Se devi fare del bene fallo per bene.

Mentre comunichi prova a farlo per massimizzare il giovamento di chiunque, non solo personale.

Che si tratti di un pensiero, una parola, un gesto, un rituale, un sogno, un’emozione, chiediti se è massimamente benefico, salutare, generoso.
Se lo è, allora ne beneficerai non solo tu ma anche chi ti sta attorno.
Fallo come forma di stretching mentale, esperimento sociale o semplice passatempo.
Attieniti a semplici parametri:
benevolenza,
integrazione,
bontà,
espansione,
comprensione.

Comincia subito.
Prima di fare la prossima azione, chiediti se tale azione apporta autentico sollievo.
Prima del prossimo ragionamento o prima di pronunciare la prossima parola, chiediti se apporta spensieratezza.
Prima della prossima reazione o della prossima emozione, chiediti se favorisce la benevolenza o la malevolenza.
Chiediti se ciò che dici, pensi, comunichi, esprimi (anche con un semplice sguardo) è finalizzato ad espandere la comprensione; a integrare (o a disintegrare ciò che di solito rifiuti o ciò che di solito non accetti volentieri).

Abituati ad esprimerti così e osserva attentamente i risultati.
Vedrai che ne vale la pena.
Non sai mai quanto bene puoi fare quando promuovi il bene. (E non sai mai quanto male puoi fare quando promuovi il male).
Insomma, se devi fare del bene fallo per bene.
Se devi fare del male, non farlo bene.

🌟⭐️
(ZeRo)

L’INVITO AL RISVEGLIO

In ogni momento di ogni giorno della nostra vita siamo invitati a svegliarci.

L’invito al Risveglio ci viene ripresentato ogni nanosecondo di ogni momento, ancora e ancora, senza sosta.

Non importa se viene ripetutamente rifiutato.

Non è mai troppo presto o troppo tardi per accettare l’invito al Risveglio.

Di solito l’invito ci passa inosservato, ma quando lo riconosciamo è eclatante.
Questo è il momento perfetto per aprire gli occhi e vedere cosa non è vero, cosa è onirico, cosa è inattendibile.

L’accettazione dell’invito al Risveglio è il momento ideale per scrollarci di dosso tutte le illusioni, le sciocchezze, i drammi e gli incubi della mente ordinaria.

Le persone che vengono a visitare questo blog hanno ricevuto l’invito al Risveglio dal sogno collettivo.

Ora spetta a voi accettare o rifiutare quell’invito.

L’accettazione di questo invito è un evento raro perché implicitamente richiede il disincanto, cioè la rottura di piccoli o grandi incantesimi che vi hanno stregato sotto forma di emozioni, sensazioni, sentimenti, attaccamenti, relazioni, etc.

Se la mente rimane in una condizione di incantamento, l’invito al Risveglio verrà snobbato, ignorato o al massimo posticipato. Magari verrà accettato, compreso, ma senza disincanto non avrà alcun effetto.

Il disincanto (totale) implica la rottura di ogni forma di incantesimo concepibile dalla mente umana: gli incantesimi del mondo, gli incantesimi del corpo, gli incantesimi delle sensazioni fisiche, gli incantesimi delle apparenze esterne, l’incantesimo del tempo, l’incantesimo della solidità.

Non ci deve essere la benché minima traccia di incantamento e attaccamento alle impressioni psicologiche, emotive, fisiche.

Quel disincanto definitivo è ciò che distingue il Risvegliato da una coscienza incantata e incatenata alle apparenze esterne.

La fase intermedia è ciò che chiamo una coscienza in via di Risveglio: una coscienza che ha già rotto i piccoli incantesimi (quelli scolastici, sociali, culturali, religiosi, linguistici) ed è in procinto di rompere i grandi incantesimi, come l’incantesimo della dualità, l’incantesimo della separazione, l’incantesimo dell’io,  l’incantesimo degli altri, l’incantesimo del mondo.

È a questa ultima categoria che viene rivolto l’invito al Risveglio.

È naturale che non siate in molti a comprendere, riconoscere o accettare questo invito.

L’invito al Risveglio è l’ultima cosa desiderabile da una coscienza addormentata.

L’invito al Risveglio, dal punto di vista della coscienza addormentata, è paragonabile all’invito a morire.

Chi accoglierebbe serenamente un invito del genere?

A che pro?

A che pro il vostro io dovrebbe accettare l’invito all’estinzione del senso dell’io?

A che vantaggio la vostra mente dovrebbe accettare l’oblio delle apparenze esterne?

A che scopo accettare l’azzeramento delle proprie credenze?

Quale beneficio ne potrebbe trarre la vostra persona?

Quale vantaggio potrebbe esserci per l’identità apparente e distorta con cui siete identificati?

Nessuno!

È questo il punto.

Questo invito non vi offre nulla.

Solo la dissoluzione della vostra falsa identità.

Solo la spietata, cruda, pura consapevolezza delle apparenze esterne.

Solo il riconoscimento della sterminata e luminosa vacuità dell’Universo.

Non mi stancherò mai di riproporre questo invito perché questo è tutto quello che è possibile offrire dalla condizione di Risveglio.

Vorrei offrire qualcosa di spettacolare, qualcosa di sostanzioso, qualcosa di appariscente, allettante, promettente, ma non posso.

A quello ci pensa già il vostro ego.

Ci pensa già Maya, la mente oppure il mondo, a offrirvi sogni interminabili,  voglie inappagabili, fantasie erotiche, desideri carnali, ambizioni fanciullesche, aspirazioni puerili.

So che quello è il genere di inviti che desidera la mente ordinaria, quella delle coscienze immature.

Ma io non sono qui per loro.

Non riesco a comunicare con loro: ho dimenticato il loro idioma, il valore delle loro allucinazioni, il significato delle loro parole, il motivo delle loro paure, la causa dei loro ragionamenti, lo scopo delle loro interazioni.

Non riesco più a relazionarmi a quei ridicoli personaggi onirici o forse sono loro a non capire più il sottoscritto. E non posso biasimarli. Come ci si può comprendere in un sogno. La comprensione è una qualità insita nel Risveglio, proprio come l’incomprensione è il sale della vita onirica e fa parte della natura del sogno collettivo.

Sono qui soltanto per quella manciata di coscienze in via di Risveglio che potrebbero miracolosamente cogliere questo invito.

Sta a voi determinare se siete pronti o meno a cogliere questo invito.

L’invito al Risveglio non ha scadenza, è atemporale, vi verrà presentato in tutte le salse, fino alla nausea, fino allo sfinimento, fino a quando non potrete più dire di no, fino a quando non verrete azzerati.

In tal senso io non centro nulla.

All’epoca di quella mia lontana decisione ero solo un povero disgraziato che ha accidentalmente accettato un indecifrabile messaggio.
Oggi sono solo un umile tramite, un semplice messaggero, un insignificante postino che deposita sempre il solito, invariato, identico invito: l’invito al Risveglio.
E mi raccomando.
Se accettate l’invito, poi lasciate perdere il messaggero.
Quando il postino vi consegna una multa non gli rompete i coglioni per il contenuto della lettera.
Così non dovreste rompere i coglioni per gli inevitabili effetti avversi dovuti all’accettazione di questo invito.
Prima di accettarlo distrattamente, ricordatevi che questo invito non ha niente di invitante.
Vedete questo invito al Risveglio come la sollecitazione di un’agenzia di riscossione.
Riscossione dei vostri sogni.
Riscossione del vostro io.
Riscossione della vostra attuale identità.
Riscossione dei vostri meriti, dei vostri traguardi, dei vostri obiettivi immaginari.
Riscossione del vostro finto controllo, della vostra presuntuosa volontà.

Prima di procedere, prima di pensare seriamente a questo invito, prima di approfondirne il contenuto, siate certi di aver già rotto qualche piccolo incantesimo umano, siate certi di trovarvi in uno stato di disincanto, altrimenti Quello che avete sbadatamente, egoisticamente, ingenuamente accettato vi farà il culo.

Senza disincanto, l’inevitabile riscossione del vostro presunto (presuntuoso) io – e la riscossione di tutte le cose/persone/relazioni a cui siete emotivamente attaccati – sarà uno scossone insopportabile, come un trauma dal quale non riuscirete a riprendervi del tutto. E ad ogni modo, se rimanete traumatizzati o sconvolti, vuol dire che il Risveglio non è avvenuto. Dunque arriverà un altro invito, ma questa volta – essendo rimasti traumatizzati – non lo accetterete ingenuamente, non lo prenderete sotto gamba. Sapete che si tratta di qualcosa di inevitabile, per cui nascondersi non ha senso. Ignorarlo è stupido e controproducente. Pertanto, se non volete farvi male come l’ultima volta, sarete costrette a disincantarvi. Allora non cercherete di svegliare nessuno perché avete pagato sulla vostra pelle il prezzo del non-disincanto. Vi limiterete a lasciare anche voi un semplice invito, con un avviso di garanzia di questo tipo:

“Attenzione.

Riscossione in atto.

Azzeramento in corso.

Urto contro la Realtà in arrivo.

Premunirsi di Pura Consapevolezza e allacciare la cintura del disincanto.

Premunirsi già da ora, perché gli effetti (in assenza di disincanto) saranno sconvolgenti.”

(ZeRo)

Per sessioni private contattatemi a: https://risvegliodalsogno.wixsite.com/risveglio

Opere di ZeRo: https://payhip.com/ZeRoVe

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PRATICA SPIRITUALE?

 

“Che cos’è chiamato pratica? Pensare soltanto a Quello, parlare di Quello, conversare di Quello l’un con l’altro, suprema dedizione a Quello soltanto – questo è chiamato abhyasa o pratica dal saggio.

Quando il proprio intelletto è saturato di bellezza e beatitudine, quando la propria visione è vasta, quando la passione per i godimenti dei sensi è assente – quella è pratica spirituale.

Quando si è fermamente stabiliti nella convinzione che questo universo non è mai stato creato e perciò non esiste come tale e quando pensieri come “questo è mio, questo sono io” non sorgono affatto – questa è abhyasa o pratica.

È allora che l’attrazione e la repulsione non sorgono; il sopraffare l’attrazione e la repulsione con l’uso della forza di volontà è austerità, non saggezza”

– Yoga Vasistha

Il termine ‘Pratica’ Spirituale può avere innumerevoli significati: disciplina, dedizione, perseveranza, ‘lavoro esoterico o lavoro interiore’, consapevolezza della nostra vera natura, graduale presa di coscienza della Realtà, incessante attenzione, lucidità ininterrotta, pazienza, fiducia nell’insegnamento ricevuto.

Paradossalmente anche il ‘non fare’ – inteso come il non agire (stupidamente, meccanicamente, inconsciamente) – è una pratica; il non parlare a vanvera è una pratica; non intrattenersi con le persone sbagliate nei luoghi sbagliati è una pratica.

 

In sostanza praticare vuol dire servirsi di tutti i mezzi utili al raggiungimento di uno Scopo Superiore (quiete, pace interiore).

I mezzi utili a questo Scopo Superiore sono infiniti.

Oltre a quelli già accennati, possono rappresentare dei mezzi utili il prolungato silenzio interiore, la meditazione, le discipline come Qi Gong.

Il “non giudicare” è un mezzo utile.

La pace interiore è un super–mezzo, sebbene difficile da mantenere, una volta sviluppato diventa potentissimo.

Non dare espressione a cattive abitudini o ad emozioni corrosive è una pratica alla portata di tutti.

Non farsi condizionare dai propri pensieri o dalle opinioni altrui è un’altra pratica alla portata di tutti.

Non fingere, non mentire, essere sinceri, schietti, autentici può essere una pratica per accelerare la maturità interiore.

Aiutare gli altri, mettersi al servizio di un ideale, la gentilezza, la compassione, la pazienza sono anch’essi mezzi che favoriscono la maturità interiore.

 

Se volete potete guardare tutti questi mezzi come dei bonus: più ne avete, più salite di livello.

Tratto da Risveglio dal sogno planetario – Vol. Pratico

(ZeRo)

Per sessioni private contattatemi a: https://risvegliodalsogno.wixsite.com/risveglio

 

Dzogchen: Prima introduzione diretta alla tua vera natura, la luminosità.

 

Per aiutarvi a cogliere l’essenza di ciò che siete prendo spunto dalla tradizione tibetana Dzogchen in cui i praticanti vengono introdotti direttamente alla loro vera natura. Direttamente significa senza tante menate filosofiche, pompose formule alchemiche, arcane cerimonie, estenuanti rituali, rinunce, voti, sacrifici.
In questo libro ci sarà la prima introduzione diretta ad una delle tre qualità essenziali della vostra vera natura. La seconda e la terza introduzione si trovano rispettivamente nelle prossime due opere (“Mente Vuota in Corpo Pieno” e “Senza-io si vive da Dio”).
Dato che senza delle buone basi non si può edificare nulla di significativo, queste tre opere vi forniranno le fondamenta su cui poi andrete a sviluppare le vostre qualità innate.
 
La qualità che prenderò in considerazione in questo libro è la luminosità.
La luminosità o chiarezza sarà il filo conduttore di questo primo volume.
Per luminosità mi riferisco al vostro splendore innato, alla lucentezza della mente presente allo stato naturale. Una volta innescata la scintilla della consapevolezza si verificheranno gradualmente degli sprazzi di lucidità sempre più intensi e frequenti: è la chiara luce che si sta irradiando in voi sotto forma di sottili filamenti luminosi.
 
 
Questo è il vostro aspetto luminoso:

 

Quel che dovete comprendere è che questa chiara luce si trova già in voi proprio poiché è una qualità innata della vostra mente. Purtroppo questa chiarezza si manifesta raramente nella mente ordinaria, la quale rimane prevalentemente oscurata da emozioni caotiche e pensieri tenebrosi.

Il primo passo per riconoscere la chiarezza della vostra mente consiste nello spostare l’attenzione dalle nubi psicologiche alla chiara luce che si trova al di sopra di questi pensieri tenebrosi.

All’interno di voi c’è un Sole in miniatura che splende quotidianamente, ma questo Sole passa continuamente inosservato poiché la vostra attenzione viene catturata da proiezioni oscure. Nel momento in cui distogliete lo sguardo dalle ombre (dai vostri cupi pensieri quotidiani) vi potete rendere conto della luminosità circostante.

Sole interiore è sinonimo di chiarezza mentale, consapevolezza costante, presenza inamovibile. Questo Sole si comporta esattamente come quello esteriore: irradia spontaneamente il suo calore, illumina ininterrottamente il mondo interiore ed è sempre presente, giorno e notte.

Le nubi o l’oscurità sono sinonimo di ricaduta, avversità, momenti negativi. Questi periodi devono essere guardati nella giusta ottica, cioè ricordandosi sempre che il Sole (presenza benefica, calorosa, luminosa) non se n’è andato, non ci ha mai abbandonati ed è in grado di affrontare tutte le notti oscure della nostra anima.

La presenza luminosa è sempre stata pronta a brillare più che mai: non si era mai assentata, come invece la mente ordinaria tende a credere ogni volta che qualcosa sembra andare storto.

Purtroppo la mente ordinaria è più propensa a ricordarsi dei periodi nuvolosi che della presenza luminosa. Per rimediare a questa abitudine inconscia dovete coltivare la consapevolezza che in ogni momento della vostra giornata il Sole interiore è lì, anche se alla vostra mente ordinaria appare tutto nuvoloso.

Quando vi capita di non percepire il calore della presenza luminosa, rammentatevi che dietro a qualsiasi nuvola c’è sempre il Sole.

A volte basta veramente pochissimo per riavvertire la presenza luminosa del Sole interiore: è sufficiente un leggero spostamento (cambio di mentalità) per scorgere di nuovo i suoi raggi.

Lui era lì, proprio di fianco alla nube emotiva o mentale che attirava la nostra attenzione. La fissa per quelle nubi vi impediva di riconoscere qualcosa che era proprio lì vicino a voi, dentro di voi.

Un’altra leggerezza che spesso ci frega è il ritenere che il periodo luminoso sia finito per sempre, che d’ora in avanti le cose andranno male, che l’oscurità sarà permanente e che ormai abbiamo perso per sempre l’occasione d’oro. Questo atteggiamento è sciocco e immaturo come quello di un bambino che di notte immagina che il Sole sia stato improvvisamente divorato dalle tenebre.

Molti adulti si comportano allo stesso modo.

Vanno a caccia di rimedi spirituali, rituali, metodi di crescita personale al mero scopo di far tornare un Sole che in realtà non se n’era mai andato. Era la loro ingenuità che li spingeva a credere che i raggi di Sole interiore fossero stati divorati dall’oscurità. Questa ingenuità scatena una paura inaudita, induce reazioni insensate, produce risultati disastrosi. Alcune persone passano l’intera esistenza in questo stato confusionario, vivono nel timore che il Sole interiore non possa più risplendere. Voi invece avete la possibilità di prendere coscienza del fatto che ‘la presenza luminosa non se n’è mai andata!’.

Non trovate che sia una notizia stratosferica!

Dovreste gioire quando in voi si verifica questo riconoscimento perché questa consapevolezza ha un valore inestimabile.

Quando invece non sentite il calore del Sole interiore non fatevi prendere dallo sconforto, non fatevi fuorviare dai beceri criteri dell’intelletto. La mente superficiale non sa leggere tra le righe, si aspetta che il Sole interiore si mostri sotto forma di sfera di luce miracolosamente promanata dal terzo occhio; crede che la presenza luminosa abbia l’obbligo di seguire le sue aspettative, di manifestarsi come, dove e quando lo decide l’intelletto.

Non date retta a queste pretese, non fatevi ingannare dall’intelletto che nega la presenza luminosa semplicemente perché è assuefatto dai sensi grossolani. In questi casi applicate un semplice ma illuminante accorgimento:

“Il Sole interiore (presenza luminosa) è qui anche quando i miei sensi non lo percepiscono”.

 

In fondo non è necessario che il vostro corpo fisico senta il calore dei raggi solari per confermarvi l’esistenza del Sole, giusto?

Allo stesso modo la vostra consapevolezza sa benissimo che il Sole (la presenza luminosa) è sempre vivo dentro e fuori di voi. Non date retta ai nuvolosi sbalzi d’umore che oscurano le vostre giornate. Se in un dato momento non sentite la presenza calorosa del Sole interiore non vi dovete preoccupare, non è assolutamente un problema come crede ingenuamente l’intelletto.

Avete presente quando vi sentite un po’ giù di corda, fiacchi, svogliati?

In quei momenti è come se il corpo non sentisse il Sole interiore, anzi è come se l’intelletto credesse che il Sole non esiste più poiché non vi sentite costantemente pieni di gioia, entusiasmo, passione, vigore, determinazione.

 

L’equazione tipica dell’intelletto è questa:

Sole interiore = predominio assoluto di emozioni positive ed esclusione di tutto ciò che è negativo, fastidioso, spiacevole, noioso, monotono.

Ovvero:

Assenza di forti emozioni (positive) = assenza di Sole (interiore).

 

Dal momento che l’intelletto continuerà a chiedersi in cosa consiste questo benedetto Sole interiore potete tenerlo buono utilizzando qualche semplice punto di riferimento. Ad esempio potete considerare questa presenza luminosa come una sorta di gradevole stato d’animo, una sensazione dal candore quasi impercettibile, un calore tenue, un piacevole formicolio. Insomma niente di stratosferico ma neppure qualcosa da sottovalutare. Proprio come i raggi di Sole: per noi non sono niente di straordinario eppure i loro benefici sono innumerevoli. Allo stesso modo la pacatezza di questa presenza luminosa contiene un potere immenso, un potere spesso sottovalutato dall’intelletto. Esporsi ogni tanto al Sole (interiore/esteriore) è un grandissimo toccasana per il corpo e per l’anima.

 

Riconoscere questa chiarezza innata è già di per sé un enorme traguardo.

Per familiarizzare con questa chiarezza immaginate che nella vostra mente risieda davvero un Sole interiore che irradia la stessa lucentezza del Sole esteriore. Non è necessario che visualizziate dettagliatamente questo Sole interiore, anzi è meglio non sforzarsi in alcun modo di riprodurre mentalmente questa luminosità. Non si tratta di un esercizio di visualizzazione creativa ma di un atto di riconoscimento immediato: in voi dovrebbe sorgere la fiducia nella chiara luce anche se al momento non riuscite a vederla.

Se volete incrementare ulteriormente la fiducia nel Sole interiore, abituatevi a riportare l’attenzione al Sole esterno; ad esempio di notte, prima di dormire, rammentatevi che se là fuori c’è il Sole allora esso si trova anche dentro di voi. Soprattutto tenete a mente che il vostro Sole è sempre presente indipendentemente dalle condizioni meteorologiche (condizioni psicofisiche, stati d’animo, circostanze esterne). Quel Sole interiore è la cosa più naturale, bella, benefica che ci sia. Imparate a dargli il valore che si merita!

 

A un certo punto vi accorgerete che non sarà più necessario accrescere la fiducia nel Sole interiore appoggiandovi alla presenza del Sole esteriore, così come non sarà più necessario un Maestro esteriore per rammentarvi la presenza del vostro Maestro interiore.

Sorgerà in voi la seguente intuizione: il Sole è permanente, le nubi impermanenti!

Le nubi sono impermanenti nel senso che vanno e vengono in continuazione, a differenza del Sole che rimane immobile, stabile, imperturbabile e sempre splendente.

Ovviamente da un punto di vista cosmologico anche il Sole dovrà prima o poi spegnersi, ma questo non è il punto del nostro discorso e soprattutto non è un dibattito astronomico. Lo scopo di queste associazioni di idee è farvi riconoscere l’inconsistenza, la volatilità e volubilità delle nubi mentali e sentimentali, le quali cambiano con niente proprio come le nubi del cielo.

Al contrario, il Sole (la vostra essenza) non è volubile, non cambia forma, è sempre identico a se stesso e dunque – in un certo senso – è ‘reale’.

Da qui un’altra associazione di idee:

La Luce del Sole interiore è reale, le nubi mentali sono irreali.

 

Queste intuizioni illuminanti possono generare un radicale cambiamento del vostro paradigma dominante. Le nubi – momenti no, pensieri oscuri, sbalzi d’umore – vengono finalmente viste nella loro autentica natura, anzi non le vedrete più perché la vostra attenzione sarà focalizzata su ciò che si trova oltre le nubi e oltre le tenebre… cioè verso il Sole interiore o la presenza luminosa.

Uno dei tanti privilegi di questa consapevolezza è il non dover più mendicare la solarità (felicità), non doverla cercare disperatamente nel mondo esterno, nelle relazioni ‘speciali’, nelle esperienze superlative, nelle abitudini frenetiche di tutti i giorni e soprattutto il privilegio di non doversi affidare alla luce artificiale, esteriore, fittizia, convenzionale.

A cosa vi servono le lampade abbronzanti se avete il Sole?

In altre parole quando realizzerete la solarità intrinseca non andrete più alla ricerca della pseudo-solarità esteriore, non dovrete più elemosinare l’approvazione altrui, non necessiterete di alcuna attività preliminare al vostro benessere.

Il benessere sarà il punto di partenza, non più il punto d’arrivo!

 

Ciò che offusca la chiarezza interiore sono gli interminabili dubbi che avete covato negli anni e la confusione con cui la mente condizionata ha messo a soqquadro la vostra visione del mondo e di voi stessi.

Questi dubbi e questa confusione hanno prodotto una specie di nebbia interiore che vi impedisce di riconoscere la luminosità della vostra stessa mente.

Io vi sto indicando una delle tante direzioni in cui potete muovervi, poi spetta a voi decidere se e quando spazzare via questa nebbia interiore.

 

Ad un certo punto del vostro percorso vi accorgerete della differenza insita tra i periodi di chiarezza e non-chiarezza.

Il periodo di chiarezza coincide con i momenti in cui riconoscete che il Sole interiore è sempre presente nonostante non venga riconosciuto dai sensi o dall’intelletto. Questo periodo luminoso rappresenta una vera e propria fase della vostra vita, quella in cui da bruco (fase di non-chiarezza) vi trasformate in farfalla (fase di chiarezza).

I periodi di chiarezza sono caratterizzati da una crescita interiore esponenziale, mentre i periodi di non-chiarezza sono caotici e pieni di oscillazioni.

Presto i vecchi alti e bassi tipici della non-chiarezza saranno soltanto un lontano ricordo. Tuttavia il grado definitivo di chiarezza dipende da voi: si può vivere continuamente nella piena chiarezza come nella totale oscurità.

 

Il noto libro “Un Corso In Miracoli” sintetizza questo discorso con questa riflessione:

“Che cosa vuoi?

Luce o oscurità, conoscenza o ignoranza sono tue, ma non entrambe”.

CONCETTI CHIAVE Continua a leggere Dzogchen: Prima introduzione diretta alla tua vera natura, la luminosità.

Una pillola rossa al giorno toglie l’ego di torno

Una pillola di saggezza al giorno.
Fanno 365 pillole rosse all’anno.
Che fanno 3650 pillole in 10 anni.
Che fanno…
Insomma, alla fine non è poi così difficile diventare Neo oppure il Maestro Yoda.
Tutto comincia da una piccola, semplice, innocua pillola (rossa).
Più ne mangi e più fanno effetto.

Sì, all’inizio è un po’ amara.

Naturalmente è un cibo indigesto all’ego, quindi non credere che verranno digerite facilmente. La mente ne prenderà sistematicamente le distanze.

Tu non demordere. Ingozza la tua mente di pillole rosse. Se occorre, abbuffati fino a fare indigestione. Ficcale lì, dentro di te.  Ingoia senza indugio e butta tutto dentro l’inconscio.

Ma senza frenesia. Non c’è fretta. Al momento opportuno faranno effetto.

Non faranno l’effetto che vuole la tua mente o il tuo ego, ma faranno l’effetto che devono fare.

Nel frattempo metti a dieta la mente.

Fai un bel digiuno da seghe mentali, boiate, timori infondati, preoccupazioni, ansie, ambizioni puerili.

Se il tuo ego è obeso, procedi per gradi. Alterna una pillola blu (incantamento, sogni ad occhi aperti) e una pillola rossa (disincanto). Cerca di contrastare velocemente l’effetto della pillola blu ingoiando tempestivamente una pillola rossa. Può trattarsi di un aforisma, una rivelazione, un’intuizione, una realizzazione, un suggerimento prezioso, un promemoria, un proverbio, una visualizzazione, un ricordo, etc.

(ZeRo)

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COS’È IL RISVEGLIO? – 2° PARTE

tratto da: “Risveglio dal sogno planetario” Volume Teorico.

«La coscienza risvegliata riconosce il sogno (sia individuale, sia collettivo).

La coscienza addormentata non riconosce nessun sogno.»

(ZeRo)

Il Risvegliato è soltanto qualcuno che vi dice “Ehi, guardate che l’arcobaleno non è ciò che sembra!”.

Arcobaleno sta per mondo esterno, corpo, dati sensoriali, sensazioni fisiche.

Affidarsi esclusivamente ai dati sensoriali è come credere che l’arcobaleno sia un oggetto solido, un muro denso, insuperabile, impenetrabile. Il Risvegliato vi aiuta semplicemente ad attraversare quel muro: vi aiuta a fare qualcosa che comunque prima o poi tutti saranno in grado di fare; vedere, comprendere, constatare la vera natura dell’arcobaleno (mondo, corpo, fenomeni quotidiani, dati sensoriali, apparenze esterne).

Risvegliarsi è come rompere un incantesimo, ma non un incantesimo qualsiasi bensì uno di quelli che tiene la mente stregata per anni o vite intere. Quando rompi questo genere di incantesimi non rimane più alcun ‘io’ che pretende di risvegliare altri sognatori. Al massimo rimane un testimone impersonale che condivide e diffonde liberamente qualche informazione, ma di certo lo fa senza la presunzione di aver ottenuto qualcosa di speciale, tant’è che una delle affermazioni più emblematiche attribuite a Buddha è quella secondo cui “dall’illuminazione non ha ottenuto niente” – o ha ottenuto il Niente, a seconda di come la si vuole interpretare.

In tal senso qui [nei panni dell’autore ZeRo] non c’è nessun risvegliato che tenta di risvegliare delle belle addormentate.

Allora perché chiamarlo Risveglio?

Perché il vero Risveglio è Risveglio dall’io, non Risveglio dell’io.

Avrei potuto intitolare il libro ‘Risveglio dal sogno dell’io’ perché alla fine non rimarrà nessun ‘io’ testimone del vostro Risveglio, di conseguenza non vi sarà nessun Risveglio… Non vi sarà alcun risveglio perché per voi non avrà più alcun senso utilizzare quell’espressione.

Non c’è nessun io che sta scrivendo questo libro, la scrittura sta accadendo.

Non c’è alcun voi che sta leggendo, la lettura sta accadendo.

È tutto un puro, spontaneo, meraviglioso, fluido avvicendamento di suoni, contatti, sguardi provenienti da nessun osservatore.

I pensieri stanno scivolando da un neurone all’altro, queste parole stanno scivolando tra le mie dita e questo libro è scivolato nelle vostre mani.

È tutto uno stupendo scivolone!

Lasciate che questi insegnamenti scivolino profondamente in voi.

Lasciate che tutto scivoli liberamente dentro e fuori di voi!

Continua a leggere COS’È IL RISVEGLIO? – 2° PARTE

LA TUA ESSENZA NON SI TROVA REALMENTE IN QUESTO MONDO… La tua autentica natura non è imprigionabile in nessuna Matrix

Stralci da “Risveglio dal sogno planetario – capitolo “Cos’è il Risveglio? – 1° Parte“.

Il Risveglio rappresenta l’autentica realizzazione, cioè il puro e diretto riconoscimento, che voi non siete quell’apparato mente-corpo, voi non siete quel che credete di essere.

Voi siete stati condizionati a credervi la mente e il corpo, di conseguenza utilizzate continuamente la rete grossolana dei sensi oppure quella più sottile dei pensieri per catturare la vostra stessa natura, per catturare voi stessi. Ed ogni tentativo si rivelerà ovviamente fallimentare. Tali tentativi risulteranno sempre fallimentari per la semplice ragione che voi non appartenete né alla mente, né al corpo. Voi siete l’essenza stessa che sfugge a qualsiasi rete di pensieri, concetti, parole, sensazioni, esperienze. La vostra autentica natura non è imprigionabile in nessuna Matrix; essa sfugge a tutte le reti della mente e degli organi sensoriali.

Quando smetterete di identificarvi con la mente ordinaria comprenderete l’assurdità di questo atteggiamento.

Vi renderete conto che questo atteggiamento fallace viene replicato continuamente in tutti i settori della società umana, anche nell’ambito spirituale.

Per arrivare a quella realizzazione, alla comprensione che non occorre liberare se stessi (proprio poiché non si può imprigionare se stessi), la coscienza ordinaria deve prima smettere di comportarsi come qualcosa che non è (la mente-corpo); deve accorgersi che non ha bisogno di catturare se stessa – l’essenza, la Verità, la Realtà – con le parole, con i pensieri, con le sensazioni fisiche, con l’approvazione esterna, con le conferme sociali, con i rituali e le pratiche spirituali.

Al Risveglio tale coscienza potrebbe ‘metaforicamente’ sentire una voce – la verità interiore – che le dice: “Ehi, sei sempre stata risvegliata!”.

Questo messaggio non può essere compreso dalla parte di voi identificata con i contenuti del sogno che state sperimentando in questa dimensione, in questo mondo!

Per capirci meglio immaginate che stanotte, mentre sognate, una voce vi sussurri: “Ehi, guarda che tu IN REALTÀ NON TI TROVI NEL SOGNO, IL TUO CORPO REALE NON SI TROVA REALMENTE IN QUESTO MONDO!”.

Ecco, il Risveglio dal sogno planetario è la realizzazione che la vostra vera identità non si trova realmente in questo mondo, proprio come ogni notte non vi trovate mai in quei mondi!

Quando guardate con gli occhi della coscienza addormentata può sembrare che vi troviate in qualche mondo ‘esterno e separato’, ma in realtà non siete mai in nessun mondo!

NON SIETE IN NESSUN MONDO!

MAI!

Questo in estrema sintesi è ciò che la voce della verità vi farà capire (non verbalmente) quando vi sveglierete dal sogno collettivo.

È come se vi dicesse: “Ehi, non c’è stato alcun risveglio, nessuna liberazione, perché in realtà tu eri, sei e sarai sempre libero e risvegliato!”.

Se riuscite a guardare tutta questa storia del Risveglio in quest’ottica capite che in verità non ci ‘deve’ essere un evento speciale, un’esperienza, un effetto speciale che confermi il vostro Risveglio: questo effetto speciale può sembrare necessario solo alla coscienza ordinaria, addormentata e totalmente identificata con le storie del sogno; è questa parte addormentata di voi che ‘crede’ che sia necessario raggiungere il traguardo del Risveglio o che sia necessario individuare i segni di riconoscimento della propria auto-realizzazione.

Questa parte di voi è la stessa parte che ogni notte crede nella necessità di dover raggiungere gli obiettivi del sogno, combattere i nemici del sogno, sedurre i personaggi del sogno, dimostrare di essere più ‘Risvegliata’ degli altri sognatori.

La parte lucida di voi sa che tutto questo non è necessario: sa che nessuno può o deve mettere in mostra i segni del proprio Risveglio all’interno del sogno. Quando riconosci la vera natura del mondo realizzi che non ha più senso ragionare in termini di miracoli, siddhi, super-poteri, abilità paranormali, esperienze spirituali, inferni o paradisi. Queste distinzioni vengono fatte soltanto in assenza del riconoscimento dell’ipnosi collettiva, cioè in stato di totale incantamento.

Il Risveglio rompe semplicemente quell’incantesimo che induce la coscienza a rimaner assuefatta dalle apparenze.

LA CONDIZIONE DI RISVEGLIO È SEMPRE DISPONIBILE PERCHÉ FA PARTE DELLA VOSTRA VERA NATURA.

LA CONDIZIONE DI RISVEGLIO È ETERNA, SEMPRE ACCESSIBILE, PRESENTE… ANCHE MENTRE SOGNATE, ANCHE MENTRE CREDETE DI NON ESSERE RISVEGLIATI, ANCHE QUANDO VI CREDETE DISPERSI IN UNO DEGLI INFINITI MONDI O IN UNA DELLE INFINITE ESPERIENZE QUOTIDIANE.

Il corpo reale non smette di esistere appena inizia il sogno. Così la vostra vera identità non smette di essere ‘risvegliata’ né all’inizio (nascita nel sogno collettivo), né durante, né alla fine (morte nel sogno).

Se non smette di essere risvegliata non HA MAI BISOGNO DI RISVEGLIARSI!

Il Risveglio spirituale è un termine convenzionale utilizzato soltanto per ricordare alla coscienza addormentata e immersa nel mondo che la sua vera natura è sempre risvegliata!

Tuttavia la coscienza può ‘credere’ di non esserlo, può fingere di dimenticare la propria vera natura e quindi sentire l’esigenza di andare alla ricerca di se stessa. Questa ripetitiva ricerca della propria vera natura è il samsara, il sogno collettivo.

La ricerca del Risveglio della vostra essenza cesserà spontaneamente appena riconoscerete che voi siete già l’essenza risvegliata!

In soldoni cosa accadrà al cosiddetto Risveglio?

Niente… non succederà niente alla vostra vera natura.

O se preferite vi muoverete su questa Terra non più come un io, un corpo, una mente ma come una Presenza Risvegliata alla propria vera natura.

Non ci sarà un paradiso, un harem con 72 vergini.

Ci sarà soltanto la pura consapevolezza che illuminerà la vostra visione e penetrerà qualsiasi illusione sensoriale.

(ZeRo)

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Ebook: https://risvegliodalsognoplanetario.wordpress.com/2018/09/20/risveglio-dl-sogno-planetario-primo-volume/

Audiolibro: https://risvegliodalsognoplanetario.wordpress.com/2022/01/16/audiolibro-completo-prima-trilogia-di-zero-risveglio-dal-sogno-planetario/

Tatuaggi Spirituali (Aforismi de-motivazionali, anti-ego, pro-disincanto) – 1° Parte

Il risultato finale è zero.

Nelle mie “Opere” ho lasciato molti indizi sotto forma di aforismi, acronimi, brevi regolette, parole in codice, equivalenze complesse, giochi di parole. Lo scopo di tali giochi di parole è naturalmente il disincanto da ogni parola, da ogni illusione, da ogni apparenza esterna.

Per facilitare la transizione verso lo stadio di coscienza in via di Risveglio potete letteralmente stampare qualche perla di saggezza sul vostro corpo. L’ideale sarebbe iniettarsi questi messaggi direttamente nella propria mente, ma visto che la vedo dura tatuarsi questi messaggi nel vostro cervello, potete impiegarli a mo’ di promemoria (post-it cartacei o virtuali).Scegliete il messaggio che ritenete più diretto, semplice, efficace. Poi copiatelo (o tatuatelo sul corpo, al posto dei vostri scarabocchi insignificanti). Infine imparate a contemplare tale messaggio, ogni giorno.

 

Questi messaggi – per alcuni di voi – non saranno motivazionali, però saranno di certo più realistici ed efficaci del 99% delle stucchevoli frasi fatte new age.

E poi, per chi dovrebbero essere motivazionali? Per  il vostro ego? Per la vostra vanitosa importanza personale? Per il vostro intelletto obeso di cazzate?

Se vogliamo dare una connotazione a questi aforismi, possiamo dire che sono messaggi de-motivazionali, anti-ego, e soprattutto pro-disincanto.

Lista aforismi:

  • Il risultato finale è zero.
  • Se può crollare, è tutta una montatura.
  • In Realtà, Nulla è mai accaduto.
  • Risvegliarsi o finire in un nuovo incubo.
  • L’agente è la gente (l’Agente Smith è nella testa della gente).
  • Cosa c’è Oltre?
  • Falso = Opinabile
  • Credo, Cedo, Creo.
  • Problema = Proiezione
  • piccolo gps = goffo personaggio strillante.
  • Grande GPS = Grande Presenza Silenziosa.
  • F.E.A.R. = Finte Evidenze, che Appaiono Reali (oppure Falsi Eventi Apparentemente Rilevanti… Fatti Esterni Apparentemente Reali… Fantastiche Esperienze, Apparentemente Reali)
  • Finto = Finito
  • Se può finire, è una finzione.
  • Incantarsi = Incatenarsi
  • Incantamento mentale = Incatenamento sensoriale
  • L’inconscio, è dappertutto.
  • La profondità è superficiale.
  • Prima c’è lo spin interiore, e poi, l’effetto esteriore.
  • Loop del divenire o Loop Fass = Fare, Avere, Sapere, Sentire
  • La profondità è superficiale.

(Questi indizi fanno parte solo delle mia prima trilogia)

Ci sono molti altri aforismi, regolette, indizi nei miei altri libri, ma questi sono i primi che mi vengono in mente. Utilizzateli per rompere i vostri fottuti incantesimi quotidiani.

Buon disincanto!

Opere di ZeRo: https://payhip.com/ZeRoVe

 

Zen azzerato

 

 

 

 

Risveglio dal sogno planetario

 

 

 

Mente Vuota in corpo Pieno

 

Senz’io si vive da Dio

 

 

 

 

Agguato a se stessi

 

 

Un Corso in Miracoli, appunti di ZeRo

 

 

 

 

Il Mezzo più rapido per la Beatitudine

 

 

Jed McKenna – Passi scelti e tradotti da ZeRo

 

 

 

Nisargadatta Maharaj – Passi scelti da ZeRo

 

 

 

 

 

 

 

 

Spiritual Green Pass (il Divin lascia passare)

Se esistesse un lasciapassare spirituale, quali requisiti avrebbe?
Se fosse autentico, nessun requisito!
Se invece si tratta di una patacca (come il 90% degli espedienti new age), allora potrebbe richiedere mille libri, duemila anni, tremila mantra, quattromila ore di meditazione, cinquemila iniziazioni, seimila posture yogiche.
Il Divin lascia passare, quello del Regno dei Cieli, quello dell’autorealizzazione, quello dell’illuminazione, quello dell’autoliberazione, non richiede nulla.
Non va rinnovato ogni 18 mesi.
Non necessita nessuna autorità esterna che lo convalidi. Neppure il più grande Santone spirituale.
Nessun requisito esoterico, mistico, religioso.
Non esclude nessuno: è all inclusive.
Richiede zero secondi di attesa: infatti è atemporale, istantaneo, immediato.
Richiede zero centimetri da percorrere: infatti è onnipresente; è già qui, ed è anche lì, là, davanti, dietro.
Questa assenza di requisiti è ciò che spiazza la mente ordinaria, condizionata dall’idea del tempo (attesa) e dello spazio (distanza). La mente dell’uomo comune, ingannata dal senso di lontananza e separazione, non riesce a concepire qualcosa che non richiede intermediazioni fisiche, esteriori.
Anche se fornissi di persona questo Divin lascia passare, l’uomo comune lo ignorerebbe, il suo ego lo rigetterebbe, la mente lo rinnegherebbe, l’intelletto lo svaluterebbe e lo giudicherebbe come inutile, inutilizzabile, incomprensibile.
Ragionerebbe così:
“Cosa me ne faccio, se non mi serve ad aumentare le mie visualizzazioni su YouTube, Facebook, Twitter?”
“Se non mi fa guadagnare con i Bitcoin, a cosa mi serve?”
“Se non mi consente di fare bella figura con il partner, i parenti, gli amici, perché dovrei desiderarlo?”
“Perché dovrei volerlo, se non aumenta la mia autostima, non realizza i miei sogni, e non soddisfa i miei capricci?”
“Se non mi offre poteri spirituali, che valore ha?”
Non capisce (e non potrà mai capire) che il vero Green Pass Spirituale, quello dell’autoliberazione, non ti abilita ad apparire migliore nel mondo delle apparenze esterne. In termini mondani, non è finalizzato a farti sembrare più bella, simpatico, ricco, attraente, produttivo. In termini spirituali, non è finalizzato a farti diventare un super-praticante, a donarti poteri magici o facoltà paranormali. Non è finalizzato a farti diventare il miglior essere umano sulla faccia della Terra.
Quel lascia passare è finalizzato a farla finita con tutte quelle puttanate.
Quel lascia passare ti consente di andare oltre il mondo delle apparenze.
Ti consente di dimenticarti di tutti i problemi, le preoccupazioni, le ambizioni, che assillano il tuo minuscolo io.
Il lascia passare del Risveglio non ti fa realizzare i sogni più proibiti.
Il lascia passare del Risveglio proibisce tutti i sogni del tuo ego.
Con quel lascia passare, non trovi qualcosa di speciale.
Con quel lascia passare, non c’è più niente da cercare.
Con quel lascia passare, non inizi una nuova battaglia contro il male e l’oscurità. Con il Divin lascia passare, non ci sono più battaglie pro ‘Luce’ e contro ‘Oscurità’.
Con il Divin lascia passare, non fai la differenza nel genere umano. Con il Divin lascia passare, rimani indifferente a tutte le differenziazioni dell’ego umano.
Con quel lascia passare puoi andare nel mondo e fare qualsiasi cosa tu voglia, pur sapendo che ciò che fai non ti serve a niente.
Questo lascia passare non ti abilita a fare di più, bensì ti abilita a non fare più niente nel mondo delle apparenze, il mondo dei sogni, cioè nel mondo di tutti giorni.
Dal punto di vista della gente comune questo lascia passare è disabilitante.
Dal punto di vista dell’autorealizzato questo diploma è strabiliante!
Non ti abilita a fare di più. Ma ti abilita a non fare più nulla.
Ti abilita a non fare più tutte quelle cazzate sociali, burocratiche, virtuali, intellettuali.
Non ti abilita a pensare di più, pensare meglio, pensare bene, pensare per gli altri. Ti abilita a non pensare più a nessuno, neppure a te.
Non ti abilita a migliorare la tua personalità. Ti abilita a distaccarti dalla tua persona, a dimenticare chi credi di essere, a sbarazzarti della falsa identità.
Non ti abilita a moltiplicare i tuoi desideri, le tue fantasie, le tue aspettative, le tue ambizioni. Ti abilita ad azzerare tutte le tue illusioni.
(ZeRo)

AUDIOLIBRO COMPLETO PRIMA TRILOGIA di ZeRo (Risveglio dal sogno planetario)

Nella sezione audio del mio store sono disponibili gli audiolibri della mia prima trilogia.

Potete fare una full immersion con la versione completa (tre volumi in uno – circa 20 ore di audiolettura), oppure potete ascoltare un singolo audiolibro (quello poetico, quello pratico o quello teorico).

Sarà come fare un corso a distanza, col vantaggio di poter riascoltare l’insegnamento in qualsiasi momento e poter assorbire rapidamente (e piacevolmente) i messaggi.

Questi audio-contenuti, una volta assorbiti per bene, dissolveranno i dubbi in chi ha già letto i libri, e inoltre faciliteranno la transizione da coscienza addormentata (incantata o incatenata al mondo delle apparenze) a Coscienza in via di Risveglio (scatenata, disincantata dal sogno planetario).

Risveglio dal sogno planetario (Tre Audiolibri in Uno)

 

Risveglio dal sogno planetario (Audiolibro Teorico)

(Contiene lezioni per chiarire i dubbi sugli insegnamenti di ZeRo)

Risveglio dal sogno planetario (Audiolibro Pratico)

(Contiene una lunga lista di esercizi per rompere gli incantesimi della vostra mente)

Risveglio dal sogno planetario (Audiolibro Poetico Didascalico)

(Contiene semplici ma potenti messaggi per ispirare, incoraggiare, spronare, scatenare la Coscienza in via di Risveglio)

 

 

P.S.

L’audiolibro è un ottimo strumento di apprendimento perché – a differenza del libro –  può essere trasportato e ascoltato ovunque (mentre si guida, ci si muove, si cammina, etc.): in secondo luogo, la ricezione del contenuto avviene in modo più semplice, rapido, stimolante: un’altra ragione per valorizzare questo metodo di apprendimento è che il dialogo interno viene momentaneamente sospeso e rimpiazzato dalla nuova descrizione che viene immessa nel vostro sistema cognitivo.
Se non avete già letto i miei testi, vi consiglio di ascoltare ciascun audiolibro almeno una volta al mese, in questo modo gli insegnamenti potranno sedimentarsi a fondo nel vostro inconscio e di conseguenza sarà più facile assorbire i messaggi essenziali.
La stessa cosa vale per chi ha già letto i libri: in questo secondo caso l’audiolibro avrà lo scopo di farvi interiorizzare meglio i concetti chiave e farvi sperimentare direttamente il nocciolo di ciascuna trilogia.