimenti negativi al riguardo, rilasci tutta l’energia che hai concentrato sulla questione e togli potere alle sue circostanze. Al posto dell’emozione negativa affiorano naturalmente l’amore e la compassione, che a quel punto acquisiscono una potenza atomica e possono fare un’enorme differenza nel mondo.

Voglio raccontarti la storia di Lester Levenson. Lester raggiunse l’illuminazione durante un periodo di tre mesi in cui lasciò andare tutte le sue emozioni e credenze negative. Prima aveva molti problemi di salute, tra cui depressione, attacchi di emicrania, disturbi gastrointestinali, itterizia, fegato ingrossato, calcoli renali, problemi alla milza, iperacidità, ulcere perforanti che gli avevano causato lesioni allo stomaco e coronaropatia.

A mano a mano che Lester lasciava andare i sentimenti negativi repressi, le sue malattie e sofferenze svanivano l’una dopo l’altra. Lester chiamò il suo metodo per rinunciare alle emozioni negative “The Sedona Method”. Con l’attenta supervisione di Hale Dwoskin, un allievo di Lester citato sia in The Secret sia in questo libro, quel metodo continua ancora oggi ad aiutare tante persone in tutto il mondo.

“Ho lasciato andare e demolito l’inferno che avevo creato, riequilibrando tutto con l’amore, cercando di amare anziché essere amato e prendendomi la responsabilità di quanto mi accadeva. Dopo aver trovato il mio pensiero subconscio e averlo corretto, sono diventato sempre più libero, sempre più felice.”

Lester Levenson

“Pensa a un ricordo doloroso delle prime fasi della tua vita, un tremendo dispiacere che hai tenuto nascosto. Considera tutti gli anni di pensieri associati a quel singolo evento. Se riuscissimo a rinunciare al sentimento di dolore sottostante, quei pensieri svanirebbero di colpo e allora dimenticheremmo anche l’evento.”

Dr. David R. Hawkins, Letting Go

Quando lasciamo andare o accogliamo un sentimento represso evocato da un ricordo, anche molto lontano nel tempo, tutte le centinaia e migliaia di pensieri che accompagnano quel ricordo se ne vanno insieme al sentimento. Ed è la cosa migliore che potrebbe capitarti! È impossibile descrivere la leggerezza, la felicità e l’euforia che proverai lasciando andare i sentimenti legati a ricordi dolorosi, per non parlare della trasformazione radicale che subirà la tua vita. Quando rinuncerai ai sentimenti repressi, ti renderai conto di quanto ti facevano male alla salute. E quando vedrai cambiare in meglio le tue circostanze di vita, perché sarà così, saprai per esperienza che quei sentimenti ti stavano solo ostacolando.

Una volta mi sono servita di questa pratica per affrontare un’esperienza spiacevole che risaliva alla mia infanzia e che mi accompagnava da tutta la vita. Ormai non ricordo nemmeno più che esperienza fosse; ricordo solo il momento in cui l’ho lasciata andare. Appena ho rinunciato al sentimento doloroso evocato dal ricordo, il sentimento ha portato via con sé tutti i pensieri legati a quel ricordo, tanto che il ricordo stesso è svanito!

I ricordi spiacevoli sono fardelli pesanti da portare; ci impediscono di avere la vita che meritiamo e non sono ciò che siamo davvero. Ma possiamo liberarcene.

“Osserva il sentimento dietro un pensiero, e questo si dissolverà. È un meccanismo di purificazione. Per dissolvere centinaia di pensieri negativi, prendi una scorciatoia: accogli i sentimenti.”

La mia maestra

È incoraggiante sapere che basta rinunciare a un unico sentimento negativo per eliminare centinaia, forse migliaia di pensieri negativi. Dissolvendo i sentimenti negativi, elimini anche pensieri colmi di dubbi, senso di inferiorità, bisogno dell’approvazione altrui, insicurezza, mancanza di fiducia in te stesso e ogni altro tipo di pensiero negativo che ti impedisce di avere una vita meravigliosa all’insegna della felicità eterna. A ogni sentimento negativo che lascerai andare, la tua vita migliorerà nettamente.

La Super Pratica

Voglio condividere con te una pratica preziosissima che mi ha rivelato la mia maestra e che mi ha cambiato la vita, al punto che continuo a usarla ogni singolo giorno. È una combinazione semplice ma potente delle due pratiche più importanti e cruciali di questo libro: accogliere e rimanere nella consapevolezza. Secondo la mia maestra, quando rimaniamo nella consapevolezza il corpo attiva un meccanismo spontaneo di purificazione. Significa che in quel momento l’energia delle emozioni negative intrappolata dentro di te si attenua in automatico e comincia ad andarsene da sola! A volte lo percepisci, perché senti la tensione sciogliersi nel petto.

Passo 1. Accogli la negatività

Apri il cuore e accogli qualsiasi reazione negativa, sentimento negativo, sensazione negativa, pensiero negativo o problema nel momento in cui appare.

Passo 2. Rimani nella consapevolezza

Allarga l’attenzione come fosse l’obiettivo di una macchina fotografica, in modo che non si concentri su questo o quel dettaglio.

Poiché la consapevolezza è accogliente per natura, dopo aver ripetuto alcune volte la Super Pratica noterai che i due passi si fondono, diventando un tutt’uno. Ti renderai conto che la consapevolezza si fa subito presente nel momento stesso in cui accogli.

Da quando mi dedico a questa pratica, ho notato che le mie emozioni e reazioni negative sono molto più deboli e svaniscono in fretta. C’è stato addirittura un periodo in cui non vedevo l’ora che affiorasse un’emozione o una reazione negativa, non solo perché mi ricordava di accoglierla e di rimanere nella consapevolezza, ma anche perché, quando si dissolveva, mi sentivo proprio bene.

Ricorro a questa pratica anche quando sorge un problema o una situazione o circostanza negativa. Allargo l’attenzione, apro il cuore e accolgo il sentimento negativo verso quella situazione, poi cerco di rimanere nella consapevolezza meglio che posso. (Ho scoperto un metodo fantastico per rimanere nella consapevolezza: amarla. Basta amare la consapevolezza per darle piena attenzione.) Nella mia esperienza, dopo che ho eseguito la pratica, la situazione negativa cambia nel giro di pochissimo. È inevitabile che succeda, perché è la resistenza a tenere legata a noi una situazione negativa!

“In quella condizione di consapevolezza, tutta la sofferenza cessa.”
Jan Frazier, When Fear Falls Away

Alcuni anni fa ho affrontato un evento che molte persone definirebbero spaventoso e stressante. Tuttavia, accogliendo e rimanendo nella consapevolezza ho evitato di subire conseguenze pesanti, come invece mi sarebbe accaduto prima di conoscere queste pratiche.

Gli incendi boschivi minacciavano di distruggere la zona dove abito. Mi avevano fatto evacuare da casa mia, eppure mi sentivo tranquilla e in pace. Ero calma perché non mi importava cosa sarebbe successo. Se fossi rimasta senza casa, ero certa che sarebbe stato per il mio bene: evidentemente la vita voleva farmi prendere un’altra direzione. L’incendio divampò per settimane, distruggendo tutto ciò che incontrava sul suo cammino. Alla fine si avvicinò a casa mia e le prime abitazioni della via presero fuoco. Eppure non avevo paura, né mi preoccupavo che la vicenda si concludesse in un certo modo piuttosto che in un altro. Sapevo che avrei continuato a essere felice comunque. Non avendo opposto resistenza a nessun esito in particolare, casa mia si salvò. Avevo accolto la situazione. Non ho alcun dubbio che la pace e la tranquillità da me provate durante l’incendio erano dovute all’accoglienza che avevo già praticato in passato.

“Mi sono resa conto di tutta l’infelicità che si prova quando resistiamo ai fatti presenti o quando viviamo nel passato o nel futuro. Prima non mi ero mai accorta di vivere nella sofferenza. È come se per cinquant’anni mi fossi presa a martellate sugli stinchi, e poi il martello mi fosse caduto di mano.”

Jan Frazier, Opening the Door

La possibilità di liberarti dalle emozioni negative vale ogni secondo dell’impegno che porrai nel raggiungere questo obiettivo. Dopo aver scoperto il Segreto, nel 2004, ho provato quasi sempre sentimenti positivi, ma oggi, grazie alle conoscenze e alle pratiche che illustro in questo libro, vivo per lo più in una condizione di serena felicità.

Riesci a immaginare come sarebbe vivere anche un solo giorno senza emozioni negative che ti condizionino, per non parlare di un mese, o di un anno? Se non provassi emozioni negative, non avresti nemmeno pensieri negativi che contraddicono ciò che desideri, e attireresti tutto quello che vuoi come una calamita! Quando ne farai esperienza diretta, saprai che questa è la vera gioia di vivere.

CAPITOLO 7 in pillole

 

La felicità è la tua condizione naturale, perciò, se in questo momento non ti senti felice, significa che un sentimento negativo sta impedendo alla felicità di manifestarsi.

 

Prendi coscienza del sentimento negativo senza resistergli, senza esprimerlo né giudicarlo in alcun modo. Riconosci che è solo un sentimento.

 

Non appena permetti a un sentimento negativo di essere presente, l’energia che lo accompagna viene rilasciata in maniera naturale. È un processo automatico.

 

Accogliere è una pratica che permette di sradicare i sentimenti negativi. Accogliere è il contrario di resistere. Davanti a un sentimento negativo, l’accoglienza dice: «Sì, qui sei il benvenuto».

 

Quando allarghi l’attenzione, almeno all’inizio, può essere utile allargare le braccia. Puoi anche decidere consapevolmente di aprire il cuore.

 

Ricorri alla pratica dell’accoglienza per tutto ciò che ti fa stare male, per i pensieri e i sentimenti negativi, le storie create dalla tua mente, le sensazioni e i ricordi dolorosi e le convinzioni limitanti.

 

Dopo che avrai permesso a un sentimento negativo di essere presente senza reprimerlo, dentro di te non lo proverai mai più con la stessa intensità.

 

I sentimenti negativi esistono per riportarti a casa, a ciò che sei. Ti avvertono che stai credendo a storie non vere, in modo che tu possa accogliere quei sentimenti e vivere nello splendore della consapevolezza, che è ciò che sei davvero.

 

Un’emozione negativa sorge solo quando sei pronto a liberartene.

 

Quando lasci andare i sentimenti negativi riguardo un tema che ti sta particolarmente a cuore, rilasci tutta l’energia che hai concentrato sulla questione e

togli potere alle sue circostanze.

 

Quando accogliamo un sentimento represso evocato da un ricordo, tutte le centinaia e migliaia di pensieri che accompagnano quel ricordo se ne vanno insieme al sentimento.

 

È impossibile descrivere la leggerezza, la felicità e l’euforia che proverai lasciando andare i sentimenti legati a ricordi dolorosi.

 

La Super Pratica

Passo 1. Accogli la negatività.

Passo 2. Rimani nella consapevolezza (un modo per riuscirci è amare la consapevolezza).

CAPITOLO 8

ADDIO ALLA SOFFERENZA

 

“Ecco il punto fondamentale: non è obbligatorio soffrire.”

Byron Katie, A Mind at Home with Itself

Soffrire non è il tuo destino. E quando vivrai nella consapevolezza, che è il tuo vero te, non soffrirai mai più. Può essere difficile immaginare una vita senza sofferenza, ma ti assicuro che puoi cominciare a vivere così fin da adesso.

“Esiste il dolore fisico, ma la sofferenza viene dalla mente.”

Anthony de Mello, S.I.

“Il tuo Sé superiore non soffre, ma il Sé che ti è famigliare non capisce come smettere di soffrire.”

Jan Frazier, The Freedom of Being

La sofferenza nasce quando crediamo ai pensieri negativi. Pertanto, siamo noi a infliggercela.

“Scoprii che, se credevo ai miei pensieri, soffrivo, al contrario di quando non ci credevo, e questo è vero per chiunque. La libertà è davvero così semplice.”

Byron Katie, Mille nomi per la gioia

“Ogni volta che soffri, la tua sofferenza è racchiusa in un unico pensiero: ‘Non mi piace’. In altre parole, permettiamo a un singolo pensiero fragile e inconsistente di rovinare la nostra felicità.”

Rupert Spira, tratto dalla conferenza Suffering Is Contained in a Single Thought

La mente tende a rispondere alle circostanze della vita con No, No, No, mentre la consapevolezza risponde sempre Sì, Sì, Sì, a tutto.

“La consapevolezza dice ‘sì’ persino al ‘no’!”

La mia maestra

Dire «no» a ciò che non desideri lo tiene legato a te. Dire «sì», invece, allenta la tua resistenza permettendo a quello che non desideri di cambiare. Sembra andare contro la logica, eppure funziona proprio così. Quando dici: «No, non voglio», stai resistendo. E come ormai avrai capito, ciò a cui opponi resistenza persiste.

“Se rimani in questo stato di accettazione, non generi più negatività, né sofferenza, né infelicità. Allora vivi in uno stato di non resistenza, in uno stato di grazia e leggerezza, libero dalla lotta.”

Eckhart Tolle, Il potere di adesso

“Io amo ciò che è, non perché sono un individuo spirituale, ma perché opporsi alla realtà fa male.”

Byron Katie, Amare ciò che è

“Se in questo momento dovessi lasciar andare tutta la tua resistenza per non riattivarla mai più, con quel singolo gesto ti libereresti da un enorme fardello di sofferenza.”

Jan Frazier, The Freedom of Being

Se non opponiamo resistenza agli eventi, non si crea conflitto e l’energia della situazione svanisce. Senza resistenza, niente permane nella nostra vita. Se invece resistiamo agli eventi, ci aggrappiamo alla situazione e continuiamo a soffrire. Sailor Bob Adamson, un maestro meraviglioso, consiglia di lasciare che le esperienze arrivino e passino, senza giudicarle.

“È solo quando ci aggrappiamo alle situazioni negative e le teniamo strette, o quando resistiamo e ce ne allontaniamo, che creiamo il legame della sofferenza psicologica.”

Peter Lawry, tratto dalla conferenza No Separation

“Molte persone arrivano alla tomba convinte che soffrire sia inevitabile. È davvero triste. Se rifiuti la possibilità che le cose stiano diversamente, soffrirai invano fino al giorno della tua morte. Ma voglio dirti questo: se riuscirai a liberarti, la fine della sofferenza sarà il minore dei benefici. Il vero miracolo non è il totale annullamento dell’angoscia, bensì le ricchezze che inonderanno lo ‘spazio’ ora sgombro.”

Jan Frazier, When Fear Falls Away

La fine immediata della sofferenza

Sto per farti una rivelazione che forse non sarà facilissima da capire, ma che, se ci riesci, ti libererà subito dalla sofferenza. La mente ci induce a pensare che siamo noi a soffrire; di conseguenza, se le crediamo ciecamente, la nostra sofferenza è immensa. Ma la verità è che tu non soffri, sei soltanto consapevole della sofferenza. Ciò che soffre è l’idea che hai di te stesso e a cui hai sempre creduto, ma che non è ciò che sei davvero.

“La fine della sofferenza sopraggiunge quando riconosci che non sta soffrendo proprio nessuno.”

Hale Dwoskin

La mia maestra ti inviterebbe a porti questa domanda:

«Io sono colui che soffre, o sono ciò che è consapevole della sofferenza?».

Se smettiamo di credere al suggerimento della mente, secondo cui siamo noi a soffrire, la sofferenza finisce all’istante.

“Una volta compresa la natura della mente, la sofferenza non può esistere.”

Byron Katie, A Mind at Home with Itself

“La consapevolezza apre le porte, dissolve tutte le credenze, le opinioni e le idee che ostacolano e nascondono la tua naturale condizione di felicità.”

Anthony de Mello, S.I.

“Non c’è da stupirsi se ti senti a casa una volta distrutto il meccanismo della sofferenza e calmata la mente. È stata la casa a trovarti. Spesso si ha proprio questa impressione, perché non è detto che tu stessi cercando la strada di casa, almeno non consapevolmente. O magari sì, ma adesso ti rendi conto che stavi cercando nel posto sbagliato.”

Jan Frazier, The Great Sweetening. Life After Thought

La causa primaria di tutta la sofferenza del mondo dipende da una convinzione in particolare: che ognuno di noi è una persona separata dalle altre. Con il pensiero, la mente ti convince che sei solo una persona, e che sei vulnerabile a un intero mondo di cose che potrebbero andare male. Se credi alla storia della separatezza, ti ritrovi sotto il controllo assoluto della mente. Questa ti invierà una serie costante di pensieri spaventosi, dicendoti che sei vulnerabile, che ti possono capitare cose brutte e che tu e la tua vita siete limitati. Purtroppo, se ci credi, questa diventerà la tua esistenza. In realtà è vero il contrario. Non siamo persone separate. Le apparenze ce lo fanno credere, e viviamo l’esperienza di essere una persona singola, ma se vuoi avere una vita magnifica, colma di felicità duratura, rimani consapevole della verità: tu sei la coscienza-consapevolezza infinita ed eterna, e siamo Uno soltanto.

La fine dei problemi

Crediamo di avere un problema quando qualcosa non va come ci aspettavamo o quando ci sembra che qualcosa sia andato “storto”. Davanti a un problema, la reazione immediata della mente è: «Non voglio!». Tuttavia:

“I problemi esistono esclusivamente nella mente umana”.

Anthony de Mello, S.I., Messaggio per un’aquila che si crede un pollo

“I problemi non sono reali ma immaginari. È impossibile che esistano. Ciò che sei è libero dai problemi. Ogni singolo problema lo abbiamo creato noi.”

La mia maestra

“Tutti i problemi si basano sul ricordo; nel qui e ora non esistono problemi.”

Hale Dwoskin

“Se non esistesse la mente umana non ci sarebbero problemi. Tutti i problemi esistono nella mente umana. Tutti i problemi sono generati dalla mente.”

Anthony de Mello, S.I., Messaggio per un pesciolino che ha sempre sete

La verità è che i problemi sono solo una delle tante storie create dai nostri pensieri. La mente interpreta la vita raccontando una storia riguardo qualcosa che è successo e trasformandolo in un problema. Per sperimentare un’esistenza senza problemi, anziché credere alla mente, usa il potere della consapevolezza per diventare consapevole della mente.

Vivendo sempre più nella consapevolezza, comincerai a vedere chiaramente che i problemi sono limiti immaginari. Come può avere problemi la consapevolezza infinita, che è ciò che sei?

“È come mettere la mano sul fuoco ed esclamare: ‘Ahia, scotta! Mi brucia la mano! Questo sì che è un bel problema!’. Ma poi lo rifai, e ancora, e ancora, finché un giorno non te ne rendi conto e smetti. Quando hai un problema è lo stesso. Metti la mano sul problema, urli: ‘Fa male!’ e ti comporti come se niente fosse. Fingi di non averci posato sopra la mano. Invece è proprio così.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

“Tutti i problemi derivano dall’ego. Sarai libero quando non darai più valore a nessun problema.”

La mia maestra

La difficoltà sta nel fatto che, quando credi di avere un problema, di certo vivi anche l’esperienza di avere un problema. Se però sei consapevole che in realtà si tratta della mente e dei suoi pensieri, che ti stanno raccontando l’ennesima storia negativa, puoi permettere a ogni presunto problema di dissolversi e svanire, perché la tua convinzione non lo tiene più legato a te o al mondo.

“Chiunque dica: ‘Ho un problema’, ce l’ha nella mente. Può essere solo lì, perché non siamo in grado di vedere né concepire nulla se non nella mente. Ciò che guardi, ciò che senti, ciò che percepisci si trova nella mente. È il luogo in cui risiede tutto.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

“Ora ti dirò una cosa molto forte. Non c’è nessun problema, in nessun luogo e in nessun tempo. C’è solo carenza d’amore.”

La mia maestra

Quando non opponi resistenza, quando accetti tutto esattamente com’è, quello è amore. E dove esiste l’amore, non possono esistere problemi. Per questo i problemi non possono intaccare ciò che sei davvero: perché tu sei amore puro. Un amore così puro che la nostra mente non lo può concepire. È accogliente e benevolo, permette tutto e non è legato a nulla. È il tipo di amore dimostrato dai grandi esseri illuminati come Buddha, Gesù Cristo, Lao Tzu, Krishna e tanti altri. E questo amore puro, che è ciò che sei, non ha mai nessun problema.

Dal punto di vista di una persona limitata, però, i problemi sembrano reali eccome. La mente reagisce esattamente al contrario rispetto alla consapevolezza infinita: oppone resistenza e nega le cose per quello che sono, anziché accettarle e permettere che siano presenti.

“La vita è una serie di cambiamenti spontanei e naturali. Non cercare di resistere a questi cambiamenti. Resistere crea solo dolore. Lascia che la realtà sia la realtà e che le cose prendano il loro corso naturale.”

Lao Tzu

“Quando non ci facciamo coinvolgere emotivamente nel tentativo di costringere le cose a essere come le vogliamo noi, le cose sono libere di muoversi e di risolversi da sole.”

Kalyani Lawry

Applicando i princìpi di The Secret ho scoperto che, quando sono felice, nella mia vita ci sono pochissimi problemi. Questo perché nel luogo della felicità i problemi non si manifestano, oppure sono talmente piccoli che non mi turbano affatto. Quando sono felice, i problemi hanno l’aspetto di formicai, mentre quando sono disperata anche il più piccolo sembra una montagna gigantesca. Non è quindi logico che, al livello supremo della felicità, dove sappiamo ciò che siamo, non ci sia nemmeno un problema?

“I problemi del mondo non hanno fine. Se volessi farli cessare, saresti perennemente occupato a risolverli e ne troveresti sempre di nuovi. Finché sei conscio dei problemi, i problemi esistono. Solo quando scoprirai il vero te troverai anche un modo per porre fine ai problemi.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

Come liberarsi dai problemi per sempre

“Puoi essere libero da tutto. Vuoi prestare attenzione a un problema, cercando di cambiarlo, aggiustarlo o capirlo, o vuoi essere libero da quel problema?”

La mia maestra

Una volta ho confessato alla mia maestra di avere un grosso problema, o almeno io lo ritenevo tale, e lei mi ha risposto così. Non potresti trovare parole più chiare di queste:

“Smetti di concentrarti sul problema. Smetti di volerlo ingigantire o rimpicciolire. Smetti di desiderare che se ne vada. Smetti di volerlo cambiare. Smetti di volerlo capire. Smetti di volerlo controllare. Quando deciderai di essere la consapevolezza, il problema crollerà da solo. Tutto ciò che non è amore crolla di fronte all’amore. Tutto ciò che non è reale crolla di fronte alla consapevolezza”.

La mia maestra

Come spiegava The Secret, quando prestiamo attenzione a una cosa le conferiamo energia. Perciò, anche quando ci concentriamo su un problema gli infondiamo energia, facendolo diventare ancora più grande. Se cerchiamo di rimediare a un problema, se cerchiamo di risolverlo, controllarlo o sradicarlo, significa solo che gli stiamo dando attenzione! Quando invece distogliamo l’attenzione, sottraiamo energia al problema, che svanisce. Inevitabilmente crolla. È come togliere l’ossigeno a una fiamma: si spegne.

“Cercare di sbarazzarsi di un problema equivale a tenerselo stretto. In qualunque modo proviamo a sbarazzarcene, non facciamo altro che trattenerlo nella mente e dunque rafforzarlo. L’unico sistema per correggere un problema è lasciarlo andare. Non guardare il problema. Guarda solo ciò che desideri.”

Lester Levenson, Will Power (audio)

Una volta che avrai distolto l’attenzione da un problema, potrai servirti della mente per creare ciò che desideri, focalizzando la mente e i pensieri su questo obiettivo.

“L’energia scorre dove si concentra l’attenzione.”

Michael Bernard Beckwith, citato in The Secret

Prestiamo attenzione a ciò che non vogliamo, aspettandoci che questo possa cambiare la situazione, quando è vero il contrario. Dobbiamo distogliere l’attenzione dal problema per farlo dissolvere. Una volta ho sentito dire che i problemi sono come un ospite indesiderato: se non te ne prendi cura, l’ospite alza i tacchi!

Usa il potere della consapevolezza per prendere coscienza dei pensieri negativi e delle storie inventate dalla tua mente, e di conseguenza dissolverli. In questo modo ti libererai da tutti i problemi e da tutta la sofferenza. È solo l’ennesimo esempio della gioia e della beatitudine che ti attendono quando rimani nella consapevolezza, che è ciò che sei.

“È un miracolo che avviene piano piano. Sii paziente. Per tutta la vita hai fatto il contrario, credendo di essere in balìa degli eventi. Non aspettarti che ogni cosa si risolva all’istante.”

Jan Frazier, The Freedom of Being

CAPITOLO 8 in pillole

 

Soffrire non è il tuo destino. E quando vivrai nella consapevolezza, che è il tuo vero te, non soffrirai mai più.

 

La sofferenza nasce quando crediamo ai pensieri negativi. Pertanto, siamo noi a infliggercela.

 

Se resistiamo agli eventi, ci aggrappiamo alla situazione e continuiamo a soffrire.

 

Poniti questa domanda: «Io sono colui che soffre, o sono ciò che è consapevole della sofferenza?». La verità è che tu non soffri, sei solo

consapevole della sofferenza.

 

La causa primaria di tutta la sofferenza del mondo dipende da una convinzione in particolare: che ognuno di noi è una persona separata dalle altre.

 

I problemi esistono soltanto nella mente umana. Non sono reali ma immaginari.

 

Per sperimentare un’esistenza senza problemi, anziché credere alla mente, usa il potere della consapevolezza per diventare

consapevole della mente.

 

Quando ci concentriamo su un problema gli infondiamo energia, facendolo diventare ancora più grande. Quando invece distogliamo l’attenzione, sottraiamo energia al problema, che svanisce.

 

Una volta che avrai distolto l’attenzione da un problema, potrai servirti della mente per creare ciò che desideri, focalizzando la mente e i pensieri su questo obiettivo.

 

Usa il potere della consapevolezza per prendere coscienza dei pensieri negativi e delle storie inventate dalla tua mente, e di conseguenza dissolverli. In questo modo ti libererai da tutti i problemi e da tutta la sofferenza.

CAPITOLO 9

DISSOLVERE LE CREDENZE LIMITANTI

 

“Tutte le credenze sono limiti immaginari.”

La mia maestra

Che cos’è una credenza? Solo un pensiero su cui continuiamo a rimuginare finché non ci crediamo. Tutte le credenze sono limitate perché provengono dalla nostra mente. Vediamo un esempio: la convinzione che una cosa sia “troppo bella per essere vera”. Prima lo sentiamo dire dagli altri, poi cominciamo a fare lo stesso pensiero, dopo un po’ ci crediamo e infine troviamo prove nel mondo che lo attestano. Nell’istante esatto in cui cominciamo a credere che sia vero, il pensiero diventa una credenza immagazzinata nella mente subconscia, e da quel momento funziona come un programma automatico che si proietta nel mondo e continua a dimostrarsi vero nella nostra vita.

“Un pensiero è innocuo, finché non ci crediamo.”

Byron Katie

“Il punto non è ciò che dice l’ego, ma quanto gli crediamo.”

Mooji

Le credenze generano anche altri pensieri basati su di esse, così i pensieri continuano a ripresentarsi come un disco rotto. Quando crediamo che una cosa sia “troppo bella per essere vera”, la mente subconscia riproduce pensieri tipo: Quando sono così felice, ho paura che succeda qualcosa di brutto. Goditi il momento, perché non durerà. Dopo il sole viene sempre la tempesta. Sono nervoso perché di solito non mi capita mai niente di bello. Se una cosa sembra troppo bella per essere vera, di sicuro non lo è. Probabilmente conosci bene questi pensieri, il che dimostra che sono soltanto dischi rotti nella tua mente e che non sei l’unico a sentirli.

Come dice la mia maestra, immagina di rispondere al telefono e di sentire una registrazione dall’altra parte: «Questo è un messaggio registrato. Trasferisca subito tutto il suo denaro su questo conto corrente, così sarà al sicuro». Lo faresti? Crederesti al messaggio registrato? Certo che no. Ma allora perché crediamo ai dischi rotti della nostra mente?

Le credenze causano l’esperienza

“Proiettiamo all’esterno pensieri e credenze, ed essi tornano a noi sotto forma di esperienza.”

David Bingham

Poiché le credenze plasmano la nostra esperienza, ciò a cui crediamo è di fondamentale importanza. Le credenze hanno una sorta di potenza atomica, perché si proiettano di continuo nella nostra vita e in questo modo diventano vere. Non importa se sono false: una credenza piantata nel subconscio finisce sempre per dare frutto.

Per esempio, se credi che l’unico modo per arricchirti sia lavorare duramente e più a lungo, non potrai mai ricevere guadagni fortuiti e vincite inaspettate. La tua credenza ti impedisce di ottenere denaro da altre fonti. Ecco quanto ci limitiamo a causa delle nostre credenze. Quando hai una convinzione riguardo una persona, una circostanza o una situazione, questa si trasforma nella tua esperienza. I pensieri non hanno alcun potere senza l’energia della convinzione che li sostiene.

“La causa dell’infelicità è una sola: le false credenze che hai in testa. Credenze così diffuse, così comuni, che non ti verrebbe mai in mente di metterle in discussione.”

Anthony de Mello, S.I., The Way to Love

“L’infelicità è causata soltanto da false credenze sulla vera essenza della Vita.”

Peter Dziuban, Simply Notice

Inoltre, spesso sviluppiamo un forte attaccamento alle nostre convinzioni, anche quando ci provocano stress e sofferenza e ci rendono infelici. Le nostre credenze possono condannarci alla povertà, farci ammalare, spaventarci e rovinare o distruggere le nostre relazioni. Non sono affatto una cosa da custodire gelosamente o a cui aggrapparsi.

Tutte le tue attuali circostanze di vita sono generate dal sistema di credenze della tua mente subconscia.

“Cambiando le credenze a cui ci aggrappiamo, possiamo correggere le esperienze che stiamo vivendo.”

David Bingham

“Molte nostre idee e convinzioni su noi stessi e sul mondo sono radicate così a fondo che non ci rendiamo conto che sono credenze; allora le scambiamo per la verità assoluta, senza metterle in discussione.”

Rupert Spira, The Transparency of Things

Con le parole del compianto dottor David R. Hawkins:

“Spesso è un bene esaminare alcune credenze comuni e lasciarle andare subito, per esempio:

  1. Per meritarci qualcosa dobbiamo lavorare sodo, lottare, sacrificarci e impegnarci.
  2. Soffrire fa bene e ci migliora.
  3. Nessuno ti regala niente.
  4. Le cose facili da ottenere non valgono granché”.

Dr. David R. Hawkins, Letting Go

I grandi sapienti ci esortano a mettere tutto in discussione. Così facendo, scopriremo che le nostre credenze limitanti ci nascondono la verità su noi stessi e sul mondo.

“Niente di ciò che credi è vero. Quando lo capirai, sarai libero.”

Byron Katie

Accumuliamo credenze nel subconscio fin dalla prima infanzia, non appena cominciamo a cogliere qualcosa di quello che ci comunicano gli adulti. Le credenze si formano quando accettiamo un determinato pensiero ritenendolo vero: potrebbe essere una cosa che abbiamo letto o sentito in televisione, oppure un’idea espressa da qualcuno. In un modo o nell’altro, le nostre convinzioni arrivano dagli altri, che siano i genitori, la famiglia, gli amici, gli insegnanti o la società. Nell’istante in cui crediamo alle parole di qualcuno, è fatta: la credenza entra nel subconscio e da lì si manifesterà nella nostra vita!

Per esempio, una persona potrebbe pensare: Faccio fatica a dimagrire e a non riprendere i chili persi. A causa di questa credenza, quella persona potrà fare di tutto, ma finirà per ingrassare di nuovo.

Con il passare del tempo le credenze attecchiscono sempre di più nel subconscio, perché le rafforziamo con pensieri continui, come: Se non dimagrisco, dev’essere colpa del metabolismo. Ho provato un sacco di diete, ma non riesco proprio a perdere peso. Impiego una vita a buttare giù un paio di chili, e poi li riprendo subito. Nella la mia famiglia siamo tutti sovrappeso.

“Siamo governati dalla mente subconscia, che ci rende vittime dell’abitudine.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

La buona notizia è che le credenze sono formate soltanto da pensieri inconsistenti, perciò basta diventarne consapevoli per sradicarle facilmente. Finché restano immagazzinate nella mente subconscia, continuano a manifestarsi in automatico nella tua vita. Invece, nel momento in cui diventi davvero consapevole di una credenza, riesci ad abbatterla. Come quando lasci andare tutti i sentimenti negativi, allo stesso modo quando prendi coscienza delle credenze subconsce il risultato è che rimani per sempre nella consapevolezza. In effetti, quando sradichi gli uni, sradichi anche le altre. Di solito adotto un approccio duplice: lascio andare sia le credenze sia i sentimenti negativi non appena compaiono.

Svelare le credenze limitanti ti conduce rapidamente alla felicità duratura e alla libertà completa. Nel corso di questo processo la tua vita terrena migliora nettamente sotto ogni aspetto, perché non è più limitata dalle credenze. Se pensi che ci sia qualcosa che non puoi essere, fare o avere, questa è una credenza limitante. Immagina come sarebbe la tua vita senza limiti!

Dissolvere le credenze

Le credenze si dissolvono con la consapevolezza, ovvero prendendone coscienza. Nell’istante in cui diventi consapevole che una credenza non è vera, gran parte di essa crolla e si dissolve. In seguito, se continuerai a sottoporla all’esame della tua mente pensante, ricordando a te stesso che è solo una convinzione e che non è vera, anche il resto della credenza si dissolverà. È questo il potere infinito della consapevolezza.

Talvolta è complicato individuare le credenze, proprio perché credi che siano la verità e non semplici credenze! Tuttavia, una volta diventato consapevole di una credenza, darai inizio alla sua dissoluzione e il resto finirà per crollare grazie al fatto che ne sarai continuamente consapevole.

A un certo punto non ricorderai nemmeno più a cosa credevi, perché la credenza sarà svanita del tutto. Sia le credenze sia i ricordi sono fatti di pensiero e sono conservati nella mente subconscia. Per questo, cancellando una credenza, anche tutti i pensieri legati a essa svaniranno, compresi quelli che ne costituivano il ricordo.

“Rinuncia a tutto quello in cui credi. Prima o poi dovrai farlo. Quando morirai non potrai portare con te il tuo sistema di credenze, quindi perché non rinunciarvi ora? Rinuncia alle tue convinzioni di volta in volta. Scopri la gioia di vivere senza essere vincolato a un sistema di credenze. L’attaccamento a credenze come ‘La felicità richiede fatica’ o ‘Bisogna soffrire per essere felici’, infatti, è molto profondo.”

Francis Lucille, The Perfume of Silence

Ogni credenza di cui diventi consapevole e che quindi dissolvi innalzerà la tua vita a un livello di felicità, abbondanza, leggerezza e gioia inimmaginabile. Elimina le credenze, a una a una, e liberati! La consapevolezza non ha nessuna credenza, perché la consapevolezza sa tutto.

“Di fatto, i sistemi di credenze non sono nulla. È facile lasciarli andare. Sono solo tigri di carta! Meglio lasciarli andare subito e vivere felici per sempre.”

Francis Lucille, The Perfume of Silence

Puoi chiedere alla mente subconscia di mettere in rilievo le credenze, per aiutarti a diventarne consapevole. Usa queste parole: «Mostrami chiaramente le mie credenze, a una a una, in modo che possa diventare consapevole di ognuna». Poi resta vigile per notarle non appena si manifestano.

Presta attenzione quando pronunci parole come «Credo» o «Non credo», perché sono sempre seguite da una credenza. Presta attenzione quando pronunci parole come «Penso» o «Non penso», perché molto probabilmente anche in questo caso stai per esprimere una credenza.

Quando capirai che una credenza è solo una storia mentale di cui ti sei convinto, la credenza non soltanto si dissolverà, ma porterà con sé anche le migliaia di pensieri che vi sono legati, tutti sepolti nella mente subconscia. Oltre a essere fatte di pensiero, le credenze attirano continuamente nuovi pensieri che le sostengono. Finché manterremo una convinzione, quella convinzione non farà che accumulare pensieri.

Siamo capaci di aggrapparci per anni, decenni o anche per una vita intera a una credenza e alle migliaia di pensieri che la accompagnano, il che spiega perché molti di noi si sentono schiacciati da un peso insostenibile. Non ci rendiamo conto che sono le nostre credenze ad appesantirci la vita e a farci sentire vecchi, che sono le nostre credenze a impedirci di avere la vita che meritiamo. Per esempio, rifletti su quanti pensieri hai legato alla convinzione di essere una singola persona separata dalle altre. E ora immagina l’enorme senso di sollievo, leggerezza e vastità che proveresti facendo dissolvere una credenza di tale portata. Quando sperimenterai questa sensazione, capirai!

“Sii come un albero: lascia che le foglie morte cadano.”

Rumi

Reazioni: credenze mascherate

“Le reazioni sono credenze inconsce.”

Peter Dziuban, Simply Notice (audiolibro)

Un altro modo per svelare le credenze è diventare consapevoli delle nostre reazioni. Quando reagiamo a qualcosa, è perché sepolta dentro di noi c’è una credenza che ha provocato quella reazione. Di fatto, le reazioni sono credenze mascherate. Poniamo il caso di ricevere la bolletta della luce e scoprire che è molto più alta del previsto: reagiamo in modo negativo. La credenza che ha provocato la reazione riguarda la mancanza di denaro, ma come tutte le credenze è vera nella nostra vita solo perché noi ci crediamo.

Ogni volta che ti accorgi di reagire in un determinato modo, devi solo diventare consapevole della tua reazione. Così facendo la indebolisci, perché la consapevolezza è il potere che dissolve ogni traccia di negatività e disarmonia.

“Quando reagisci, è perché ti stai identificando: stai prendendo le cose sul personale. Invece, limitati a osservare la reazione.”

La mia maestra

Ricordati che non sei tu a reagire alle cose, ma la mente. È la mente che si identifica con le cose e le prende sul personale, perché nasce dalla prospettiva di una persona. Quando diventi consapevole delle tue reazioni – semplicemente osservandole nell’istante in cui appaiono – non solo togli alla mente il potere di reagire, ma sveli la credenza nascosta sotto la reazione; una volta svelata, anch’essa si dissolverà.

“Se desideri liberarti da un comportamento, una tendenza o un’abitudine, significa che hai già una consapevolezza naturale al riguardo. Se lo capisci davvero e osservi quel comportamento con distacco, ti sentirai subito libero dalla sua morsa e non ti identificherai mai più con esso. Questo è molto importante.”

Mooji

La consapevolezza dissolve tutto ciò che non è vero. A mano a mano che le credenze si dissolveranno l’una dopo l’altra, avvertirai la differenza nel tuo corpo, che sarà più leggero. Noterai la differenza nella tua salute mentale, perché ti sentirai più felice. Vedrai la differenza nella tua vita, che diventerà facile come fosse un miracolo. Tutto ciò di cui hai bisogno, tutto ciò che desideri, ti cadrà dritto tra le mani.

Voglio raccontarti un’altra parte dell’incredibile storia di Lester Levenson. Come ricorderai, Lester raggiunse l’illuminazione in un periodo di tre mesi, durante il quale guarì da numerose malattie. Prima, a soli quarant’anni, aveva gravi problemi al cuore e il suo medico l’aveva condannato a morte. Secondo il dottore, non c’era niente da fare: il paziente sarebbe potuto morire da un momento all’altro. Lester tornò a casa e passò i primi giorni in preda al terrore. Poi decise che, se proprio doveva morire, avrebbe almeno riesaminato la sua esistenza per capire perché si fosse sentito felice soltanto di rado. Così iniziò il processo grazie al quale eliminò ogni credenza ed emozione negativa repressa. Dopo appena tre mesi, tutta la negatività se n’era andata. La cardiopatia guarì spontaneamente e Lester visse per altri quarant’anni in perfetta salute e nella gioia perenne. Cosa ancora più importante: eliminando tutte le sue credenze ed emozioni represse, Lester scoprì chi era davvero.

E ora anche tu sai come si fa.

CAPITOLO 9 in pillole

 

Una credenza è solo un pensiero su cui continuiamo a rimuginare finché non ci crediamo. Tutte le credenze sono limitate perché provengono dalla nostra mente.

 

Ogni credenza è immagazzinata nella mente subconscia, e da quel momento funziona come un programma automatico.

 

Le credenze si proiettano di continuo nella nostra vita e in questo modo diventano vere.

 

Tutte le tue attuali circostanze di vita sono generate dal sistema di credenze della tua mente subconscia.

 

Presta attenzione quando pronunci parole come «Credo» o «Non credo», perché sono sempre seguite da una credenza.

 

Presta attenzione quando pronunci parole come «Penso» o «Non penso», perché molto probabilmente anche in questo caso stai per esprimere una credenza.

 

Metti tutto in discussione. In questo modo scoprirai di essere aggrappato a credenze limitanti che ci nascondono la verità su noi stessi e sul mondo.

 

Finché restano immagazzinate nella mente subconscia, le credenze continuano a manifestarsi in automatico nella tua vita. Invece, nel momento in cui diventi davvero consapevole di una credenza, riesci ad abbatterla.

 

Ogni credenza di cui diventi consapevole e che quindi dissolvi innalzerà la tua vita a un livello di felicità, abbondanza, leggerezza e gioia inimmaginabile.

 

Puoi chiedere alla mente subconscia di mettere in rilievo le credenze, per aiutarti a diventarne consapevole. Usa queste parole: «Mostrami chiaramente le mie credenze, a una a una, in modo che possa diventare consapevole di ognuna».

 

Quando una credenza si dissolve, porta con sé anche le migliaia di pensieri che vi sono legati, tutti sepolti nella mente subconscia.

 

Non ci rendiamo conto che sono le nostre credenze ad appesantirci la vita e a farci sentire vecchi, che sono le nostre credenze a impedirci di avere la vita che meritiamo.

 

Per svelare le credenze, diventa consapevole delle tue reazioni. Di fatto, le reazioni sono credenze mascherate.

 

Ogni volta che ti accorgi di reagire in un certo modo, devi solo diventare consapevole della tua reazione. Così facendo la indebolisci.

CAPITOLO 10

FELICITÀ DURATURA

 

“Vivo nel presente eternamente felice. Non è una felicità terrena, che dopo un po’ annoia e ti spinge ad accogliere qualche piccola difficoltà solo per il gusto di cambiare. La gioia che mi pervade è mille volte più inebriante, in perenne mutamento, sempre nuova. In questo stato di coscienza ti senti attraversare da tutta la felicità del mondo.”

Paramahansa Yogananda

Tu sei la felicità. È la tua vera natura! La felicità non appare quando ricevi una cosa che desideri, quando ti senti meglio, quando superi un problema o quando raggiungi un obiettivo particolare. La felicità, una sorgente di felicità infinita, si trova proprio dentro di te!

“Per aprire il deposito della felicità autentica si deve realizzare il Sé.”

Ramana Maharshi, Sii ciò che sei

“Non aspettatevi di ottenere pace e pura felicità dalla vita terrena. Questo sia il vostro nuovo atteggiamento: quali che siano le vostre esperienze, godetene in maniera obiettiva, come fareste con un film. Dovete trovare la vera pace e la vera felicità dentro voi stessi.”

Paramahansa Yogananda, L’eterna ricerca dell’uomo

“La felicità è la nostra condizione naturale. La felicità è la condizione naturale dei bambini piccoli, a cui appartiene il regno finché non vengono corrotti e contaminati dalla stupidità della società e della cultura. Per acquisire la felicità non bisogna fare nulla, perché la felicità non può essere acquisita. Qualcuno sa perché? Perché l’abbiamo già. Come si fa ad acquisire qualcosa che già si possiede? E allora, perché non la provate? Perché dovete abbandonare qualcosa. Dovete abbandonare le illusioni. Non dovete aggiungere nulla, per poter essere felici: dovete invece abbandonare qualcosa. La vita è facile, è meravigliosa. È difficile solo con le vostre illusioni […].”
Anthony de Mello, S.I., Messaggio per un’aquila che si crede un pollo

Oggi vivo con un sottofondo di felicità che mi accompagna sempre, nato quando ho accolto i sentimenti negativi e ho imparato a rimanere nella consapevolezza. Tuttavia, in varie occasioni mi sono sentita travolgere da una felicità davvero deliziosa, mai provata prima. Sembra arrivare dal nulla, nel senso che non ha un motivo preciso. Quando appare, tutta la negatività svanisce. In quel momento i ricordi dolorosi della mia vita si dissolvono come se non fossero mai davvero accaduti. Ormai riconosco subito questa deliziosa felicità come la felicità della nostra vera natura. Non può essere paragonata alla gioia di ottenere ciò che desideriamo. È una felicità di livello superiore, che va oltre qualsiasi cosa abbia mai provato.

Condividendo questa esperienza, spero che anche tu riesca ad aprirti alla possibilità di viverla. Una volta provata la tua condizione naturale di felicità, non vorrai più vivere in nessun altro stato.

“Ho trovato in me una gioia che non è mai più svanita, nemmeno per un secondo. Questa gioia è in tutti, sempre.”

Byron Katie, Mille nomi per la gioia

Questa felicità assomiglia a ciò che si prova innamorandosi: una persona di un’altra persona o una madre del figlio appena nato. Hai presente la deliziosa sensazione di avere la testa tra le nuvole perché sei pazzo d’amore? Vorresti che non finisse mai. Quando ci innamoriamo ci sentiamo così perché perdiamo “noi stessi” nell’altra persona. Allo stesso modo, quando perdiamo la mente egotistica la consapevolezza passa subito in primo piano, radiosa di gioia e completamente felice.

“Con ogni nostra azione, tutti noi cerchiamo esattamente la stessa cosa. Il mondo la chiama felicità suprema. Noi la chiameremo ‘l’io che sono’. Scopri te stesso e scoprirai la felicità più grande e la soddisfazione più piena.”

Lester Levenson

“In parole semplici, la felicità è essere il tuo Sé. Non il Sé limitato che fingi di essere la maggior parte del tempo, ma il Sé illimitato che sei e che sei sempre stato. Questo è il Sé che è sempre presente senza sforzo prima, durante e dopo qualunque altra cosa si manifesti nella tua esperienza. Sei lo sfondo radioso e immutabile che lascia esistere tutto il resto.”

Hale Dwoskin, Happiness Is Free

“Per trovare la Verità o la Felicità devi guardare dentro di te: devi vedere che siamo Uno, devi vedere l’Universo per quello che è davvero, cioè nient’altro che la tua coscienza, ovvero il tuo Sé. È difficile da descrivere: lo devi provare. Soltanto quando lo provi lo sai. Non si può capire ascoltandolo dagli altri. I libri e i maestri possono indicarci la strada, ma tocca a noi imboccarla. Questa è una delle cose belle del cammino. Non c’è niente a cui credere, tutto deve essere sperimentato e dimostrato appieno da ognuno prima di poterlo accettare.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

Consapevolezza uguale felicità

Tu non sei una persona che è felice: sei la felicità stessa. La tua vera natura, la consapevolezza, è la felicità. Non esiste altra felicità se non quella della tua vera natura. La felicità che hai provato in un istante qualsiasi della tua vita è la felicità della consapevolezza! Nei momenti in cui ti sei sentito felice, stavi intravedendo un frammento della tua magnificenza.

“Ogni attimo di felicità viene dalla grazia e ci insegna che la felicità non si trova in un oggetto. Dobbiamo capire che questa felicità nell’attimo siamo noi. L’oggetto è quasi irrilevante. L’oggetto fa parte del sogno, ma la felicità è reale.”

Francis Lucille, The Perfume of Silence

Quando sei felice, la vita prende la direzione che vuoi tu. Per le circostanze della tua vita non potrebbe esserci niente di meglio. I problemi tendono a risolversi da soli e le cose procedono facilmente, senza alcuno sforzo da parte tua. È come se l’intero Universo cospirasse a tuo favore e ti presentasse tutto ciò che ti serve nel momento in cui ti serve. Più sei felice, più la tua vita scorre liscia come l’olio. Più sei infelice, più tutto diventa faticoso.

“Più sei motivato dall’ego, più è difficile concludere qualcosa, l’armonia diminuisce e l’infelicità aumenta.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

La felicità non è di questo mondo

“Alcuni di noi cercano la Felicità nel posto giusto e di conseguenza diventano più felici. Altri la cercano alla cieca nel mondo, dove non la troveranno mai, e vanno incontro alla delusione.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

Quando cerchiamo la felicità nel mondo, dobbiamo accontentarci di una versione effimera. Non importa quante cose compriamo o quante esperienze facciamo: la felicità tratta dai beni materiali o dalle esperienze è destinata a svanire. E subito dopo ricominciamo a cercarla in un altro oggetto o in una nuova esperienza. La felicità duratura non si trova nel mondo, anche se siamo convinti di sì.

“Solo quando ci guardiamo dentro scopriamo che la felicità è tutta lì. L’unico luogo in cui possiamo essere felici è dentro di noi. Lì e basta. Ogni volta che attribuiamo la felicità a qualcosa di esterno, che sia una persona o un oggetto, ne ricaviamo più dolore che piacere.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

“Non dobbiamo aspettare le circostanze giuste per essere felici.”

Rupert Spira

Ogni persona che abbia mai vissuto sulla terra è sempre stata guidata da un unico proposito: essere felice. Tutto quello che facciamo o non facciamo, tutto quello per cui lottiamo, progettiamo, tramiamo, viviamo, tutti i nostri sogni e desideri dipendono esclusivamente dalla convinzione che una volta raggiunto l’obiettivo saremo più felici. La felicità è l’unico motivo dietro tutte le decisioni di una persona, e secondo le stime ognuno di noi prende trentacinquemila decisioni al giorno! Eppure i nostri piani, le nostre azioni, il sudore, le lacrime e le decisioni non ci avvicinano minimamente alla felicità che cerchiamo invano nel mondo. Per tutto il tempo, la felicità che cerchiamo è sempre stata dentro di noi.

“E qual è la soluzione? Non guardare al mondo per trovare la felicità, ma guardare al luogo in cui si trova davvero, dentro di noi, nella nostra stessa coscienza.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

Sarò felice quando . . .

Se crediamo che la felicità abbia un’origine esterna, è facile prendere l’abitudine di rimandarla finché non ci saranno le condizioni giuste. Hai mai pensato o detto: «Sarò felice quando…» per poi completare la frase con un evento futuro? «Sarò felice quando avrò finito gli esami e mi sarò laureato», «Sarò felice quando mi comprerò la macchina nuova», «Sarò felice quando troverò l’amore», «Sarò felice quando mi sposerò», «Sarò felice quando guadagnerò di più», «Sarò felice quando avrò fatto carriera», «Sarò felice quando andrò in vacanza», «Sarò felice quando avrò perso i chili di troppo», «Sarò felice quando avremo un bambino», «Sarò felice quando la mia azienda sarà ben avviata», «Sarò felice quando i miei problemi di salute si risolveranno e mi sentirò meglio», e l’elenco potrebbe continuare.

Rimandiamo la felicità ogni volta che pensiamo dipenda da fattori esterni. Aspettiamo che qualcuno o qualcosa ci renda felici, ma è impossibile ottenere la felicità duratura in questo modo: non succederà mai, non importa quanto aspettiamo.

Se hai vissuto abbastanza a lungo, se hai raggiunto un discreto successo e se hai avuto tante meravigliose esperienze di vita, forse avrai già scoperto che la felicità non si trova nel mondo. In particolare, potresti essertene reso conto se sei riuscito a realizzare un tuo grande sogno. Siamo convinti che saremo finalmente felici solo quando i nostri sogni più grandi si trasformeranno in realtà: per esempio avere successo, diventare ricchi, trovare il partner perfetto, avere figli.

Tuttavia, quando un sogno si avvera, pur essendo un momento meraviglioso ed entusiasmante, scopriamo che la presunta felicità duratura che ci attendeva è effimera come in tutti gli altri casi. Questa amara esperienza potrebbe farci finalmente capire che la felicità non proviene dal mondo esterno. Alcuni restano profondamente delusi e giungono alla conclusione che la felicità duratura sia solo una fantasia destinata a non realizzarsi.

Ma la felicità duratura non è una fantasia. È la verità del tuo essere e la tua natura più profonda. Dopo tante ricerche a vuoto, capire finalmente che la felicità che desideri è già dentro di te è una scoperta straordinaria! Quando comprenderai questa verità, la felicità duratura sarà a portata di mano, perché non la cercherai mai più inutilmente nelle altre persone o nel mondo.

“Quando capirai questo, il tuo cammino diventerà una linea retta. Smetterai di inseguire l’arcobaleno e andrai a prendere la felicità dove sai che la troverai: dentro di te.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

Prova a immaginare. Miliardi di persone, per migliaia di anni, sono andate alla disperata ricerca della felicità ogni singolo giorno della loro vita. Hanno guardato ovunque, come se potessero trovarla nel mondo. E per tutto il tempo c’è sempre stato un unico luogo dove poterla trovare: la nostra vera natura, la consapevolezza. L’intera situazione è una specie di enorme barzelletta cosmica. Forse è per questo che Buddha rise così forte sotto l’albero della Bodhi quando, dopo averla cercata nel mondo per sedici anni, scoprì che la verità era dentro di lui. Se ci pensi, la storia dimostra che non sono stati molti quelli che hanno avuto l’idea di cercare la felicità dentro di sé.

Eppure nel corso della vita, spesso dopo esperienze che ci lasciano l’amaro in bocca, tutti noi riceviamo numerosi segnali del fatto che la felicità non proviene dal mondo. Ogni volta che la felicità si è manifestata nella tua esistenza ma poi è scomparsa, quello era un segnale che ti invitava a distogliere l’attenzione dal mondo per guardare dentro di te.

Ora possiamo cercare la felicità duratura nel posto giusto, anziché dove non la troveremo mai. Puoi smettere di chiederla al tuo partner o ai tuoi figli. Puoi smettere di chiederla al tuo lavoro, a una casa nuova, ai vestiti firmati, alle vacanze o a un’automobile. Niente di tutto ciò potrebbe renderti felice per sempre, perché sono cose in perenne mutamento. Per non parlare della tua personalità, anch’essa in costante mutamento: oggi ti piace una cosa, domani un’altra. La tua felicità si trova dentro il tuo vero io, quello immutabile: la consapevolezza. Nessun altro te la può dare.

Certo, possiamo godere di tutte le cose meravigliose che desideriamo essere, fare o avere nella vita terrena, ma questo è possibile soltanto se riconosciamo appieno che la felicità autentica e duratura si trova esclusivamente dentro di noi.

“La felicità non si compra. È la tua vera natura. La beatitudine non è una nuova conquista. Quel che facciamo è eliminare l’infelicità.”

Ramana Maharshi

Sono i tuoi pensieri a determinare come ti senti: se non sei felice, è perché stai pensando a ciò che non desideri. La tua mente funziona solo nel passato o nel futuro, perciò stai pensando o a una cosa passata che ti rende infelice, o a una cosa futura che ti rende infelice.

“I pensieri soffocano la capacità di essere felici.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

Ciò che ti separa dalla felicità perenne e da chi sei realmente è solo un pensiero. Può essere carico di tristezza, paura, rabbia, delusione, ma alla fine si tratta sempre di pensieri che reagiscono a un evento dicendo la medesima cosa: «Non voglio». E poiché credi a quel singolo pensiero, l’infelicità cala su di te come una coltre e nasconde la felicità, ciò che sei davvero.

“Prima viene il pensiero, poi il sentimento, infine l’emozione (come le lacrime). L’ordine è sempre questo, però spesso le persone avvertono prima l’emozione, senza rendersi conto che c’è stato prima un pensiero sottile che ha creato il sentimento, mentre l’emozione è arrivata dopo.”

Sailor Bob Adamson

“L’unico motivo per cui vivi l’esperienza di essere infelice è che ti stai identificando con un pensiero carico di infelicità.”

La mia maestra

“La vita è facile. Tutto accade per te, non a te. Tutto avviene proprio nel momento giusto, né troppo presto né troppo tardi. Non deve piacerti: è semplicemente più facile se lo fai.”

Byron Katie, Mille nomi per la gioia

Forse stai cominciando a capire che credere alla mente e ai suoi pensieri negativi può davvero rovinarti la vita. Ogni volta che ho avuto la possibilità di aiutare qualcuno a superare un problema o una difficoltà, ho scoperto che quella persona soffriva perché credeva ai pensieri negativi della sua mente. Ogni volta che io stessa mi sono trovata in difficoltà, è stato perché credevo ai pensieri negativi della mia mente. Perciò, quando provi dolore o ti senti ferito per una situazione, cerca di trasformare quel sentimento spiacevole in un campanello d’allarme, per renderti conto che in quel momento stai credendo a pensieri negativi che non sono veri. Appena smetterai di crederci, comincerai a notare che la tua mente tende a opporsi a molte cose, celando la tua felicità innata.

“Cosa c’è che non va nel qui e ora, se non ci pensi?”

Sailor Bob Adamson, A Sprinkling of Jewels

“La pace che cerchi è già presente. Ma sembra oscurata perché la nostra attenzione viene sviata verso il pensiero.”

Kalyani Lawry

La mente ci perseguita con il suo chiacchiericcio, i suoi commenti continui e la sua natura contraddittoria, perciò è sorprendente che tanti di noi le credano ancora, come se fosse l’unica e sola autorità al mondo. Non devi fermare, zittire o calmare la mente; devi solo smettere di crederle! Quando smetti di crederle, la mente si placa in automatico e a quel punto la felicità sorge dentro di te come un’onda di marea carica di gioia.

Resistere alla felicità

Per quanto possa sembrare incredibile, molti di noi resistono alla possibilità di essere felici. Non ci accorgiamo che la causa di questo comportamento è una convinzione repressa. Forse, da bambini, qualcuno ci ha detto di tenere a freno l’entusiasmo e la naturale allegria del nostro spirito libero. Hai mai sentito frasi come: «Sei grande per queste cose», «Cresci», «Finiscila di metterti in mostra», «Sta’ fermo e zitto»? In tal caso, potresti esserti convinto che per ottenere l’approvazione altrui devi stare fermo e zitto. Infatti, quando da piccolo correvi dappertutto in preda all’entusiasmo e all’allegria, ti mettevano in castigo per aver fatto chiasso. Di conseguenza, con il passare del tempo ci siamo pian piano abituati a smorzare e contenere la nostra gioia naturale. Ma basta capire che stiamo resistendo alla felicità per incrinare questa convinzione e toglierle potere.

“Siamo felici per natura. Perciò, se non sperimentiamo la felicità, significa che le stiamo resistendo.”

La mia maestra

“Se non vi impegnaste troppo a essere infelici sareste felici.”

Anthony de Mello, S.I., Messaggio per un pesciolino che ha sempre sete

Per essere felici non dobbiamo fare niente. Piuttosto, dobbiamo smettere di fare ciò che ci rende infelici!

“Essere felici non è complicato. La cosa complicata è essere infelici. Quando diciamo che essere felici è complicato, lasciamo intendere che la felicità comporti sforzo, attenzione costante, fatica. Se crediamo che la felicità richieda sforzo e fatica, non facciamo altro che prolungare la nostra infelicità.”

Francis Lucille, The Perfume of Silence

“Non percepisci la felicità basilare e illimitata del tuo essere?”

La mia maestra

Se la felicità è la nostra condizione naturale, immagina quanta energia serve per essere infelici.

In tutto il mondo, la resistenza è ciò che toglie la felicità alla maggioranza delle persone. Anziché lasciare che le cose siano quello che sono, opponiamo resistenza agli eventi, presenti o passati, con un solo pensiero ripetitivo: Non voglio… E al posto dei puntini aggiungiamo l’elenco infinito delle cose che non vogliamo.

“Niente di esterno ci può sconvolgere. Soffriamo solo quando desideriamo che le cose siano differenti da come sono.”

Byron Katie, Amare ciò che è

“La felicità consiste semplicemente nel lasciare che ogni cosa sia esattamente com’è da un istante all’altro.”

Rupert Spira

Se smetti di resistere a ciò che accade nella tua vita e nel mondo, ti attende la felicità completa. Illuminazione è solo un altro termine per descriverla. Ma tu sei già illuminato. Sei già la felicità completa. Queste non sono cose riservate a pochi eletti: sono te, e sono tutte le altre persone!

Attaccamento

“Se guardi bene, vedrai che la causa dell’infelicità è una e una soltanto. E si chiama attaccamento.”

Anthony de Mello, S.I., The Way to Love

L’attaccamento nasce quando ci teniamo stretti a una cosa per paura di perderla, perché crediamo di non poter essere felici senza. Spesso viene confuso con l’amore, ma l’attaccamento non è amore. L’amore non ha paura di niente. L’amore lascia tutte le cose libere di andare o di restare. L’attaccamento si traveste da amore, ma vuole solo afferrare una cosa perché teme di perderla.

“Non è l’amore a essere cieco, ma l’attaccamento. L’attaccamento è la tendenza ad aggrapparsi a qualcosa o qualcuno e nasce dalla falsa convinzione che quella cosa o persona sia necessaria per la nostra felicità.”

Anthony de Mello, S.I., The Way to Love

Immagina due persone che lavorano nella stessa azienda. Entrambe dicono di amare il loro lavoro e sono felici di andare in ufficio tutti i giorni. Poi una mattina arrivano al lavoro e scoprono che quel giorno sarà licenziata metà del personale. Appena saputa la notizia, la persona A si spaventa. Cosa farò se mi licenziano? E se non trovo un altro lavoro? Non riuscirò a pagare le bollette e il mutuo. Mi porteranno via la casa. Tutti questi pensieri nascono dall’attaccamento al proprio lavoro e al loro interno si riconosce la paura.

Nel frattempo, la persona B vede le cose da un’altra prospettiva. Sa che sarà felice, succeda quel che succeda. Sa che nella vita le cose cambiano in continuazione e che tutto accade per il suo bene, anche se a volte non sembra. Sa per esperienza che di solito dopo un fatto inaspettato arriva qualcosa di bello. Se per qualsiasi motivo venisse licenziata, questa persona sa che troverà un altro lavoro e sa che alla fine sarà anche migliore. Non c’è attaccamento.

Secondo te, chi dei due è più felice? Chi ha la vita migliore?

“Di fatto, non potete sapere che cosa sia la felicità finché non avrete rinunciato all’attaccamento.”

Anthony de Mello, S.I., Messaggio per un pesciolino che ha sempre sete

“La mia vita è una successione di eventi, proprio come la tua. Il fatto è che io sono distaccato e osservo lo spettacolo transitorio per ciò che è, un fenomeno di passaggio, mentre tu ti attacchi alle cose e ti muovi insieme a loro.”

Nisargadatta Maharaj, Io sono quello. Conversazioni col maestro

Nel caso dell’attaccamento a una persona, il motivo è una convinzione specifica: credi che ti manchi l’amore. Credi che quella singola persona abbia la chiave del tuo amore e della tua felicità, e che senza di lei l’amore e la felicità svaniranno. Questa credenza giustifica l’attaccamento e ti mette in grave pericolo, perché le cose cambiano di continuo e nessuno rimane per sempre.

“Le persone hanno bisogno l’una dell’altra e si convincono che sia amore. Quando si ama, non ci si aggrappa all’altro né lo si opprime.”

Lester Levenson

Gli attaccamenti si radicano a fondo. Spesso costituiscono l’identità dell’individuo che crediamo di essere, e se li lasciamo andare temiamo di perdere quell’identità. Così continuiamo ad alimentarli, mentre invece sono proprio loro a toglierci la felicità e a imprigionarci nella tristezza.

Quando credi che le cose esistano solo in quantità limitata, sviluppi un attaccamento per ciò che hai. Possiamo essere attaccati al nostro corpo, alla nostra mente, all’immagine che abbiamo di noi stessi, al partner, ai figli, ai genitori, alla famiglia, agli amici, agli animali domestici, alla carriera, ai traguardi personali, alla fama, alle competenze, agli hobby, alla religione, al successo e ai beni materiali come l’automobile o la casa, ma anche alle nostre opinioni, credenze e punti di vista. Ti sarà capitato di vedere alcune persone difendere tenacemente le loro convinzioni in fatto di politica, religione o in moltissimi altri ambiti, solo perché erano profondamente attaccate alla loro opinione.

“Siamo talmente sposati con i nostri pensieri che non pensiamo mai di chiedere il divorzio. Finché non lo faremo, resteremo ciecamente attaccati al corpo fisico e, in generale, avremo una vita triste.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

Nel corso degli anni la mente si attacca a una miriade di idee fisse. È paradossale, ma le idee a cui ci aggrappiamo sono quelle che in realtà ci costringono a essere una persona limitata, appesantiscono la nostra esistenza e soffocano la nostra felicità naturale.

La storia dimostra che le persone possono sviluppare un attaccamento così forte alle loro credenze che preferirebbero morire piuttosto che lasciarle andare. Per alcuni, l’attaccamento alle convinzioni è l’unica cosa capace di farli andare avanti nonostante siano infelici.

“Le persone non vogliono essere felici. Per essere felici devono cambiare le loro idee e convinzioni, e invece ci si aggrappano. Non se ne parla, dicono. Ci rifiutiamo di essere felici se i nostri desideri non vengono realizzati.”

Anthony de Mello, S.I.

Se solo riuscissi a svuotarti a una a una di tutte le tue opinioni e idee fisse, raggiungeresti l’illuminazione, perché quando siamo liberi dai giudizi lasciamo che le cose siano esattamente come sono. Allora ti stupiresti di quanta gioia e felicità inonderebbero il tuo essere, per non parlare di come la tua vita migliorerebbe in ogni ambito, in maniera spontanea.

Come ho scritto nell’edizione celebrativa per il decimo anniversario dell’uscita di The Secret, meno opinioni hai, meno conclusioni raggiungi, meno idee fisse tieni strette, più la gioia e la beatitudine saranno tue.

In realtà ciò che sviluppa l’attaccamento non sei tu, ma la tua mente! Per la mente questi atteggiamenti sono una delizia, perché la rafforzano e ci imprigionano nella convinzione di essere una persona limitata e separata dalle altre, anziché la consapevolezza illimitata e completamente felice che è ciò che siamo davvero. Poiché l’attaccamento nasce dalla mente, provi una paura palpabile quando una cosa a cui la mente si aggrappa viene minacciata.

L’idea a cui la mente è più attaccata è quella di essere un ego e una persona singola. Nonostante la splendida verità – cioè che siamo tutti un’unica consapevolezza – la nostra mente si aggrappa comunque all’idea di essere una persona separata dalle altre.

Una vita condizionata dall’attaccamento può solo farti soffrire e spezzarti il cuore, perché nel mondo materiale niente dura per sempre, tantomeno il corpo. Senza che te ne rendessi conto, la tua mente ha sostituito la felicità con l’attaccamento.

Anthony de Mello ha proposto un’ottima sintesi dell’attaccamento nella sua interpretazione delle Quattro nobili verità di Buddha:

“Il mondo è pieno di sofferenza.

L’origine della sofferenza è l’attaccamento.

Eliminare la sofferenza significa

sradicare l’attaccamento, rinunciarci”.

Anthony de Mello, S.I., Messaggio per un pesciolino che ha sempre sete

Puoi desiderare e avere tutto ciò che vuoi; il problema nasce solo quando ti aggrappi a quelle cose.

Consapevolezza vs. attaccamento

Non devi lottare per eliminare l’attaccamento. Non devi fare sforzi sovrumani per cambiare il modo in cui ti senti. L’attaccamento deriva dall’identificazione con la mente. Perciò, per liberartene, ti basta rimanere sempre di più nella consapevolezza, e i tuoi attaccamenti svaniranno a uno a uno! Non so nemmeno da dove cominciare a spiegarti quanto sia incredibile la vita quando non è governata dagli attaccamenti. L’amore che provi per tutto e tutti diventa molto più profondo, ma al tempo stesso non avverti un’insopportabile tristezza quando una cosa finisce o cambia.

“Ecco il mio segreto. Non mi preoccupo di quello che succede.”

  1. Krishnamurti, tratto dalla seconda conferenza pubblica, Ojai 1977

Le parole di Krishnamurti ci mostrano cosa significa non aggrapparsi a nulla. Sono l’esatto contrario dell’attaccamento. So che è difficile credere di potersi sentire così, ma è solo la mente che ce lo fa pensare. Ricordati che il non-attaccamento è la tua vera natura: il non-attaccamento sei tu, la consapevolezza.

Molti anni fa vivevo con la mia famiglia in una bellissima casa colonica in Australia. Le mie due figlie adoravano quel paese e amavano la casa. Era come vivere in una fiaba, ma purtroppo i tassi di interesse aumentarono di oltre il 18 per cento e, nonostante ci ammazzassimo di lavoro, alla fine io e mio marito non riuscimmo più a pagare il mutuo. Per tre anni avevamo fatto enormi sacrifici e ci eravamo sottoposti a grandi sofferenze pur di tenerci stretta la casa, ma la perdemmo lo stesso. Il giorno in cui ce ne andammo, pensai all’infelicità che ci eravamo inflitti e decisi che non mi sarei mai più legata a un’abitazione. Quando siamo stufi di soffrire, cambiamo.

Da allora ho amato tutte le case in cui ho abitato, alcune più di altre, però non mi sono legata a nessuna. Mentre ci vivevo le apprezzavo e me le godevo appieno, perché non avevo paura di perderle. E quando arrivava il momento di andarsene, riuscivo a farlo provando solo gratitudine, senza tristezza nel cuore.

“La felicità sopraggiunge quando non siamo legati a nessun oggetto, compreso il corpo, e a nessuna cosa materiale.”

Francis Lucille

Ci troviamo nel mondo materiale, e tutte le cose materiali devono finire prima o poi. Se ci aggrappiamo a una cosa, è garantito che soffriremo nel momento in cui quella cosa svanirà. Ma se ami profondamente ciò che è presente ora nella tua vita – se ne sei davvero grato e lo apprezzi fino in fondo – non proverai un dolore così forte quando se ne andrà.

Sia durante la mia infanzia sia da adulta, ho sempre avuto un rapporto molto stretto con mia madre. Era più di una madre: la consideravo la mia migliore amica. Ero terrorizzata all’idea che morisse, perché non riuscivo a immaginare la mia vita senza di lei. Pensavo che una vita in cui lei non c’era più non valesse la pena di essere vissuta. Dopo aver scoperto il Segreto, mi sono sentita colma di gratitudine e apprezzamento per ogni aspetto della mia esistenza, in particolare per la mia famiglia e mia madre. Ho cominciato ad assaporare ogni momento che passavo con lei. Le ricordavo di continuo tutte le cose grandi e piccole che aveva fatto per me e che per me significavano tantissimo. Le ripetevo di continuo che le volevo bene. Così, quando è mancata, non ho sofferto come avrei sofferto se fosse capitato prima. Invece, ho sentito l’amore per mia madre espandersi fino a diventare più grande dell’Universo. Ed è così ancora oggi.

Tu sei l’amore, e l’amore è il contrario assoluto dell’attaccamento, perché l’amore concede a ogni cosa la libertà di andare o restare. L’amore accetta e permette tutto, capiti quel che capiti.

“L’amore è quello che sei già. L’amore non è alla ricerca di nulla. È già completo. Non desidera, non ha necessità, non ha nessun dovrei.”
Byron Katie, Ho bisogno del tuo amore – È vero?

Ti garantisco che, non appena rinuncerai agli attaccamenti, proverai un amore talmente grande e pieno che ti sembrerà che l’Universo non possa contenerlo. Tutte le cose a cui ti aggrappavi saranno sostituite da questo amore onnipotente, onnisciente e onnipresente. Alcuni lo chiamano “Dio”.

Quando le persone si trovavano al cospetto di Gesù, Buddha, Krishna o un altro essere illuminato, tutta la negatività dentro di loro si dissipava all’istante. È il potere dell’amore puro e incondizionato, che dissolve immediatamente tutta la discordia e la negatività, che dissolve ogni cosa che non sia amore. Questo amore onnipotente è la tua vera natura. Sei tu.

Inizia dalla felicità

“Per essere felice non serve niente. È per essere triste che serve qualcosa.”

Sri Poonja (Papaji)

“Quando capiamo che [la consapevolezza è sempre presente], nella mente-corpo avviene una trasformazione. La mente-corpo si sente invadere da una gioia immotivata e viene liberata dalla convinzione che debba faticare per conquistare la felicità. La felicità non è una cosa che si possa ottenere con lo sforzo, con la sofferenza. Come potremmo raggiungere la felicità attraverso la sofferenza? Come potrebbe altra sofferenza renderci felici? Dobbiamo iniziare dalla felicità. Troppo spesso abbiamo accettato altra sofferenza pur di diventare felici.”

Francis Lucille, The Perfume of Silence

Puoi essere felice in questo stesso istante, a prescindere da ciò che accade intorno a te. La felicità non è una cosa da cercare o da aspettare, perché è qui con te già ora.

“La libertà e la felicità possono essere nostre adesso. Non dobbiamo aspettare che arrivino un giorno, in un futuro lontano, quando avremo faticato abbastanza per meritarcele o quando saremo riusciti in qualche modo a prepararci. Abbiamo tutti i motivi per provare gioia e piacere fin da subito.”

Hale Dwoskin, The Sedona Method

“Tu sei la gioia suprema. Cercare la gioia per me significherebbe cercare Lester. Ma io sono già Lester, non devo andare nel mondo a cercarlo. Se sono la gioia, non devo andare nel mondo a cercarla. Non c’è bisogno di andare a cercare la gioia, quando è già dentro di te.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

“Quando ti ritrovi a desiderare l’amore, pensa che sei come un lago che cerca l’acqua.”

Hale Dwoskin

“La pace, la felicità e l’amore sono sempre presenti dentro di noi e a nostra completa disposizione per ogni istante della nostra esperienza, in tutte le condizioni. Questa è la scoperta più importante che ciascuno di noi potrà mai fare.”

Rupert Spira, The Art of Peace and Happiness

Poiché la felicità è la tua vera natura, non puoi conquistarla; puoi solo ESSERE la felicità. Se sei felice, significa che sei il tuo vero io, la consapevolezza! E quando sei la consapevolezza, sei in armonia con l’intera esistenza. Dire che la tua vita diventerà magica è poco.

“È allora che un essere umano diventa pienamente vivo: non al concepimento, non alla nascita, non al raggiungimento della maturità, e nemmeno durante uno dei tanti momenti rituali che ci piace ricordare, i battesimi e i matrimoni, i bar mitzvah e le cerimonie di laurea. Succede quando il senso del Sé si sgretola, quando lasciamo che il vento si porti via la cosa inconsistente che credevamo di essere. È allora che viviamo davvero. È un po’ come morire (dopotutto, la persona che sei stato per tanto tempo smette di esistere), eppure… eppure… scopri con enorme stupore che tu continui, che la vita continua. C’è vita dopo la morte. Stai scoprendo il significato di paradiso in terra.”

Jan Frazier, Opening the Door

Concediti di essere felice. Concediti di essere la felicità, che è ciò che sei davvero. La felicità è qui, proprio adesso. Il potere della consapevolezza è la risposta a tutto ciò che minaccia la tua felicità. Se allarghi l’attenzione e rimani nella consapevolezza, che è quello che sei, sarai felice!

Se non ti senti felice, ricordati di accogliere ogni sentimento che non sia di felicità. Permettigli di essere presente, senza cercare di cambiarlo o di sbarazzartene. Accogliendo qualunque sentimento sia presente, lo sentirai dissolversi nella felicità, che è ciò che sei davvero.

Ogni volta che apri le braccia e accogli un sentimento infelice ti avvicini un po’ di più alla felicità perenne e duratura e a una vita magica all’insegna dell’armonia. Più accogli i sentimenti infelici, più sentirai la felicità del tuo vero io aumentare di giorno in giorno. Alla fine scoprirai da solo che sotto ogni singolo sentimento infelice ci sono la felicità e l’amore infinito della consapevolezza.

CAPITOLO 10 in pillole

 

Tu

sei la felicità. È la tua vera natura! La felicità, una sorgente di felicità infinita, si trova proprio dentro di te!

 

Non esiste altra felicità se non quella della tua vera natura, la consapevolezza. La felicità che hai provato in un istante qualsiasi della tua vita è la felicità della consapevolezza!

 

Per le circostanze della tua vita non c’è niente di meglio di quando ti senti felice. Più sei felice, più la tua vita scorre liscia come l’olio.

 

Quando cerchiamo la felicità nel mondo, dobbiamo accontentarci di una versione effimera.

 

Possiamo godere di tutte le cose meravigliose che desideriamo essere, fare o avere nella vita terrena, ma questo è possibile soltanto se riconosciamo appieno che la felicità autentica e duratura si trova esclusivamente dentro di noi.

 

Sono i tuoi pensieri a determinare come ti senti: se non sei felice, è perché stai pensando a ciò che non desideri.

 

Ciò che ti separa dalla felicità perenne e da chi sei realmente è solo un pensiero:

Non voglio.

 

Quando provi dolore o ti senti ferito per una situazione, cerca di trasformare quel sentimento spiacevole in un campanello d’allarme, per renderti conto che in quel momento stai credendo a pensieri negativi che non sono veri.

 

Per quanto possa sembrare incredibile, molti di noi resistono alla possibilità di essere felici.

 

Basta capire che stiamo resistendo alla felicità per togliere potere alla convinzione repressa che ci spinge a resisterle.

 

Per essere felici non dobbiamo fare niente. Piuttosto, dobbiamo smettere di fare ciò che ci rende infelici!

 

La causa dell’infelicità è una e una soltanto. E si chiama attaccamento.

 

L’attaccamento nasce quando ci teniamo stretti a una cosa per paura di perderla, perché crediamo di non poter essere felici senza.

 

Spesso gli attaccamenti costituiscono l’identità dell’individuo che crediamo di essere, e se li lasciamo andare temiamo di perdere quell’identità. Così continuiamo ad alimentarli, mentre invece sono proprio loro a toglierci la felicità.

 

In realtà ciò che sviluppa l’attaccamento non sei

tu, ma la tua mente! Gli attaccamenti appartengono alla mente. Ciò che sei davvero non si lega a nulla.

 

Per liberarti dall’attaccamento, ti basta rimanere sempre di più nella consapevolezza, e i tuoi attaccamenti svaniranno a uno a uno!

 

Puoi essere felice in questo stesso istante, a prescindere da ciò che accade intorno a te. La felicità non è una cosa da cercare o da aspettare.

 

Non puoi conquistare la felicità; puoi solo ESSERE la felicità. Se sei felice, significa che sei il tuo vero io.

 

Se non ti senti felice, ricordati di accogliere ogni sentimento che non sia di felicità. Permettigli di essere presente, senza cercare di cambiarlo o di sbarazzartene.

 

Più accogli i sentimenti infelici, più sentirai la felicità del tuo vero io aumentare di giorno in giorno.

CAPITOLO 11

IL MONDO: VA TUTTO BENE

 

“Tutto sarà bene, e tutto sarà bene, e ogni sorta di cosa sarà bene.”

Giuliana di Norwich

“Sapete, tutti i mistici – cattolici, cristiani, non cristiani, quale che sia la loro teologia, la loro religione – sono d’accordo su una cosa: che tutto va bene, tutto va bene. Sebbene domini il caos, tutto va bene. Certo, è un curioso paradosso. Purtroppo, però, la maggior parte delle persone non capisce mai che tutto va bene, perché è immersa nel sonno. Ha un incubo.”

Anthony de Mello, S.I., Messaggio per un’aquila che si crede un pollo

Forse ti starai chiedendo com’è possibile che vada tutto bene se, quando guardiamo il mondo, vediamo violenza, guerre, povertà e distruzione. Le persone combattono le une contro le altre, si aggrediscono, litigano, si criticano a vicenda, si minacciano, causano sofferenza nell’intero pianeta.

Nonostante la nostra storia turbolenta, però, quando ai sapienti veniva fatta la stessa domanda – com’è possibile che vada tutto bene? – loro rispondevano così: «Perché il mondo è un’illusione».

Volevano dire che il mondo non è ciò che sembra. Il mondo come noi crediamo che sia – solido e concreto, con un’esistenza separata dalla nostra, l’unica realtà che conosciamo – è un’illusione.

“Non c’è il minimo dubbio che l’universo sia una mera illusione.”

Ramana Maharshi, Opere

La scienza afferma che ogni fenomeno fisico si verifica in uno spazio; che in realtà non vediamo i colori ma l’assenza di colore; che i suoni sono una vibrazione e che è il cervello a interpretarli come suoni attraverso i segnali nervosi. Sappiamo poi che, di tutta la massa dell’Universo, solo lo 0,005 per cento rientra nello spettro elettromagnetico, e per giunta gli esseri umani percepiscono soltanto una porzione di quella percentuale. Allora, il mondo è davvero ciò che sembra?

“Se guardo l’Empire State Building, e lo guardate anche voi, probabilmente avrà lo stesso aspetto sia per me che per voi. Ma come appare a un insetto con cento occhi? Come appare a un serpente che percepisce solo l’infrarosso? Come appare a un pipistrello che conosce solo l’eco degli ultrasuoni? Perciò l’aspetto dell’Empire State Building è un aspetto umano, non quello che avrebbe per un coccodrillo. Data la larghezza di banda limitata della nostra esperienza, non possiamo affermare che il sistema sensoriale umano sia l’unica realtà. Inoltre è impossibile spiegare perché l’Empire State Building abbia proprio l’aspetto che ha, se ciò che colpisce i nostri occhi sono semplici fotoni.”

Deepak ChopraTM, M.D., tratto dal podcast mindbodygreen

Quando indaghiamo più a fondo la presunta realtà, scopriamo che le nostre supposizioni non sono i fatti, a dispetto di quel che credevamo.

“La scienza nasce dal presupposto che il mondo fisico sia reale, che la materia sia reale. Per gli scienziati, il problema inizia da qui: di cosa è fatta la materia? Be’, di molecole, rispondono. Ma di cosa sono fatte le molecole? Di atomi. E di cosa sono fatti gli atomi? Di particelle. E le particelle? A quel punto entrano in gioco particelle sempre più piccole. E di cosa sono fatte? Be’, se non le misuriamo come particelle, sono onde di probabilità nello spazio matematico.”

Deepak ChopraTM, M.D., tratto dal podcast mindbodygreen

Le onde di probabilità non sono affatto una cosa materiale. Sono un vuoto, e si manifestano come particelle solo quando vengono misurate e osservate dalla mente!

“Quando ti sposti da una stanza all’altra – quando i tuoi cinque sensi non percepiscono più il rumore della lavastoviglie, il ticchettio dell’orologio, l’odore del pollo arrosto – la cucina e tutte le sue parti, in apparenza discrete, si dissolvono nel nulla o in onde di probabilità.”
Robert Lanza, M.D.

Secondo una tradizione che risale al quattordicesimo secolo, l’Ordine Rosacroce descrive il mondo materiale come nient’altro che “fantasmi mentali”, e sembra proprio che la fisica quantistica confermi queste antiche verità.

Anni fa, quando ho cominciato a interessarmi di fisica quantistica, ho letto una ricerca secondo cui la stanza in cui ti trovi smette di esistere appena esci, perché la stanza con tutto ciò che contiene ritorna in un’onda di probabilità quando nessuno la osserva. Si ricostituisce in particelle solide solo quando ci rientri e la osservi. All’epoca mi divertivo a uscire dalla stanza e a voltarmi di scatto, per cercare di intravedere l’istante in cui si riformava. Non ci sono mai riuscita!

“Prima che la materia possa comparire – come una pietruzza, un fiocco di neve o addirittura una particella subatomica – deve essere osservata da una creatura vivente.”

Robert Lanza, M.D., Biocentrismo. L’universo, la coscienza, la nuova teoria del tutto

A livello più profondo, l’intera struttura fisica del mondo e di tutto ciò che contiene non è altro che spazio vuoto. Ma allora, come dice Deepak: «Il mondo è veramente fisico?».

Ma se non è fisico, allora che cos’è?

Tutte le manifestazioni fisiche provengono dalla mente. Non si tratta soltanto dell’idea che la mente sia superiore alla materia, ma di qualcosa di molto più profondo: la materia è la mente. Ogni cosa dotata di un aspetto solido e materiale – il nostro intero mondo fisico e l’Universo – in realtà è un’immagine proiettata dalla mente.

“Tutto è mente, l’Universo è mentale. Chi capisce bene questa verità possiede un grande sapere.”

Il Kybalion

“Il mondo e l’Universo sono un’invenzione mentale.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

“Persino la struttura dell’atomo è una scoperta della mente.”

Ramana Maharshi

“Ogni manifestazione è la mente.”

Francis Lucille

“Il pensiero è l’energia e la vibrazione primaria che deriva da Dio, ed è quindi il creatore di vita, elettroni, atomi e ogni altra forma di energia.”

Paramahansa Yogananda, Bhagavad Gita. Interpretazione spirituale

Quando di notte osservi l’immensa volta celeste, sei sicuro che sia qualcosa di esterno a te? Oggi sappiamo che ogni immagine che vediamo deriva da fotoni di luce che colpiscono la retina e che il cervello traduce in un’immagine. Poi il cervello capovolge l’immagine e la proietta nella parte posteriore della testa. Così, anche a livello biologico, sappiamo che in realtà quello che vediamo è dentro di noi.

Quando guardiamo il mondo, non lo vediamo dall’esterno: lo vediamo da dentro di noi. I nostri sensi che percepiscono il mondo esterno vengono tutti sperimentati dentro di noi. Quando tocchi un oggetto, lo senti da dentro di te, non da fuori. Prova tu stesso. Quando una persona ti abbraccia, la vedi e avverti la sua stretta da dentro di te. Quando senti dei suoni, non li senti da fuori, ma dentro di te. Quando muovi il corpo, cogli e sperimenti tutte le sensazioni del movimento da dentro di te. Nessuno dei nostri sensi e delle nostre sensazioni è in grado di dimostrare che là fuori esiste un mondo separato da noi.

“Abbiamo inventato questo intero Universo e ci siamo dimenticati di averlo fatto. Diciamo che è reale e separato da noi, ma in definitiva è solo un’immagine nella nostra testa. L’unico luogo dove vedrai questo mondo è la tua mente. Se la mente dorme, il mondo non c’è più. Se non ti svegli, il mondo non ci sarà mai più. Invece tu ci sei.”

Lester Levenson, Will Power (audio)

Tutto quello che vedi, da un cucchiaino al sole alto nel cielo, è una proiezione della mente. Proprio come un proiettore cinematografico, la mente proietta le immagini del nostro mondo. È come trovarsi in una sala per la visione immersiva a 360 gradi, con immagini sopra, sotto e tutto intorno a te e l’audio surround. Ti fa vivere un’esperienza molto convincente.

“L’esistenza del mondo come realtà autonoma è un’illusione.”

Francis Lucille

Il mondo così come lo vedi – un mondo che sembra esistere fuori dal nostro corpo e in modo indipendente da noi – è un’illusione creata dalla mente. L’aspetto solido degli oggetti è un’illusione creata dalla mente. L’aspetto tridimensionale degli oggetti è un’illusione creata dalla mente.

Le immagini del mondo e l’esperienza che ne facciamo mediante i sensi sono esattamente come il mondo dei sogni quando si dorme. I contenuti del sogno e la tua esperienza di esso sono prodotti dalla mente; allo stesso modo, la tua esperienza del mondo quando sei sveglio si svolge in tutto e per tutto nella tua mente.

“Sapendo che la mente possiede questo straordinario potere di creazione e autoinganno, non è forse ragionevole sospettare che il corpo che chiamiamo ‘io’ e il mondo che consideriamo reale nello stato di veglia attuale non siano altro che una mera fantasia o una proiezione mentale, proprio come il corpo e il mondo di cui facciamo esperienza in sogno? Quali prove abbiamo che il corpo e il mondo di cui facciamo esperienza nello stato di veglia non siano altro che una creazione della nostra mente?”

Michael James, Happiness and the Art of Being

“Nella tua immaginazione hai scritto e proiettato sullo schermo uno spettacolo cinematografico con tanto di attori, scene e pubblico e hai perso di vista il fatto che è tutto nella tua mente.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

“Il mondo è fatto di pensieri e idee.”

La mia maestra

“Ciò che vediamo là fuori è la nostra mente.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

“Tutto ciò a cui abbiamo dato un nome – latitudine, longitudine, tempo di Greenwich, nazioni, stati, stelle, galassie, tutto – è un’invenzione umana. Abbiamo creato questo mondo […] nel corso di migliaia di anni. Siamo noi che ne raccontiamo la storia.”

Deepak ChopraTM, M.D., tratto dalla SAND Conference 2018

Non solo abbiamo creato questo mondo mediante il nostro pensiero individuale e collettivo, ma tuttora creiamo ogni cosa di cui facciamo esperienza da un istante all’altro.

“L’apparenza chiamata mondo? Il mondo è soltanto un’illusione creata da noi. Un giorno scoprirai di aver creato l’intero Universo […] il quale non è altro che una combinazione di tutti i nostri pensieri.”

Lester Levenson, Will Power (audio)

E quale potere è in grado di trasformare i pensieri in un mondo e in un Universo apparente? La consapevolezza infinita, il solo potere che ci sia. La consapevolezza infinita è l’unico e solo potere esistente; non ha rivali. Ed è ciò che sei.

Tutto è coscienza-consapevolezza

“Il mondo, nel suo complesso, non è quello descritto nei libri di scuola. Per svariati secoli, dal Rinascimento all’incirca, ha dominato un’unica visione della struttura del cosmo. Questa visione ci ha svelato aspetti sconosciuti della natura dell’universo e portato a numerose applicazioni che hanno trasformato ogni aspetto delle nostre esistenze, ma è un modello che ormai ha raggiunto la conclusione del proprio ciclo ed è necessario sostituirlo con un paradigma totalmente differente, che rifletta una realtà più profonda, finora ignorata.”

Robert Lanza, M.D., Biocentrismo. L’universo, la coscienza, la nuova teoria del tutto

“Per qualche motivo inspiegabile, l’elemento più comune di ogni esperienza possibile – la coscienza – continua a essere un segreto.”

Deepak ChopraTM, M.D.

Nelle sue conferenze, Deepak Chopra solleva le due questioni scientifiche più importanti e difficili rimaste tuttora irrisolte:

  1. Qual è la sostanza dell’Universo?
  2. Da dove viene la coscienza?

“La scienza non può risolvere il mistero ultimo della natura. E questo perché, in ultima analisi, noi stessi facciamo parte della natura e dunque del mistero che stiamo cercando di risolvere.”
Max Planck, fisico quantistico, Where Is Science Going?

Finché gli scienziati continueranno a credere in un modello del mondo oggettivo, materiale, solido e con un’esistenza separata dalla nostra, per loro sarà impossibile scoprire la verità sulla sostanza fondamentale che costituisce l’Universo. Ma i sapienti conoscono da secoli la risposta alle domande più importanti e irrisolte della scienza.

Qual è la sostanza dell’Universo?

La coscienza è la sostanza dell’Universo.

Da dove viene la coscienza?

La coscienza non ha nessuna origine; tutto ha origine dalla coscienza.

La coscienza o consapevolezza è infinita: è ovunque nello stesso momento. Come potrebbe venire da un luogo specifico?

La scienza ci dice che l’Universo materiale ha avuto inizio con il Big Bang, e ciò significa che dovrà avere anche una fine, come prevedono gli scienziati. Ma se ha un inizio e una fine, allora l’Universo è finito; pertanto deve essere nato da qualcosa di infinito! L’Universo ha avuto origine dalla coscienza, e la coscienza, che è infinita, è la base e la sostanza fondamentale del nostro Universo e di tutto ciò che contiene.

Tu sei la coscienza infinita, la consapevolezza infinita, e ciò significa che in ultima istanza l’Universo è te, in te.

“L’intero Universo è contenuto in un singolo essere umano: tu.”

Rumi

Il mondo, l’Universo e tutto ciò che contiene, compreso il tuo corpo, sono nella consapevolezza. Ogni cosa si trova nella consapevolezza e poggia sulla consapevolezza. La consapevolezza è onnipresente: è ovunque, e tutto è in lei e sorge da lei. La consapevolezza è onnisciente: sa tutto, perché contiene tutto. La consapevolezza è onnipotente: tutto in lei è potere, perché non c’è altro potere che il suo.

“Tu, proprio tu, sei l’energia eterna che si manifesta sotto forma di questo Universo.”

Alan Watts, Nature of Consciousness

Il film del mondo

Quando guardiamo un film al cinema o in televisione, non potremmo vedere le immagini se non ci fosse lo schermo. Anche la mente ha bisogno di uno schermo per vedere il film del mondo mentre viene proiettato. E quello schermo è la consapevolezza.

La nostra mente proietta il film del mondo sullo schermo della consapevolezza. Questo significa che in ultima analisi ciò che chiamiamo mondo è fatto di consapevolezza: la sola e unica consapevolezza infinita, che è ciò che siamo. Quando i sapienti dicono “Siamo uno soltanto” e “Siamo ogni cosa”, si riferiscono a questo. Noi siamo assolutamente ogni cosa, perché siamo la sola e unica consapevolezza nella quale tutto esiste e sulla quale tutto poggia!

“Alla fine tutta questa manifestazione si riduce a nulla. Non è altro che consapevolezza simile a spazio che vibra trasformandosi in strutture, sagome e forme.”

Sailor Bob Adamson, What’s Wrong with Right Now?

“Lo stato fondamentale di coscienza è come l’atmosfera in cui si svolgono tutte queste altre cose, come lo schermo cinematografico su cui vengono mostrate. Niente lo condiziona. Niente può sfiorarlo.”

Jan Frazier, When Fear Falls Away

“Niente è come sembra, e tu non sei come appari. Devi solo guardare un po’ più a fondo, percepire un po’ più a fondo.”

Pamela Wilson

Vuoi cambiare il mondo?

“Il mutamento nella società è di secondaria importanza; avverrà naturalmente, inevitabilmente, quando voi, come esseri umani, produrrete questo mutamento in voi stessi.”

  1. Krishnamurti, tratto dalla terza conferenza pubblica, Santa Monica 1970

“La consapevolezza è ciò che siamo. Non sei venuto a salvare il mondo: sei venuto ad amare il mondo.”

Anthony de Mello, S.I.

“Vorresti che il mondo fosse diverso. Supponiamo che ti diano il potere di cancellare il mondo e di ricostruirlo come vuoi: non ci sono guerre né dittatori, niente zanzare, il cancro e il dolore non esistono, tutti sorridono. Ottieni un mondo molto noioso, senza sapore. Allora cominci ad aggiungere un pizzico di sale e pepe e alla fine torni al punto di partenza, dopo esserti reso conto che il mondo era già perfetto così com’era!”

Francis Lucille, The Perfume of Silence

Finché resteremo aggrappati alle nostre credenze e alla convinzione di essere singoli individui, il mondo non sarà mai in pace. Miliardi di ego causeranno sempre conflitti, perché gli ego sono instabili: non andranno mai d’accordo. Ma la consapevolezza lo permette. La consapevolezza lascia esistere l’illusione, le false credenze, la mancanza di pace, i conflitti, la sofferenza e le guerre, perché solo l’amore lascia esistere tutto. Tu non sarai libero dalla sofferenza quando il mondo sarà in pace, ma nel momento in cui capirai che sbagli a ritenerti una singola persona e farai esperienza di te stesso come il solo e unico Essere infinito.

“L’Essere infinito non si cura delle sventure del mondo, perché cose del genere non lo toccano.”

David Bingham

“Quando vedrai il mondo come parte di te, ti sembrerà completamente diverso rispetto a quando lo consideravi separato da te. Lo amerai, ti identificherai con esso e con tutti i suoi abitanti.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

“Più diventiamo consapevoli, più amore emerge. Con la realizzazione del Sé arriverai a capire che tu sei tutto, perciò non potrai mai rovinare nulla.”

David Bingham

La consapevolezza dice «Sì» assolutamente a tutto. La consapevolezza lascia ogni cosa libera di essere così com’è, perché il mondo, con ciò che contiene, è la consapevolezza: il suo Sé, il nostro Sé. Questo vuol dire che niente può opporsi a noi. Non può capitarci niente di male. Non ci sono bombe atomiche o meteoriti capaci di distruggerci. I limiti e le mancanze non ci condizionano. Perché, se andiamo al cuore della questione, tutte queste cose siamo noi. Quando sarai giunto alla realizzazione del tuo vero Sé e rimarrai nella consapevolezza, lo saprai:

Nonostante le apparenze, le cose nel mondo vanno bene, va sempre tutto bene.

CAPITOLO 11 in pillole

 

Il mondo come noi crediamo che sia – solido e concreto, con un’esistenza separata dalla nostra, l’unica realtà che conosciamo – è un’illusione.

 

A livello più profondo, l’intera struttura fisica del mondo e di tutto ciò che contiene non è altro che spazio vuoto.

 

La materia

è la mente. Ogni cosa dotata di un aspetto solido e materiale – il nostro intero mondo fisico e l’Universo – in realtà è un’immagine proiettata dalla mente.

 

I contenuti del sogno e la tua esperienza di esso sono prodotti dalla mente; allo stesso modo, la tua esperienza del mondo quando sei sveglio si svolge in tutto e per tutto nella tua mente.

 

Il potere in grado di trasformare i pensieri in un Universo apparente è la consapevolezza infinita, il solo potere che ci sia.

 

L’Universo ha avuto origine dalla coscienza, e la coscienza, che è infinita, è la base e la sostanza fondamentale del nostro Universo e di tutto ciò che contiene.

 

Il mondo, l’Universo e tutto ciò che contiene, compreso il tuo corpo, sono

nella consapevolezza. Ogni cosa si trova nella consapevolezza e poggia sulla consapevolezza.

 

Finché resteremo aggrappati alle nostre credenze e alla convinzione di essere singoli individui, il mondo non sarà mai in pace. Miliardi di ego causeranno sempre conflitti.

 

Tu non sarai libero dalla sofferenza quando il mondo sarà in pace, ma nel momento in cui capirai che sbagli a ritenerti una singola persona e farai esperienza di te stesso come il solo e unico Essere infinito.

 

La consapevolezza dice «Sì» assolutamente a tutto. La consapevolezza lascia ogni cosa libera di essere così com’è, perché il mondo, con ciò che contiene,

è la consapevolezza: il suo Sé.

 

Nonostante le apparenze, le cose nel mondo vanno bene, va sempre tutto bene.

CAPITOLO 12

LA FINE: NON C’È UNA FINE

 

E se quella cosa che fa tanta paura a tutti non fosse vera? E se la morte non esistesse nel modo in cui la immaginiamo noi? E se in realtà morire volesse dire risvegliarsi?

“Da dove vengo e dove vado? Ecco la grande questione insondabile, la stessa per ognuno di noi. La scienza non ha risposta.”

Max Planck, fisico quantistico

“Il corpo muore, ma lo spirito lo trascende e la morte non lo tocca.”

Ramana Maharshi, The Collected Works of Ramana Maharshi

“Se pensi di essere solo un corpo e una mente, quel ‘tu’ morirà di certo! Quando scopri di essere la consapevolezza che non nasce né muore mai, la paura della morte non ti turba più. Di fatto, questa è la morte della morte.”

Mooji

“Quando ti risvegli, svanisce tutta la paura, compresa la paura della morte fisica. Questo perché hai scoperto di essere un ‘tu’ che non è soggetto al dolore.”

Jan Frazier, The Freedom of Being

“La morte […] ti priva di tutto ciò che non sei. Il segreto della vita è ‘morire prima di essere morti’, e scoprire in questo modo che non c’è morte.”

Eckhart Tolle, Il potere di adesso

Morire prima di essere morti significa mettere fine all’illusione della mente secondo cui ognuno di noi è soltanto una persona. Significa far morire l’idea di essere una persona e giungere alla realizzazione della consapevolezza infinita, che è ciò che sei davvero. Solo allora “morirai prima di essere morto” e scoprirai la verità: la morte non esiste.

“Di tutte le cose che gli esseri umani possono imparare in questa vita, devo darti la notizia più grande, devo condividere la cosa più bella: tu sei ciò che non ha forma, ciò che non cambia e che non muore mai.”
Mooji, White Fire, seconda edizione

“Tu, la tua mente-corpo e il mondo che vedi fanno tutti parte della stessa realtà virtuale. […] Tu, il vero te stesso, sei coscienza senza forma, e una volta che ti sarai identificato con essa capirai che ogni tua altra identità era provvisoria. Marito, padre, figlio, moglie… sono tutte identità provvisorie che nascono e muoiono, che si trasformano di continuo, e non sono reali. […] L’unica identità assoluta che possiedi è un essere infinito, senza forma, inconcepibile, che si tramuta in una realtà basata sulle sue stesse invenzioni.”
Deepak ChopraTM, M.D., tratto dal podcast mindbodygreen

“Abbiamo dimenticato che noi siamo questa coscienza e ci siamo identificati con gli oggetti. Pensiamo: ‘Io sono il corpo, perciò sono destinato a morire’. Ma la coscienza non si trova in un corpo. Il corpo appare nella coscienza, la mente appare nella coscienza, il mondo appare nella coscienza. La nostra esperienza è questa. Ciononostante, sovrapponiamo alla nostra esperienza il concetto opposto, ovvero che la coscienza si trova nella mente, che la mente si trova nel corpo e che il corpo si trova nel mondo.”

Francis Lucille, The Perfume of Silence

“Adesso stai pensando di essere il corpo, perciò confondi te stesso con la sua nascita e morte. Ma tu non sei il corpo e non hai nascita, né morte.”

Ramana Maharshi, Sii ciò che sei

“La vera risposta alla morte è questa: è l’ennesima invenzione umana. Se credi al mondo fisico, allora devi credere alla morte e alla nascita, ma invece dovresti capire che sei un essere senza forma – senza forma – che sperimenta se stesso come forma. Perciò in questo preciso istante quell’essere senza forma sta sperimentando se stesso come mente-corpo.”

Deepak ChopraTM, M.D., tratto dal podcast mindbodygreen

“Hai accettato l’idea di morire solo perché hai accettato da qualcuno l’idea di essere nato.”

Sri Poonja (Papaji), The Truth Is

“Mai ci fu un tempo in cui io non ero, né tu […]; e, in seguito, non verrà un tempo in cui non saremo.”

Krishna

È impossibile immaginare di non essere, perché non essere è una cosa che non ti potrà mai accadere. Se immagini di non essere, sei consapevole che stai immaginando di non essere. Dunque sei presente: sei la consapevolezza!

“Appena nato, non sai che questo è un tavolo, che questa è una mano, che tu hai un corpo. La tua esperienza non è altro che […] un Universo caotico pieno di colori, sensazioni, immagini, in cui non ci sono ancora pensieri, solo un senso di meraviglia e confusione. Poi introduciamo i concetti: sei un maschio, sei americano, sei un essere umano, quella è una stella, quella una galassia, questo è il pianeta Terra. La visione scientifica del mondo funziona così. Di colpo ecco che guardi il mondo attraverso un filtro. La coscienza è diventata una mente condizionata che ti fornisce l’esperienza di un mondo fisico e di un corpo fisico. Così adesso, con questa costruzione nella coscienza, ti preoccupi della nascita e della morte. Ma questi sono concetti umani. La nascita non esiste, la morte non esiste, il corpo fisico non esiste, l’Universo non esiste. Esiste la coscienza ed è infinita ed è ciò che sei TU.”

Deepak ChopraTM, M.D., tratto dal podcast mindbodygreen

“L’immortalità si ottiene nella misura in cui si supera l’idea di essere una persona. […] Quando abbandoniamo l’ego personale e prendiamo coscienza del nostro vero Sé […] otteniamo l’immortalità. E possiamo raggiungerla qui e ora.”

Joel S. Goldsmith, The Infinite Way

“La morte non è una luce che si estingue; è solo una lampada che si spegne perché è arrivata l’alba.”

Rabindranath Tagore

Cosa si prova quando si muore?

“È come svegliarsi dopo un sogno. Non c’è nessuna differenza.”

La mia maestra

I maestri insistono sul fatto che la consapevolezza o coscienza non nasce né muore mai. Significa che, quando il corpo svanisce, la consapevolezza e la coscienza rimangono le stesse: pienamente consapevoli e pienamente vive. Forse allora capirai di non essere mai stato il corpo, perché ti ritroverai a essere pienamente consapevole ed esisterai come prima, soltanto senza un corpo. Alla consapevolezza non serve un corpo per essere consapevole. Dopo la fine del corpo non ci sarà un solo istante in cui non sarai consapevole, nemmeno per un miliardesimo di secondo. Tu sei eternamente e infinitamente consapevole, pienamente e completamente vivo, con o senza un corpo.

“La coscienza e la consapevolezza non sono mai iniziate e non finiranno mai.”

Robert Lanza, M.D., Oltre il biocentrismo. Ripensare il tempo, lo spazio, la coscienza e l’illusione della morte

“La vita non ha contrari. Il contrario di morte è nascita. La vita è perenne.”

Eckhart Tolle, Parole dalla quiete

Come cambierebbe la tua esistenza se davvero sapessi che nessuno muore? Cosa succederebbe se avessi la certezza che tu e tutti gli altri siete l’unico ed eterno Essere infinito? Come sarebbe la vita se vivessi sapendo questo, e sapendo che è la verità?

I saggi ci dicono che, quando veniamo a conoscenza della verità, la vita diventa facile e leggera. Ridiamo spesso, amiamo senza remore e godiamo appieno di tutto ciò che accade. Assaporiamo ogni istante e apprezziamo a dismisura la meraviglia e lo splendore del mondo così come si manifesta. Cominciamo a provare un amore e una compassione profondi per l’umanità e per ogni essere vivente.

I saggi affermano che resteremo impassibili davanti a persone o cose che una volta ci davano fastidio. Non vedremo più problemi ovunque e le cose non ci sembreranno più gravi come prima. Poseremo uno sguardo leggero sul mondo e sui suoi eventi, come se stessimo guardando un film. E saremo colmi di una pace indescrivibile, sapendo che nonostante tutto non ci sarà fine né per noi né per chiunque altro.

Da quando ho scoperto il Segreto, so che non possiamo morire. Una volta compreso che esistono leggi che governano il pensiero e la vita fisica, come il rapporto di causa-effetto, la legge di attrazione e il karma, ho capito che tutti noi dobbiamo per forza vivere anche oltre questa vita; altrimenti che senso avrebbe? Come potremmo padroneggiare le leggi in una vita sola? Persino Buddha disse di aver vissuto cinquecento vite prima di capire ciò che era davvero. E stiamo parlando di Buddha!

“L’‘io’ che percepisce e che usi per riferirti alla tua individualità non ti lascerà mai. Piuttosto, si espanderà. Quando scopri ciò che sei, cominci a capire che gli altri sono te, che tu sei me, che siamo Uno soltanto, che sei e sei sempre stato quell’unico e magnifico Essere infinito.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

Avatar

“Tutto questo è il gioco a cui sta giocando la coscienza: il gioco di mascherarsi, fingendo di essere davvero una persona.”

David Bingham

“La nostra natura essenziale fatta di pura consapevolezza non guadagna né perde nulla da tutta l’avventura umana.”

Rupert Spira, The Ashes of Love

Vivere una vita sulla terra è come avere un avatar in un videogioco. Quando il tuo corpo muore nel videogioco, ne ottieni uno nuovo e riprendi a giocare con un avatar dopo l’altro, finché non finisci il gioco. Secondo alcune tradizioni, anche nell’esistenza umana otteniamo un corpo nuovo ogni volta che moriamo, finché non “finiamo il gioco” risvegliandoci e comprendendo pienamente ciò che siamo: la consapevolezza.

Probabilmente, tutti noi abbiamo vissuto molte vite, forse centinaia e centinaia. Ma la coscienza e l’Universo amano risvegliarsi nella verità, ed è per questo motivo che questa vita è la più importante di tutte!

“Tu sei qui per consentire al Divino scopo dell’Universo di manifestarsi. Ecco la tua importanza!”

Eckhart Tolle, Il potere di adesso

Devi comprendere la verità da solo, perché nessun altro può dartela. Come potrebbe qualcuno darti te stesso? Lo sei già! Gli altri possono solo indicarti in quale direzione guardare. Ma lo devi capire dalla tua esperienza, non dalle parole di qualcun altro.

“Tu e il mondo e l’Universo intero siete varianti della consapevolezza. Tu e l’Universo siete consapevolezza in movimento.”

Deepak ChopraTM, M.D., tratto dal podcast mindbodygreen

“Alla base di tutto, nella parte più profonda di voi, non siete che la trama e la struttura della vita stessa.”

Alan Watts, Lo zen e l’arte di imbrogliare la mente

“Quando sentiamo davvero che l’Universo è dentro di noi, che siamo noi, che non c’è separazione, che c’è soltanto questa totalità, allora l’Universo e gli eventi del mondo si manifestano secondo questa prospettiva, che è l’unica vera prospettiva. Ci rivelano la santità, la sacralità del mondo. Ci rivelano il miracolo permanente. Prima sperimentiamo tutto ciò come un sentimento, poi lo confermiamo con la nostra esperienza del mondo.”

Francis Lucille, The Perfume of Silence

Da essere umano a Essere infinito

Secondo la mia maestra, per giungere alla realizzazione dell’Essere infinito, che è ciò che siamo, basta una semplice decisione. Colui che decide è uno solo: tu, l’Essere infinito. Perciò la decisione di realizzare appieno ciò che sei non è diversa dalla decisione di bere un bicchiere d’acqua. Puoi dire così: «Ho intenzione di essere pienamente conscio della mia vera natura, la consapevolezza. Ho intenzione di adempiere il mio scopo e vivere la mia vita nella gioia della consapevolezza infinita, che è ciò che sono. Ho deciso di realizzare appieno la pura consapevolezza, eterna e indistruttibile, che è ciò che sono».

“Prendi il tuo continuo desiderare qualcosa, il tuo agire irrequieto, con il suo peso immenso e il rumore tremendo che fa. Metti tutto in una scatola e chiudila ermeticamente. Carica la scatola su un camion che se ne vada lontano e non torni mai più. Qualcosa è rimasto, vero? Tu sei ancora qui. Riesci a percepire te stesso. Benvenuto a casa.”

Jan Frazier, The Freedom of Being

L’incredibile viaggio che abbiamo fatto insieme in questo libro voleva indicarti la direzione per smettere di credere che sei soltanto un essere umano e per realizzare l’Essere infinito che sei davvero; voleva mostrarti la via che dalla sofferenza ti condurrà a una vita di felicità e pace completa; voleva liberarti da dolore, malessere, ansia, preoccupazioni e problemi, per farti esistere invece nella felicità continua della consapevolezza. Il tuo vero Sé, la consapevolezza, è l’unica entità permanente che esista. Tutto il resto arriva e se ne va, appare e svanisce, mentre tu sei il solo che è sempre stato qui e che mai se ne andrà. La consapevolezza è l’unica a essere consapevole di ogni secondo della tua esperienza di vita, ma al contempo non si fa condizionare né danneggiare dalla vita e accoglie tutto ciò che essa contiene.

“Viviamo nell’epoca più entusiasmante, impegnativa e fondamentale della storia dell’umanità. Mai prima d’ora tante cose sono state possibili; mai prima d’ora tante cose sono state in pericolo.”

Peter Russell, scrittore e fisico in pensione

Grazie alle parole degli esseri consapevoli citati in questo libro hai potuto iniziare il tuo risveglio, e d’ora in poi ti accompagnerà ovunque tu vada. Prima, l’elaborata illusione della mente poteva sembrare perfetta, ma adesso il velo si è strappato. Quello strappo non potrà mai essere ricucito del tutto, perciò la tua mente non piomberà di nuovo nel buio dell’ignoranza. La consapevolezza, l’Essere infinito che è ciò che sei, farà in modo che il velo dell’illusione continui a strapparsi finché la verità non si sarà rivelata e realizzata appieno, e tu sarai finalmente riunito al tuo vero Sé.

“Quando facciamo un passo verso il Sé, il Sé fa nove passi verso di noi.”
Lester Levenson

Leggendo questo libro alcuni potrebbero risvegliarsi immediatamente, ma per la maggior parte delle persone il risveglio è un percorso lungo. Se continuerai a lasciar andare i sentimenti negativi e le false credenze e cercherai di rimanere nella consapevolezza il più possibile, la consapevolezza continuerà a espandersi dentro di te, fin ché a un certo punto riconoscerai che l’intero Universo, con tutto ciò che contiene, si trova dentro di te.

È un viaggio senza meta, perché non puoi andare da nessuna parte: sei già tutto quello che cerchi, proprio qui e in questo momento. Come dice Rupert Spira: “Non devi andare da nessuna parte. Prova a fare un passo verso te stesso: è impossibile”.

L’Essere infinito, che è ciò che sei, è presente in questo preciso istante. Se ancora non te ne rendi conto del tutto, è solo perché la tua mente ti ha convinto che sei una persona. Ma questa situazione sta già cambiando.

“Quando giungiamo alla realizzazione del Sé, non possiamo tornare indietro a quando ignoravamo che cosa fosse. Tuttavia possiamo scegliere di farci assorbire di nuovo dall’individualità.”

David Bingham

Non abbassare la guardia, perché la mente cercherà di dirti cose tipo: «Non puoi volerlo sul serio, sarebbe noioso essere la consapevolezza per tutto il tempo! Usciamo, andiamo a divertirci un po’ con Tom!». Certo, divertirsi fa bene e ciò che sei davvero ama il divertimento. Quando vivrai nel tuo vero Sé, la consapevolezza, continuerai a divertirti e a uscire con Tom. Di fatto, in quanto consapevolezza, ti divertirai ancora più di prima. Riderai spesso. Farai tutte le cose di prima. L’unica differenza è che le farai nella pace e nella felicità continua, senza paura, preoccupazione, stress o tristezza.

“Anche se diventassi un astronauta e scoprissi galassie sconosciute, non sarebbe fantastico come scoprire il tuo Sé qui sulla terra.”

Mooji, White Fire, seconda edizione

Vorrei farti capire che l’Essere infinito, che è ciò che sei, è il “tu” che senti di essere in questo preciso istante. Non esiste un’altra versione di te in cui devi trasformarti prima di poter diventare l’Essere infinito. Quando ho fatto questa scoperta, stavo cercando da parecchio tempo un’altra versione di me, finché non mi sono accorta che è l’Essere infinito ciò che è consapevole in questo preciso istante, attraverso il mio corpo.

“Tu sei Divino. È tempo di cominciare a esserlo: smetti di fingere che non lo sei.”

Pamela Wilson

Chi sei?

“Siamo tutti divinità che si comportano come dannati stupidi.”

Lester Levenson

“Il solo scopo della vita – l’unico scopo – è essere la totalità di ciò che siamo. È la nostra intenzione segreta e per raggiungere questo scopo siamo disposti ad abbattere ogni ostacolo che riteniamo tale: matrimoni, case, persone care, il corpo stesso.”

La mia maestra

Quando un matrimonio finisce, o quando perdiamo una persona cara, o quando la nostra vita sembra andare a rotoli, tutti noi soffriamo molto; spesso però è proprio attraverso quella sofferenza che cominciamo a interrogarci sul senso della vita. Molti saggi illuminati hanno vissuto immensi dolori, che li hanno spinti a mettere in discussione la vita per arrivare infine alla verità di ciò che sono davvero.

Nel pieno della sofferenza può essere difficile anche solo pensare che quella stessa sofferenza ti stia portando verso qualcosa di meraviglioso, ma è così: in molti casi, la sofferenza ha condotto le persone nel paradiso del loro Sé più profondo.

“La sofferenza diventa una porta verso la pace. Il dolore è una botola, e se ci restiamo sopra si apre sotto il tremendo peso dell’accettazione completa. […] Le cose che consideriamo un ostacolo alla nostra pace sono in realtà finestre, e dall’altra parte c’è il nostro Sé che vive nella pace. Se non lo capiamo, gli ostacoli continuano a ripresentarsi, attirati come limatura di ferro da un magnete. Un essere umano ha un enorme potere e noi non lo sappiamo: non saperlo è l’ostacolo più grande di tutti.”

Jan Frazier, When Fear Falls Away

Ma adesso lo sai.

“Tu sei eternamente te stesso. Il resto è solo un sogno. Per questo la scoperta del vero Sé si chiama risveglio.”

Mooji

“È solo un sogno” è la verità dietro tutto ciò che vedi e sperimenti. Questo non significa che non proverai compassione per le persone che si trovano in circostanze difficili. Tuttavia, quando scopri la verità, da te emanano pace e serenità che avvolgono le persone, danno loro conforto e le pervadono senza bisogno di parole. Quando sai che va tutto bene, capiti quel che capiti, sei finalmente libero da ogni concetto di negatività e la tua presenza può dare un enorme sollievo a chi soffre. Si dice che un individuo che vive appieno nella consapevolezza infinita sia in grado di annullare la negatività di milioni e milioni di persone. È il potere dell’amore puro della consapevolezza.

“Tu sei Dio in un corpo fisico, sei Spirito incarnato, sei la Vita Eterna che si manifesta nelle Tue sembianze, sei un essere universale.

Sei tutto il potere, tutta la saggezza e tutta l’intelligenza. Sei la perfezione e la meraviglia.”

The Secret

Tu sei consapevolezza simile a spazio che tiene insieme il pianeta Terra, il Sole, le stelle, le galassie e l’Universo. Sei la base stessa dell’esistenza.

“Provi di continuo ad andare a destra o a sinistra o dritto, ma la risposta a ogni cosa è ciò che sei davvero. E ogni cosa nel mondo ti indica la strada per tornare a te stesso.”

La mia maestra

“Niente e nessuno può completarti. Tu sei già intero e completo così come sei, proprio qui e in questo momento.”

Hale Dwoskin

“Per Dio, quando vedrai la tua bellezza sarai l’idolo di te stesso.”

Rumi

“Non devi fare altro che scoprire ciò che hai già. Per questo si chiama ‘realizzazione’: realizzi ciò che è già qui, ciò che è stato qui per tutto il tempo.”

Jan Frazier, When Fear Falls Away

Fin da quando popolano il pianeta Terra, gli esseri umani si sono sempre posti le stesse tre domande. Chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Ecco la risposta a tutte e tre: consapevolezza, consapevolezza, consapevolezza.

“Dalla beatitudine tutti gli esseri umani sono nati, nella beatitudine vivono, alla beatitudine ritornano.”

Taittiriya Upanishad

Benvenuto a casa, il posto da cui non eri mai andato via.

“Non preoccuparti assolutamente di nulla. Tu non sei qui per caso. Questa forma è solo una maschera temporanea. Ma colui che si cela dietro la maschera è eterno. Sappilo. Se sai questo e hai fiducia, non devi preoccuparti di nulla.”

Mooji, White Fire, seconda edizione

“Quel che è successo a me può capitare anche a te. Forse credi che sia impossibile liberarti, smettere di soffrire, sentire la gioia scorrere dentro di te ogni giorno come una corrente calda, vada come vada quel giorno. Ma sono qui per dirti che invece è possibile.”

Jan Frazier, When Fear Falls Away

Quando la mente si placa, il controllo passa all’Essere infinito, ciò che sei, colui che sa ogni cosa.

“Se rimarrai per sempre ciò che sei, cioè coscienza-consapevolezza, riceverai la risposta a ogni tua singola domanda. Ogni desiderio che tu abbia mai avuto si realizzerà.”

La mia maestra

Vedrai tutto con la chiarezza più completa. Non soffrirai mai più per la confusione o l’incertezza.

“Dovremmo agire esclusivamente in base all’intuito. Nell’istante in cui agisci a partire dall’intuito, che è ciò che sei, la vita diventa bellissima.”

La mia maestra

Tutta la tua sofferenza può finire qui e in questo momento. La consapevolezza è la via d’uscita dalla sofferenza; è la chiave per l’immortalità e per una vita fatta di risate, gioia, abbondanza assoluta, bellezza e beatitudine.

“La luce di un essere umano che scopre la verità illumina l’esistenza umana per migliaia di anni. Tale è il potere di un essere umano che realizza ciò che è davvero.”

Mooji

“Ci sono state persone che ai loro tempi non erano molto note ma che hanno comunque esercitato una grande influenza positiva. Di tantissime altre, i documenti storici non hanno conservato nemmeno il nome. Anche se le abbiamo dimenticate, l’intelligenza e l’amore che hanno diffuso nel mondo ci raggiungono tuttora. Il nostro vero dono al mondo è essere una fonte di amore e chiarezza e riconoscere che, per essere quella fonte, ognuno di noi deve conoscere intimamente se stesso.”

Francis Lucille, Truth Love Beauty

“Un individuo che non ha niente tranne l’amore può affrontare il mondo intero, perché tale è il potere dell’amore. Questo amore non è altro che il Sé. Questo amore è Dio.”

Lester Levenson, Happiness Is Free, voll. 1-5

Esiste una sola fonte di perfezione, e sei tu! Quando vedi l’amore nel mondo, renditi conto che sei tu. Quando ammiri un tramonto bellissimo, sappi che la bellezza che vedi sei tu. Quando noti la felicità nel mondo, riconosci che sei tu. Quando ci sono risate, sappi che è la tua gioia infinita che si sta mostrando. Quando guardi lo spettacolo della miriade di forme di vita nel mondo, sappi che la vita che respirano è l’Essere infinito, e anche tu lo sei. Non esiste altro che la gloria dell’unico e solo Essere infinito, il vero Sé, la pura consapevolezza-coscienza. E sei tu.

Fondamentalmente, ogni istante e ogni circostanza della tua vita ti indica la direzione per tornare a casa, alla consapevolezza. Quando qualcosa ti ferisce, non ci sono dubbi: è un campanello d’allarme per dirti che hai preso la strada sbagliata, che credi a una cosa non vera. Siamo il figliol prodigo. A volte vacilliamo, usciamo malconci dalle situazioni, abbiamo paura, soffriamo, e siamo caduti tante volte. Ma per tutti noi lo scopo è realizzare, ricordare e riconoscere ciò che siamo davvero – la consapevolezza eterna – e capire che la fine non esiste, per nessuno di noi.

È questa la verità semplice e meravigliosa che finora pochissimi conoscevano. È questo il Segreto più grande.

Non c’è una fine

CAPITOLO 12 in pillole

 

La morte non esiste nel modo in cui la immaginiamo noi. Il corpo muore, ma lo spirito non può essere toccato dalla morte.

 

Morire prima di essere morti significa far morire l’

idea di essere una persona e giungere alla realizzazione della consapevolezza infinita, che è ciò che sei davvero.

 

Quando il corpo svanisce, la consapevolezza e la coscienza rimangono le stesse: pienamente consapevoli e pienamente vive.

 

Quando conosciamo la verità, la vita diventa facile e leggera. Ridiamo spesso, amiamo senza remore e godiamo appieno di tutto ciò che accade. Cominciamo a provare un amore e una compassione profondi per l’umanità e per ogni essere vivente.

 

Il tuo vero Sé è l’

unica entità permanente che esista. Tutto il resto arriva e se ne va, appare e svanisce.

 

Vivere una vita sulla terra è come avere un avatar in un videogioco. Anche nell’esistenza umana otteniamo un corpo nuovo ogni volta che moriamo, finché non “finiamo il gioco” risvegliandoci e rendendoci pienamente conto di ciò che siamo: la consapevolezza.

 

Quando vivrai nel tuo vero Sé, ti divertirai ancora più di prima. Farai tutte le cose di prima. L’unica differenza è che le farai nella pace e nella felicità continua.

 

Il solo scopo della vita è essere la totalità di ciò che siamo.

 

Spesso è attraverso la sofferenza che cominciamo a interrogarci sul senso della vita. In molti casi, la sofferenza ha condotto le persone nel paradiso del loro Sé più profondo.

 

Quando sai che va tutto bene, capiti quel che capiti, sei finalmente libero da ogni concetto di negatività e la tua presenza può dare un enorme sollievo a chi soffre.

 

La consapevolezza è la via d’uscita dalla sofferenza; è la chiave per l’immortalità e per una vita fatta di risate, gioia, abbondanza assoluta, bellezza e beatitudine.

 

Quando vedi l’amore nel mondo, renditi conto che sei

tu.

 

Quando qualcosa ti ferisce, non ci sono dubbi: è un campanello d’allarme per dirti che hai preso la strada sbagliata, che credi a una cosa non vera.

 

Per tutti noi lo scopo è realizzare, ricordare e riconoscere ciò che siamo davvero: la consapevolezza eterna.

Pratiche

Proposito:

«Ho intenzione di essere pienamente conscio

della mia vera natura, la consapevolezza.

Ho intenzione di adempiere il mio scopo

e vivere la mia vita nella gioia della

consapevolezza infinita, che è ciò che sono.

Ho deciso di essere la pura consapevolezza,

eterna e indistruttibile, che è ciò che sono».

 

La pratica della consapevolezza

Passo 1. Chiediti: «Sono consapevole?».

Passo 2. Osserva la consapevolezza.

Passo 3. Rimani nella consapevolezza.

 

Sposta l’attenzione sulla consapevolezza soffermandoti a osservarla più volte al giorno.

 

Ogni giorno, dedica almeno cinque minuti a concentrarti sulla consapevolezza. Puoi farlo appena sveglio, quando vai a letto o nel momento che preferisci.

 

Metti in discussione ogni singolo sentimento negativo chiedendoti sempre: «Io sono il sentimento, o sono ciò che ne è consapevole?».

 

Puoi usare la stessa domanda («Io sono questa cosa, o sono ciò che ne è consapevole?») per qualsiasi pensiero negativo o sensazione fisica dolorosa.

 

La Super Pratica

Passo 1. Accogli la negatività.

Passo 2. Rimani nella consapevolezza.

 

Poniti questa domanda: «Io sono colui che soffre, o sono ciò che è consapevole della sofferenza?». La verità è che tu non soffri, sei solo

consapevole della sofferenza.

 

Presta attenzione quando pronunci parole come «Credo» o «Non credo», perché sono sempre seguite da una credenza.

 

Presta attenzione quando pronunci parole come «Penso» o «Non penso», perché molto probabilmente anche in questo caso stai per esprimere una credenza.

 

Puoi chiedere alla mente subconscia di mettere in rilievo le credenze, per aiutarti a diventarne consapevole. Usa queste parole: «Mostrami chiaramente le mie credenze, a una a una, in modo che possa diventare consapevole di ognuna».

 

Per svelare le credenze, diventa consapevole delle tue reazioni.

 

Accogli tutti i sentimenti di resistenza.

 

Per liberarti dagli attaccamenti e dai problemi, accoglili e limitati a rimanere nella consapevolezza.

 

Se non ti senti felice, ricordati di accogliere ogni sentimento che non sia di felicità. Permettigli di essere presente, senza cercare di cambiarlo o di sbarazzartene.

 

La consapevolezza dice «Sì» assolutamente a tutto. La consapevolezza lascia ogni cosa libera di essere così com’è, perché il mondo, con ciò che contiene,

è la consapevolezza: il suo Sé.

 

Fermati e sii presente nel qui e ora, perché la consapevolezza si riconosce solo nel momento presente!

 

“Qualunque ostacolo incontrerai lungo la strada,
questa gioia senza motivo rimarrà con te.”
—Jan Frazier

 

Biografie

È per me un’enorme fortuna vivere su questa terra nella stessa epoca degli straordinari maestri contemporanei citati in questo libro, ai quali sono immensamente grata. Ciascuno di loro dedica la propria vita alla nostra libertà e alla nostra felicità, e molti lo fanno da decenni. Al loro cospetto si avvertono l’amore e la gioia travolgenti che irradiano e in cui ognuno di noi può vedere riflessa la sua vera natura. Se hai occasione di incontrare dal vivo uno di questi maestri, non fartela sfuggire! E se non puoi vederli dal vivo, senz’altro avrai modo di seguire alcuni di loro in diretta online. In questo caso la tecnologia ci viene in aiuto.

Oggi risvegliarci nella nostra vera natura è diventato più facile che mai: tutti abbiamo la possibilità di tornare a casa. Forse in futuro non sarà più così facile – chi lo sa – perciò, se puoi, approfitta al massimo del tempo che hai ora, della tua vita ora, e degli spunti offerti da questi maestri.

SAILOR BOB ADAMSON

Australiano, Sailor Bob risiede a Melbourne, la mia città natale. Ho scoperto la sua storia solo all’inizio del 2016, una volta compresa la verità di ciò che siamo davvero. All’epoca mi ero trasferita negli Stati Uniti, ma molti anni prima, quando vivevo ancora a Melbourne, passavo davanti a casa sua tutti i giorni mentre andavo al lavoro. Non avevo idea che lì abitasse un maestro che aveva raggiunto la realizzazione del Sé, una persona che un giorno avrebbe avuto un ruolo fondamentale nella mia vita. Nel 2016, dopo aver saputo di lui, ho deciso di prendere il primo aereo per andare a conoscerlo. All’epoca Sailor Bob aveva già superato l’ottantina. Ho partecipato a diversi suoi incontri e ho avuto anche dei colloqui privati con lui. Ogni volta che lo vedevo, mi sentivo più leggera, felice e libera. Erano gli inizi del mio risveglio spirituale e faticavo a capire alcune delle cose che mi diceva, ma oggi è diventato tutto cristallino. Sailor Bob ha realizzato la sua vera natura molti decenni fa in India, come discepolo di Nisargadatta Maharaj. Da allora condivide i suoi insegnamenti con chiunque sia interessato a conoscere la verità e ancora oggi, a novant’anni compiuti, continua a organizzare incontri a casa sua. La sua domanda «Cosa c’è che non va, se non ci pensi?» è uno dei consigli più semplici e profondi che abbia mai ricevuto. È autore dei libri What’s Wrong with Right Now? e Presence-Awareness. Just This and Nothing Else. Per saperne di più sul fantastico Sailor Bob Adamson, visita il sito sailorbobadamson.com.

JULIAN BARBOUR

Julian Barbour è un fisico britannico. È autore di tre libri: La fine del tempo. La rivoluzione fisica prossima ventura, che indaga l’idea secondo cui il tempo sarebbe un’illusione; The Discovery of Dynamics, incentrato sui retroscena delle scoperte di Newton; e l’ultimo, The Janus Point, completato a ottantatré anni. Il suo sito è platonia.com.

DAVID BINGHAM

Il britannico David Bingham ha portato avanti la sua ricerca spirituale per decenni, finché non si è risvegliato nella sua vera essenza ascoltando un podcast del maestro John Wheeler. David è stato intervistato su Conscious TV, dove ha parlato della sua esperienza di realizzazione del Sé, ed è stata proprio quell’intervista a dare inizio al mio risveglio. Ho guardato l’intervista, ho seguito i passi suggeriti da David e ho ascoltato lo stesso podcast. Poi gli ho chiesto un consulto telefonico e lui mi ha aiutato a sperimentare la consapevolezza e a capire la verità di ciò che sono davvero. Oggi David è un maestro che ha già aiutato molte persone a realizzare la loro vera natura. Le sue interviste su Conscious TV sono raccolte nel volume Conversations on Non-duality. Per saperne di più sui magnifici insegnamenti di David Bingham, visita il sito nonconceptualawareness.com.

DEEPAK CHOPRATM, M.D., FACP

Deepak ChopraTM, endocrinologo, ha abbracciato la medicina olistica integrata dopo aver compiuto un viaggio di scoperta dall’India agli Stati Uniti ed essere rimasto deluso dalla medicina occidentale. Nel 1995 ha aperto il Chopra Center for Wellbeing, poi diventato Chopra Global, una società dedicata alla medicina olistica che promuove la trasformazione personale per il benessere di milioni di persone in tutto il mondo. Deepak ha scritto oltre novanta libri, tra cui molti best seller. L’ho sentito parlare in pubblico per la prima volta alcuni anni fa, in occasione della Science and Nonduality (SAND) Conference, un intervento che si è concluso con una standing ovation. Trovi i suoi ricchi e fruttuosi insegnamenti sul sito deepakchopra.com.

ANTHONY DE MELLO, S.I.

Il compianto Anthony (Tony) de Mello era un Padre gesuita nato a Bombay, in India. Pur essendo rimasto su questa terra solo per cinquantacinque anni, ancora oggi il suo messaggio è più vivo che mai. I suoi insegnamenti, caratterizzati da un’incredibile capacità di unire spiritualità occidentale e orientale, avevano il potere di ispirare e trasformare le persone. Poiché si rivolgeva a un pubblico prevalentemente cattolico o cristiano, Tony attingeva a piene mani dai princìpi della Bibbia, gettando nuova luce sul loro significato. Questo, insieme alle sue eccellenti doti di narratore, ha permesso a numerose persone di risvegliarsi nella verità. Dopo la morte della sua forma fisica nel 1987, i libri di Tony sono rimasti nelle classifiche dei best seller e hanno venduto milioni di copie: The Way to Love; Sàdhana. Un cammino verso Dio; Un minuto di saggezza nelle grandi religioni; Heart of the Enlightened; Alle sorgenti. Esercizi spirituali oggi; Il canto degli uccelli. Frammenti di saggezza nelle grandi religioni e Taking Flight. I miei preferiti per chi è agli inizi sono Messaggio per un’aquila che si crede un pollo e Messaggio per un pesciolino che ha sempre sete. Esistono anche registrazioni video che sono una gioia per gli occhi, perché Tony aveva sempre il sorriso nella voce e l’amore nel cuore. Il sito di questo meraviglioso maestro è demellospirituality.com.

HALE DWOSKIN

Hale Dwoskin è un allievo e l’erede designato del leggendario Lester Levenson, ed è anche uno dei maestri citati in The Secret. Hale ha dedicato la sua vita a portare avanti il lavoro di Lester mediante il Sedona Method, aiutando gli altri a realizzare la loro vera natura. Il successo del metodo è dimostrato dal fatto che ha cambiato la vita a molte persone. Hale organizza ritiri periodici in cui insegna a lasciar andare la negatività per giungere alla realizzazione del vero Sé. Lasciar andare la negatività è stata una parte importante anche del mio percorso. Puoi trovare tutti gli insegnamenti di Hale e Lester nei libri The Sedona Method e Happiness Is Free (in cinque volumi). Ogni anno Hale organizza vari ritiri negli Stati Uniti, dove risiede, e in tutto il mondo. Inoltre è possibile partecipare a incontri, teleconferenze e ritiri online senza muoversi da casa. Io stessa ne ho seguiti numerosi con questa modalità. Tutto questo straordinario materiale viene anche archiviato e reso disponibile sul sito di Hale, sedona.com.

PETER DZIUBAN

Peter Dziuban scrive di consapevolezza, coscienza e spiritualità e tiene conferenze sul tema. Nato in America, vive in Arizona. Ho scoperto il suo lavoro quando la mia maestra mi ha consigliato il suo libro Consciousness Is All: l’ho letto e poi ho ascoltato l’audiolibro, in cui Peter offre spontaneamente molte altre ore di insegnamenti. Consciousness Is All è un testo profondo e mozzafiato, nel senso che mentre lo leggi ti toglie letteralmente il respiro, più di una volta. Sono molto grata dell’esperienza fatta con quest’opera, perché ha mandato in frantumi il mio mondo (per fortuna!). Se sei pronto a passare a un livello più avanzato, è una lettura indispensabile. Se invece sei ancora agli inizi e vuoi avere un assaggio degli insegnamenti di Peter in una forma più semplice, ti consiglio di cominciare dal libro Simply Notice. Il sito di Peter è peterdziuban.com.

JAN FRAZIER

Scrittrice, insegnante e madre, Jan Frazier ha vissuto una radicale trasformazione della coscienza nel 2003. Per anni aveva temuto di ricevere una diagnosi di cancro, poi all’improvviso la paura è svanita e lei si è ritrovata immersa in uno stato di gioia senza motivo che non l’ha più abbandonata. Con il passare del tempo ha scoperto che è possibile vivere una ricca vita terrena, libera dalla sofferenza. Oggi il suo intento è far conoscere la verità racchiusa in ogni persona. Ho avuto la fortuna di partecipare a sedute private con Jan e ho letto tutti i suoi bellissimi libri. When Fear Falls Away. The Story of a Sudden Awakening è il resoconto del suo risveglio giorno per giorno. Altre opere sono The Freedom of Being. At Ease with What Is; The Great Sweetening. Life After Thought e Opening the Door. Jan Frazier Teachings on Awakening. Il suo stile di scrittura è molto accessibile, poetico e delizioso, come dimostrano le citazioni contenute in questo libro, che Jan mi ha generosamente permesso di riprodurre. Per saperne di più sui suoi insegnamenti, visita il sito janfrazierteachings.com.

JOEL GOLDSMITH

Joel Goldsmith era uno scrittore mistico americano molto amato. È noto soprattutto per il libro The Infinite Way, che è diventato un classico e ha influito sulla vita di tante persone in tutto il mondo, me compresa. È autore di molte altre opere e le registrazioni originali delle sue conferenze, conservate con cura dai tre figli, sono reperibili sul sito joelgoldsmith.com.

  1. DAVID R. HAWKINS, M.D., PH.D.

Il dottor Hawkins era uno psichiatra americano noto in tutti gli Stati Uniti, oltre che medico, ricercatore, maestro spirituale e conferenziere. Grazie alla sua formazione scientifica e medica, i suoi insegnamenti spirituali erano scientificamente convincenti. Ho scoperto il lavoro del dottor Hawkins più di quindici anni fa, quando ho letto il suo libro Il potere dei condizionamenti, che mi ha colpito profondamente. Solo anni dopo ne ho ripreso gli insegnamenti ascoltando numerose delle sue conferenze e leggendo il testo Letting Go. Le altre sue opere sono Book of Slides; Healing and Recovery; Reality, Spirituality and Modern Man; Transcending the Levels of Consciousness; Discovery of the Presence of God e Truth vs Falsehood. Il dottor Hawkins era un autore, conferenziere e insegnante prolifico, che ha influito su un enorme numero di persone in tutto il mondo. La sua forma fisica è morta nel 2012 e da allora la moglie Susan ne ha tenuto in vita i preziosi insegnamenti. Puoi approfondire gli insegnamenti spirituali e il lavoro del dottor David Hawkins sul sito veritaspub.com.

MICHAEL JAMES

Fin da giovane Michael James era pieno di interrogativi, così a diciannove anni partì per un viaggio intorno al mondo alla ricerca del senso della vita. Attraversò molti paesi fino a raggiungere l’Himalaya e l’India, dove visitò numerosi luoghi sacri e vari ashram in cerca dello scopo e del significato della vita. Mentre era in India si recò a Tiruvannamalai, all’ashram di Ramana Maharshi, che era morto decenni prima. Pensava di fermarsi qualche giorno, invece finì per rimanere vent’anni. Al suo arrivo lesse il libro di Ramana Chi sono io? e capì di aver finalmente trovato quello che cercava. Decise di imparare il tamil, una lingua dell’India, per poter tradurre gli insegnamenti di Ramana Maharshi, compito a cui si dedicò nei vent’anni successivi. Ho scoperto Michael vedendo una sua intervista su Conscious TV. Subito dopo ho letto il suo libro Happiness and the Art of Being, un’opera illuminante che riunisce gli insegnamenti di Ramana e il lavoro che Michael ha portato avanti per una vita. Il suo sito è happinessofbeing.com.

BYRON KATIE

Nel bel mezzo di una normale vita americana – due matrimoni, tre figli, un lavoro di successo – Byron Katie è precipitata in una spirale di depressione, agorafobia, odio verso se stessa e istinti autodistruttivi che l’ha tenuta prigioniera per dieci anni. Disperata, Katie ha deciso di farsi ricoverare in una clinica. Una settimana dopo si è risvegliata senza più alcuna traccia di depressione o paura. Al posto di quei sentimenti si sentiva inebriata dalla gioia, che da allora non l’ha più abbandonata. Aveva capito che quando credeva ai suoi pensieri soffriva, mentre quando li metteva in discussione la sofferenza se ne andava, e questo vale per tutti gli esseri umani. Dalla sua esperienza di realizzazione del Sé, Katie ha sviluppato quattro domande dette “The Work”. Questi insegnamenti hanno liberato dalla sofferenza centinaia di migliaia di persone e continuano a farlo ancora oggi. Io stessa me ne sono servita per confutare i miei pensieri e ho avuto la fortuna di assistere a diverse conferenze in cui Katie usava le quattro domande per liberare la gente dalle proprie convinzioni. Tra le sue opere ricordiamo Amare ciò che è; A Mind at Home with Itself; Mille nomi per la gioia; Ho bisogno del tuo amore – È vero?; A Friendly Universe e i libri per bambini Tigro-Tigrotto, è tutto vero? e The Four Questions. Per saperne di più sugli splendidi insegnamenti di Byron Katie, visita thework.com.

LOCH KELLY

Loch Kelly unisce insegnamenti sapienziali, psicologia e studi neuroscientifici per aiutarci a vivere una vita risvegliata. Lui stesso è giunto alla realizzazione della sua vera natura dopo un percorso spirituale che ha coinvolto vari maestri e tradizioni. Nei suoi insegnamenti condivide la propria esperienza, fonte di grande gioia, libertà e amore, per accompagnare le persone verso il risveglio, considerato come il prossimo passo naturale nell’evoluzione umana. I suoi libri sono Shift into Freedom e The Way of Effortless Mindfulness. Puoi trovare una miniera di insegnamenti, ritiri, video online e corsi sul suo sito lochkelly.org.

  1. KRISHNAMURTI

Il compianto J. Krishnamurti, nato in India nel 1895, aveva compreso la sua vera natura fin da bambino. Molti lo considerano uno dei più grandi pensatori e maestri religiosi di tutti i tempi. Il mio ex marito ascoltava sempre le sue conferenze, perciò tra i venti e i trent’anni sono stata in continuo contatto con i suoi insegnamenti. Tuttavia li ho ripresi e sono finalmente riuscita a capirli solo quando ho iniziato il mio percorso spirituale dopo The Secret. I suoi insegnamenti hanno influenzato anche numerosi maestri citati in questo libro. Per tutta la sua vita adulta Krishnamurti viaggiò ai quattro angoli del globo per promuovere un cambiamento radicale dell’umanità, parlando alle folle o a singole persone, compresi scrittori, scienziati, filosofi, figure religiose e educatori. Aveva a cuore l’intera umanità, non aveva nazionalità né credo religioso e non apparteneva a nessun gruppo o cultura particolare. Ci ha lasciato una vasta eredità sotto forma di discorsi pubblici, testi scritti, discussioni con maestri e allievi, interviste alla radio e in televisione, lettere. Molto di questo materiale è raccolto in libri tradotti in oltre cinquanta lingue e in centinaia di registrazioni audio e video. Per tutto il patrimonio di insegnamenti di Krishnamurti, visita il sito jkrishnamurti.org.

  1. ROBERT LANZA, M.D.

Il dottor Robert Lanza è considerato uno dei padri della biologia applicata delle cellule staminali. Vanta centinaia di articoli e scoperte e ha pubblicato più di trenta opere scientifiche, tra cui Biocentrismo, in cui espone una teoria convincente secondo cui la coscienza sarebbe la base dell’Universo e non un semplice effetto collaterale dell’evoluzione. Se cerchi una brillante prospettiva scientifica sui contenuti di questo libro, allora Biocentrismo. L’universo, la coscienza, la nuova teoria del tutto ti terrà incollato alla pagina e risponderà a ogni tua domanda. Il dottor Lanza ha ricevuto numerosi premi ed è stato incluso nella classifica del Time delle cento persone più influenti al mondo e in quella di Prospect dei cinquanta più importanti “World Thinkers”. C’è chi lo ha definito un genio e un pensatore ribelle ed è stato paragonato ad Einstein. Per saperne di più su questo brillante intellettuale, visita robertlanza.com.

PETER LAWRY E KALYANI LAWRY

Peter e Kalyani Lawry sono australiani e vivono a Melbourne (la mia città natale). Dopo un intenso percorso spirituale durato alcuni anni, e dopo aver viaggiato in India, Peter e Kalyani sono giunti entrambi alla realizzazione della loro vera natura. Sono rare le coppie a cui accade, perciò gli incontri che questi due coniugi organizzano a Melbourne sono davvero speciali. Quando sono stata a Melbourne alcuni anni fa, ho passato con loro un pomeriggio che mi ha cambiato la vita, e ho anche avuto la fortuna di partecipare ad alcune sedute telefoniche private con Kalyani. I loro libri, firmati da Kalyani, sono A Sprinkling of Jewels e Only That. Per saperne di più, visita il sito nonduality.com.au.

LESTER LEVENSON

Lester Levenson, la leggenda, la prova vivente di ciò che accade a un corpo malato quando è inondato dalla luce della verità. Lester diceva sempre che «la malattia del corpo è la malattia della mente». Ha ispirato migliaia di persone e i suoi insegnamenti hanno continuato a spronare e liberare molti dalla sofferenza anche dopo la morte della sua forma fisica, avvenuta negli anni Novanta. Grazie a uno stile semplice e cristallino, i suoi insegnamenti condurranno le persone al risveglio anche nei secoli a venire. Tra le altre cose, Lester ci ha lasciato il gruppo dei suoi allievi più fedeli, che a loro volta hanno raggiunto la realizzazione del Sé e sono diventati maestri. Uno di questi è Hale Dwoskin, custode dell’opera di Lester, a cui sono immensamente grata per avermi permesso di condividere in questo libro tanti degli insegnamenti semplici ma potenti del suo maestro, che sono stati e continuano a essere determinanti per la mia vita. Quasi tutte le citazioni di Lester che compaiono in questo libro sono tratte dai cinque volumi di Happiness Is Free, firmato da Lester Levenson e Hale Dwoskin. Per saperne di più su questa straordinaria figura, visita il sito sedona.com.

FRANCIS LUCILLE

Nato in Francia, Francis Lucille vive negli Stati Uniti. Ha realizzato la sua vera natura a trent’anni, quando ha conosciuto il maestro Jean Klein. È stato quest’ultimo a suggerirgli di trasferirsi in America per insegnare e condividere la verità con gli altri. Francis ha studiato fisica alla celebre École polytechnique, ed è quindi in grado di aggiungere una chiara prospettiva scientifica ai suoi insegnamenti. Inoltre le sue lezioni, vivide, precise e coinvolgenti, hanno aiutato un’infinità di persone a realizzare la loro vera natura, compreso il suo allievo Rupert Spira, anch’egli qui citato. Ho partecipato a diversi ritiri con Francis in California e ho anche avuto il grande piacere di trascorrere molte ore con lui nella sua proprietà. Ogni anno organizza ritiri in Europa e negli Stati Uniti, ma anche incontri dal vivo (soprattutto nel fine settimana) che vengono condivisi in diretta streaming. Puoi partecipare agli incontri comodamente da casa e sperimentare la presenza accogliente di questo meraviglioso maestro. I suoi libri, che ho letto più volte, sono Truth Love Beauty; The Perfume of Silence ed Eternità ora. Trovi una vasta scelta di interessanti insegnamenti tratti dagli incontri e dai ritiri organizzati da Francis sul suo sito advaitachannel.francislucille.com.

LA MIA MAESTRA

La mia maestra, che desidera rimanere anonima, è stata allieva di Lester Levenson e Robert Adams, due dei maestri del passato che apprezzo di più. Quattro anni fa, quando l’ho incontrata e mi sono ritrovata in sua presenza, mi sono sentita pervadere dalla gioia completa. Quando proviamo un tale livello di beatitudine, vorremmo che non passasse mai, perché è la nostra vera natura! Purtroppo però quella gioia non è rimasta, perché poco alla volta la mia mente è ricomparsa, portando con sé lo stress e l’infelicità che la caratterizzano. Ma con la guida della mia maestra, seguendo religiosamente le sue pratiche (tutte illustrate in questo libro) ed esponendomi con regolarità alla sua presenza, la mia mente si è indebolita sempre di più. Oggi la pace e la felicità mi accompagnano quasi sempre e so che tutti possono raggiungere questa condizione.

SHAKTI CATERINA MAGGI

Shakti Caterina Maggi è diventata una maestra nove anni fa, dopo il suo risveglio nel 2003. Da quando ha cominciato a insegnare, si è impegnata a condividere il messaggio del risveglio nella nostra vera natura di Coscienza unica. Italiana, vive in Italia e organizza ritiri e incontri in Europa e in tutto il mondo, oltre che webinar online. Gli incontri si tengono in italiano e in inglese. La prima volta che l’ho vista, a una conferenza sulla spiritualità, sono rimasta molto colpita dalle sue parole e dalla sua presenza. Ha pubblicato un contributo nel libro On the Mystery of Being e gestisce un blog in inglese. Puoi trovare molti articoli ricchi di spunti sul suo sito shakticaterinamaggi.com.

RAMANA MAHARSHI

Il compianto Ramana Maharshi è ormai una leggenda. Nel 1896, a sedici anni, si sentì invadere da un’intensa paura di morire, così si sdraiò e decise di accoglierla. In quel momento si trasformò: smise di essere una persona per diventare ciò che è davvero reale, lo Spirito che non muore mai. Da quel giorno il suo aspetto esteriore di persona continuò a esistere solo per gli altri, mentre ai suoi occhi non c’era che lo spazio infinito della consapevolezza. Gli insegnamenti di Ramana Maharshi mostrano il cammino diretto verso il risveglio attraverso l’autoindagine, uno strumento usato da molti dei maestri citati in questo libro. Egli ci indica la strada verso il Sé più profondo, l’unica realtà alla base di tutto l’esistente. Posso dire di essere solo una delle tante persone che hanno visto cambiare la loro vita grazie ai suoi insegnamenti. Per saperne di più su questo leggendario personaggio visita il sito sriramanamaharshi.org, dove troverai numerosi libri scaricabili gratuitamente.

MOOJI

Nato in Giamaica, Mooji si è trasferito a Londra negli anni dell’adolescenza. Oggi vive in Portogallo, dove ha fondato Monte Sahaja, un centro per la realizzazione del Sé. Il risveglio spirituale di Mooji iniziò nel 1987, grazie all’incontro con un mistico cristiano, per culminare nel 1993 ai piedi di Papaji, il celebre sapiente dell’India divenuto suo maestro. Da allora in tantissimi si sono rivolti a lui per ricevere assistenza spirituale e molti sono riusciti a riconoscere la loro vera natura. I suoi profondi insegnamenti hanno riscosso un ampio seguito ovunque, soprattutto su YouTube, dove sono disponibili numerosi suoi discorsi (satsang). Mooji ha un modo di insegnare affascinante, in particolare per il senso dell’umorismo, i parallelismi, le doti narrative e le metafore, usati abilmente per gettare luce sulla verità. Come tante altre persone, ho guardato centinaia di suoi discorsi online. Sono stata in Portogallo per partecipare a uno dei suoi ritiri con mia figlia, che in quell’occasione ha sperimentato il suo vero Sé: la migliore dimostrazione della validità dei suoi insegnamenti. Tra i libri di Mooji ricordiamo Più vasto del cielo, più grande dello spazio; White Fire (seconda edizione); The Mala of God e An Invitation to Freedom (un libro agile ma perfetto per giungere alla realizzazione del vero Sé). Trovi i testi e numerosi insegnamenti di questo magnifico maestro sul sito mooji.org.

JAC O’KEEFFE

Irlandese residente in Florida, Jac ha scoperto la verità e ha raggiunto la realizzazione del Sé più di dieci anni fa. Non c’è niente di meglio dei suoi insegnamenti per superare i limiti imposti dai condizionamenti mentali. Nota per la chiarezza e i modi diretti, Jac organizza ritiri, seminari e sedute private per gli allievi. Quando l’ho scoperta online, alcuni anni fa, i suoi insegnamenti mi sono sembrati una boccata di aria fresca. Ho anche avuto la fortuna di assistere ad alcune sue conferenze dal vivo. Puoi trovare altri spunti nei suoi libri Born to Be Free e How to Be a Spiritual Rebel. Come ogni maestro citato in questo libro, Jac dedica la sua esistenza a liberare l’umanità dall’inutile sofferenza causata dalla mente, affinché possiamo vivere nella felicità e nella beatitudine gioiosa del nostro vero Sé. Il suo sito è jac-okeeffe.com.

MAX PLANCK

Il fisico tedesco Max Planck offrì molti contributi alla fisica teorica, ma la sua fama deriva soprattutto dalla scoperta dei quanti di energia, che gli valse l’assegnazione del premio Nobel nel 1918 e che rivoluzionò la comprensione umana dei fenomeni atomici e subatomici.

SRI POONJA

Sri Poonja, chiamato affettuosamente “Papaji” dai suoi allievi, uno dei quali fu Mooji, era nato in India. Attirato dalla spiritualità fin da bambino, ebbe la prima esperienza spirituale a nove anni. La sua ricerca spirituale si concluse solo una trentina di anni dopo, quando conobbe Ramana Maharshi e giunse alla realizzazione del suo vero Sé. Negli anni Ottanta e Novanta migliaia di persone accorrevano a frotte nella città di Lucknow, in India, per entrare in contatto con la sua energia. Papaji ha lasciato il suo corpo nel 1997. Per saperne di più sui suoi insegnamenti, visita il sito avadhuta.com.

ORDINE ROSACROCE

Nell’introduzione e nel corso del libro cito più volte l’Ordine Rosacroce, un’organizzazione non profit che ha la sede principale nell’arcipelago spagnolo delle Canarie e di cui sono stata nominata membro onorario. Il suo intento è elevare la coscienza dell’umanità. L’Ordine Rosacroce europeo nasce nel quattordicesimo secolo, ma è anche l’erede spirituale delle antiche scuole gnostiche fiorite a Babilonia, in Egitto, in Grecia, a Roma e forse addirittura prima. L’Ordine ha avuto tra i suoi membri numerose figure eminenti, che nel corso dei secoli hanno lavorato in silenzio, scrupolosamente e correndo gravi rischi pur di liberare l’umanità dalla sofferenza attraverso la verità. Francesco Bacone fu imperatore dell’Ordine e Isaac Newton uno dei suoi membri, e sono solo due dei tanti nomi celebri associati all’Ordine. L’attuale imperatore, Ángel Martín Velayos, è stato mio mentore per molti anni. Ho studiato i princìpi rosacrociani per un decennio, completando più di ventidue gradi dell’insegnamento in lingua inglese, che ha avuto un’enorme influenza su di me aiutandomi a vedere e capire la verità. Per saperne di più, visita il sito www.rosicrucian-order.com.

RUMI

Rumi era un poeta e mistico sufi del tredicesimo secolo. La sua influenza e le sue parole cariche di verità hanno varcato tutti i confini geografici, religiosi e spirituali e le sue poesie continuano a essere apprezzate in ogni parte del mondo.

PETER RUSSELL

Peter Russell ha studiato fisica e matematica all’Università di Cambridge, ma si dedica alle scienze e alle tradizioni spirituali da tutta la vita. Tra i suoi numerosi libri citiamo Il risveglio della mente globale; Verso stati più elevati di coscienza. Tecnica della meditazione trascendentale; Waking Up in Time; From Science to God e La rivoluzione della coscienza. Ho avuto il piacere di assistere a un intervento di Peter dal vivo in occasione della Science and Nonduality Conference che si è tenuta a San Jose. Molti suoi discorsi, così come i suoi profondi insegnamenti, sono disponibili gratuitamente sul sito peterrussell.com.

RUPERT SPIRA

Rupert Spira, britannico, vive in Inghilterra, dove tiene regolarmente incontri e ritiri. Più volte all’anno organizza ritiri anche nel resto d’Europa e negli Stati Uniti. Formatosi come artista e ceramista, dopo vent’anni di meditazione e pratica spirituale, Rupert ha riconosciuto la sua vera natura grazie al maestro Francis Lucille. Il suo modo di insegnare, eloquente e confidenziale, ha cambiato la vita a moltissimi allievi. I suoi insegnamenti sono stati importanti per il mio percorso verso il risveglio, soprattutto per dis-identificarmi dal corpo. Quando un allievo gli rivolge una domanda, Rupert si assicura che l’allievo faccia davvero esperienza della risposta, anziché fornirgli un semplice concetto mentale. Sul suo sito sono disponibili molte registrazioni audio e video tratte da ritiri e conferenze. Ho letto tutti i suoi libri: La natura della coscienza; Transparent Body; Luminous World; The Light of Pure Knowing; The Transparency of Things; The Art of Peace and Happiness; The Intimacy of All Experience; Being Aware of Being Aware e The Ashes of Love. Visita il sito rupertspira.com.

ECKHART TOLLE

Eckhart Tolle è un maestro spirituale e scrittore nato in Germania. Dopo essere stato depresso per gran parte della sua vita, a ventinove anni ha attraversato una profonda trasformazione interiore, che ha cambiato radicalmente il corso della sua esistenza. Con i best seller internazionali Il potere di adesso e Un nuovo mondo, tradotti in oltre cinquantadue lingue, ha fatto conoscere a milioni di persone la gioia e la libertà di vivere la vita nel momento presente. I suoi insegnamenti, tanto profondi quanto semplici, hanno già aiutato un numero imprecisato di persone in tutto il mondo a trovare la pace interiore e a sentirsi appagate della propria esistenza. Al centro c’è il risveglio spirituale, che Eckhart considera il prossimo passo nell’evoluzione dell’umanità. Un aspetto essenziale del risveglio consiste nel superare lo stato di coscienza basato sull’ego. Come milioni di persone, anch’io ho scoperto il lavoro di Eckhart grazie al libro Il potere di adesso: quando l’ho letto, ho vissuto molti cambiamenti ed esperienze spirituali. Per alcuni anni ho portato sempre con me il suo libro Come mettere in pratica il potere di adesso, eseguendone regolarmente le pratiche. Altre sue opere sono Parole dalla quiete e i libri per bambini Guardiani dell’essere e Il segreto di Milton. Eckhart organizza ritiri e tiene conferenze ovunque, dando un enorme contributo all’umanità perché permette a molte persone di liberarsi dai vincoli della sofferenza causata dall’ego. Il suo sito è eckharttolle.com.

UPANISHAD

Le Upanishad sono antichi testi sanscriti che contengono insegnamenti spirituali, composti tra l’800 e il 200 a.C. Fanno parte dei Veda, le opere sacre più antiche dell’induismo.

ALAN WATTS

Il compianto Alan Watts era uno scrittore e maestro britannico che divulgò le filosofie orientali presso il pubblico occidentale. Caratterizzate da uno splendido stile espositivo, le sue lezioni continuano a essere apprezzate in tutto il mondo anche a distanza di molti anni dalla morte della sua forma fisica, avvenuta nel 1973. Alan scrisse venticinque libri (ne ho letti molti). Tra i più popolari ricordiamo Il libro sui tabù che ci vietano la conoscenza di ciò che veramente siamo; La saggezza del dubbio e La via dello zen. I suoi figli hanno reso disponibili online i video di varie sue lezioni e conservano i discorsi e le conferenze del padre sul sito alanwatts.org, in modo che il contributo dato da Alan al pianeta possa continuare anche nelle generazioni future.

PAMELA WILSON

Pamela Wilson vive nella Bay Area, nella California settentrionale, ed è stata allieva di Lester Levenson e Robert Adams. Da oltre vent’anni, ispirandosi alla tradizione non dualistica, organizza ritiri, tiene conferenze e concede sedute private negli Stati Uniti, in Canada e in Europa. Pamela è la dolcezza e la compassione fatta persona e ho avuto la fortuna di assistere a diverse sue conferenze. Un suo contributo si trova nel libro On the Mystery of Being, pubblicato dalla Science and Nonduality. Per saperne di più, il sito di Pamela raccoglie molti dei suoi insegnamenti: pamelasatsang.com.

PARAMAHANSA YOGANANDA

A più di un secolo dalla nascita, questo maestro amato in tutto il mondo è ormai riconosciuto come uno dei più grandi testimoni in Occidente dell’antica saggezza proveniente dall’India. La vita e gli insegnamenti di Yogananda continuano a essere una fonte di luce e ispirazione per gente di tutte le razze, culture e credenze religiose. Tra i suoi allievi si contavano numerose figure eminenti nel campo della scienza, degli affari e delle arti; fu persino ricevuto ufficialmente alla Casa Bianca dal presidente Calvin Coolidge. Come tante altre persone, ho scoperto gli insegnamenti di Yogananda leggendo Autobiografia di uno yogi, un libro che ha venduto milioni di copie. Questo testo indimenticabile innescò una rivoluzione spirituale e anche su di me ha avuto un effetto profondo. Puoi leggerlo online sul sito della Self-Realization Fellowship (fondata proprio da Yogananda). Il maestro pubblicò molti altri libri e abbonandoti al sito yogananda.org potrai ricevere le lezioni della SRF scritte da Yogananda stesso.

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Libri di Jacopo Fo -> “Cervelli Verdi Fritti” + La Scopata Galattica + Lo Zen E L’Arte Di Scopare + la rivoluzione pigra + Sesso Sublime

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Io Amo Meditare (CD) – 10 meditazioni guidate di Swami Kriyananda (J. Donald Walters) + Meditazione Daishido


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Il libro dei desideri – le 7 regole d’oro per trasformare i sogni in realtà, di P. Franckh + Appunti sulla legge dell’attrazione 

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libro Ma Chissenefrega Piccola Guida Per Fottersene Di Tutto e Vivere Felici + ESTRATTI dal ” Metodo VAFFA” di John C. Parkin

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libro Ma Chissenefrega Piccola Guida Per Fottersene Di Tutto e Vivere Felici.

Il problema è che il valore, le cose che contano, implica l’attaccamento. E tutto ciò a cui siamo attaccati ha il potenziale di rivoltarsi e morderci… Il problema è che il valore, le cose che contano, implica l’attaccamento. E tutto ciò a cui siamo attaccati ha il potenziale di rivoltarsi e morderci… Forse è perché sappiamo istintivamente che nulla è permanente che ci attacchiamo così disperatamente alle cose. Aggrapparci, è quello che facciamo. La chiave per essere capace di lasciare andare tutte le cose alle quali ti stai aggrappando è sapere che starai BENE anche senza…

Quando rinunci a volere che tutto sia in un certo modo, quando dici Vaffa, la vita ti sarà grata e ti inonderà di doni.

Se riesci a trovare la fonte del piacere dentro di te non ti annoierai mai, sarai autosufficiente e diventerai anche una persona facile da accontentare.

… di’ VAFFA a qualsiasi cosa vuoi essere. E sii semplicemente ciò che sei. Non c’è bisogno di essere qualcosa d’altro. Non c’è bisogno di crescere e migliorare. Non c’è bisogno di essere come nessun altro.”

Quando diciamo VAFFA tiriamo indietro l’orologio. Regrediamo a uno stato più naturale dove le cose non contano gran ché ma sono dannatamente belle.

Quando diciamo VAFFA a cose che ci stanno veramente a cuore (alle cose che contano troppo) in effetti eseguiamo un atto spirituale. VAFFA è l’espressione occidentale perfetta del concetto orientale di lasciare andare, rinunciare e allentare la nostra presa sulle cose (attaccamento).

Questa è l’essenza del Metodo Vaffa. Sputare in faccia agli obblighi, alle aspettative, alle regole e ai regolamenti. Dire VAFFA e proseguire per la propria strada.

Quando viviamo con amore, siamo completamente aperti. Quando abbiamo paura ci chiudiamo a riccio e ci nascondiamo.

… Ecco perché ci lamentiamo e piagnucoliamo e critichiamo: non stiamo molto bene dentro di noi e cerchiamo le ragioni di questo disagio all’esterno.

“È tempo di dire VAFFA a ciò che la gente pensa di te. L’approvazione è come tutto il resto in questa vita: può causare dolore se ha molta importanza per te, se ne sei dipendente.”

Ogni volta che dici VAFFA e ti rilassi nei confronti di ciò che prima suscitava tensione dentro di te, l’energia riprende a fluire dove prima era bloccata. E il tuo sistema energetico ritroverò l’equilibrio.

Denaro. Se non ne hai, di’ VAFFA e goditi la vita così com’è. Se ne hai un po’, di’ VAFFA e inizia a godere del fatto che la gente ti apprezza. Se ne hai un sacco, di’ VAFFA e inizia a raccogliere i frutti del mondo pensando di essere una persona meravigliosa, dal momento che ti sta dando così tanto.

Se pensiamo alla vastità dell’universo e da quanti milioni di anni esiste la Terra, ci rendiamo conto che le nostre vite sono proprio come quella della lucciole. Tranne che nel nostro caso, nell’aria ci sono 6,5 miliardi di lucciole. Splendono meravigliosamente per una notte. Poi scompaiono. Quindi, Vaffa, anche tu potresti splendere DAVVERO.

Un’altra ragione per la quale ci importa di quello che gli altri pensano di noi è che tendiamo a non sapere cosa vogliamo veramente. Quando sappiamo ciò che vogliamo, quello che la gente pensa di noi può diventare meno importante nel perseguimento di quell’obiettivo

Ed è così che funziona il mondo. Quando sei molto focalizzato su quello che ti serve, il mondo tende ad aiutarti a ottenerlo.

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Padre Ricco Padre Povero (Quello che i ricchi insegnano ai figli sul denaro) di Robert Kiyosaki + I Sette Pilastri E Le 60 Regole Del Successo in Borsa (2007) – Migliorino G

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L’autore insegna alla gente come diventare milionaria… Ecco perché lo definiscono il maestro dei milionari.

* eliminare la convinzione che, per arricchirsi occorre avere un ottimo stipendio;
* capire qual è la differenza fra dipendente e titolare d’impresa;
* andare oltre l’idea del posto fisso e scoprire la strada verso la vostra libertà finanziaria;
* togliervi la convinzione che la casa sia un attivo;
* mostrare ai genitori che il sistema scolastico non fornisce una preparazione economico-finanziaria;
* spiegare una volta per tutte qual è la differenza tra attivi e passivi.

Tutti abbiamo bisogno di capire il modo in cui funziona il denaro.

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The Power (il Potere) – Byrne Rhonda + L’Anello Mancante Del Segreto di Roy Martina + AFFERMAZIONI Come Espandere Il Proprio Potere e RipRendEre Il Dominio Sulla Propria Vita di Stuart Wilde + Byrne Rhonda the Secret IL SEGRETO + Guarisci Il Tuo Corpo (Louise Hay)+ L’arte della serenità (il potere terapeutico della saggezza) di Claudio Lamaparelli + Il Codice Del Cuore di P. Pearsal

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Non Lasciarti Cadere: Buttati!L’accettazione è la strada che porta alla vera libertà + In Te non c’è Nulla di Sbagliato di Cheri Huber + Imperfetti e Felici di C. André + Il Cervello Quantico Di Jeffrey Satinover + Basta! Sapere Quando Restare Capire Quando Lasciare di Seth Godin

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IPNOTISMO, MAGNETISMO E SUGGESTIONE… di Patrian Carlo + Tecniche Di Suggestione Ipnotica + I Modelli Della Tecnica Ipnotica Di Milton H. Erickson

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